La cervicale

cervicale

La cervicale è un dolore localizzato vicino al collo, il quale spesso si propaga verso le braccia e le spalle. Una patologia che può dipendere da colpi di freddo, posture scorrette o troppo stress. I primi sintomi che possono farci pensare a una cervicale vedono protagonisti formicolii, problemi legati alla vista, tachicardia, vertigini, intorpidimento, rigidità del collo specialmente appena svegli. Si tratta di sintomi di entità diverse, poiché in alcuni casi si parte da un banale torcicollo fino ad arrivare a un dolore che arriva fino alle braccia, rendendo i movimenti difficili. La nausea, i giramenti di testa, la perdita di equilibrio e il ronzio nelle orecchie possono essere altri sintomi più o meno significativi correlati alla cervicale. Ma quali sono le cause principali che favoriscono l’insorgere di questo dolore a volte insopportabile?

Prima di tutto la cattiva postura, magari correlata a una vita sedentaria o comunque caratterizzata da scarsa attività fisica. I colpi di freddo, le posizioni scorrette durante il sonno, magari causate da cuscini non appropriati, lo stress, le tensioni emotive o difetti occlusali delle arcate dentarie possono essere altri fattori scatenanti, anche se in numerosi casi il problema della cervicale dipende da lesioni dei muscoli o delle articolazioni del collo, magari causati da bruschi movimenti o traumi. Come si diagnostica? Sono molto più diffusi i casi di cervicalgia causati da tensioni muscolari che da eventi traumatici, riscontrabili grazie a un alterato assetto meccanico della regione cervicale. Fortunatamente esistono tantissimi rimedi a questo tipo di problema, partendo dall’alimentazione fino ad arrivare a prodotti omeopatici ed esercizi mirati.
Per quanto riguarda l’alimentazione dobbiamo precisare che il dolore della cervicale è collegato al fegato e alla cistifellea, per questo motivo è bene assimilare verdure amare, come il radicchio, la cicoria e le cime di rapa, magari passate in padella con dell’olio extravergine d’oliva e dell’aglio. Bisogna ridurre i grassi di origine animale, gli insaccati, le farine raffinate, il latte e i suoi derivati e i cibi industrializzati, preferendo carciofi e ortica, anche come tisana. Anche le piante hanno una funzione importante e benefica nei confronti di questo disturbo, utilizzate come fitoterapia e applicate sotto forma di unguenti o pomate sulle zone doloranti. Da provare l’Artiglio del Diavolo, la cui radice si è dimostrata efficace contro mal di schiena, tendiniti, mal di testa, cervicale, sciatica, artrite e molti altri problemi. Da non sottovalutare i Fiori di Bach, utilizzati molto spesso come tranquillanti nei soggetti ansiosi, ma efficaci anche nei confronti della cervicale, poiché come accennato all’inizio potrebbe essere causata da stress e tensioni di carattere emotivo.
L’aromaterapia si è rivelata una piacevole scoperta nei confronti del dolore: alcuni degli oli essenziali impiegati hanno un’attività rubefacente che richiama il sangue negli strati più superficiali della cute, alleggerendo le varie infiammazioni. Per la cervicale si possono scegliere l’Olio essenziale di abete bianco, analgesico e antinfiammatorio, l’Olio essenziale di ginepro, perfetto per artrosi, gotta e alte infiammazioni, l’Olio essenziale di zenzero, efficace contro le rigidità muscolari dovute a traumi, strappi o stiramenti. L’omeopatia può essere considerata una soluzione interessante e funzionale in caso di cervicale, considerato il fatto che non stiamo parlando di farmaci che potrebbero danneggiare l’organismo. Da provare il Dulcamara 9CH, perfetto per chi si trova esposto al freddo o all’umidità.
Per prevenire il problema della cervicale è bene mantenere una postura corretta: i muscoli si adattano alle posizioni assunte, pertanto una postura scorretta lo potrebbe accorciare, con conseguente riduzione di sangue e ossigeno. Per cercare di alleviare il dolore della cervicale vi sono alcuni semplici esercizi da praticare in tutta tranquillità ovunque vi troviate, partendo da una tecnica cinese molto efficace. In che cosa consiste? Mettetevi in piedi, inclinate la testa a destra e poi a sinistra, in modo molto lento. Cercate di percepire i muscolari allungarsi durante ogni espirazione, raccogliendo l’energia durante la fase d’inspirazione. A questo punto alzate un braccio e abbassate l’altro, spingendo entrambi indietro e invertendo. È molto importante cercare di rilassarsi quando si soffre di questo problema, prestando quindi attenzione alla respirazione e a ogni singola parte del corpo. Tra gli altri esercizi da fare in caso di questo problema troviamo la ginnastica isometrica: che cosa prevede? Prima di tutto prendete le mani e poggiatele dietro la nuca forzando verso il basso e in avanti, cercando di concentrare l’attenzione sulla sensazione di tensione a carico dei muscoli collocati nella parte posteriore del collo. A questo punto prendete una mano ed esercitate una trazione laterale verso destra, ripentendo poi verso sinistra, mantenendo le spalle ferme e dritte. Ora volgete il viso verso l’alto, ma in modo molto lento, fino a quando non si ritroverà rovesciato all’indietro. Sono pochi e semplici consigli per poter alleviare il dolore che la cervicalgia comporta, cercando tuttavia di scoprirne la causa per poter agire in modo più mirato e specifico.

Eliminiamo la cellulite

cellulite

Con la costante esposizione alle tossine ambientali e all’ambiente in generale, la pelle presenta spesso segni di reazioni avverse.

Una delle più gravi reazioni della pelle è la cellulite, un’infezione batterica della pelle comune e dolorosa che può causare ulteriori complicazioni se non trattata.

Anche se più comunemente colpisce le gambe, la cellulite può colpire la pelle su una qualsiasi parte del corpo e può variare in profondità dalla superficie ai tessuti sottostanti, i linfonodi e il flusso sanguigno.

  • I sintomi più comuni della cellulite includono :
  • arrossamento
  • gonfiore
  • dolore
  • calore al tatto
  • febbre

Essa è una infezione batterica che si forma quando uno o più tipi di batteri penetrano la cute attraverso una lesione della pelle.
Lo Streptococco e lo Staffilococco sono i due tipi più comuni di batteri che causano la cellulite.

In genere, interventi chirurgici, ferite, punture, ulcere, piede d’atleta e dermatiti sono i luoghi principali di ingresso batterico.

Tuttavia, alcuni tipi di ragni e punture di insetti possono anche trasferire i batteri che innescano l’infezione.

Fattori di rischio per il suo sviluppo

Diversi fattori possono mettervi a maggior rischio di sviluppare la cellulite, tra cui:

Lesioni : qualsiasi taglio, frattura, bruciatura o graffio aumenta il rischio di cellulite perché possono rappresentare un punto di ingresso per i batteri.

Indebolimento del sistema immunitario: condizioni che indeboliscono il sistema immunitario rendono il corpo più suscettibile alle infezioni come la cellulite. Condizioni che possono indebolire il sistema immunitario includono il diabete, le leucemie croniche, HIV / AIDS, malattie renali croniche, malattie del fegato e disturbi della circolazione. Anche l’uso di alcuni farmaci, come i corticosteroidi, può indebolire il sistema immunitario.

Malattie della pelle:  alcuni disturbi della pelle, come l’eczema, il piede d’atleta, la varicella e fuoco di Sant’Antonio, possono causare lacerazioni nella pelle e aumentare il rischio di cellulite. Anche uno stato di gonfiore cronico delle braccia o delle gambe (linfedema) potrebbe rompersi, lasciando la pelle vulnerabile alle infezioni batteriche.

Storia della cellulite: le persone che in precedenza hanno avuto episodi di cellulite, in particolare nella parte inferiore della gamba, possono essere più inclini a svilupparla di nuovo.

L’uso di droghe per via endovenosa:  le persone che si iniettano droghe illegali hanno un rischio maggiore di svilupparla.

Obesità: essere in sovrappeso o obesi aumenta il rischio non solo di sviluppare la cellulite, ma anche di avere episodi ricorrenti.

Il trattamento in ospedale

In caso di infezione grave (quella della cellulite), è spesso necessario ricorrere al ricovero ospedaliero.
Nel periodo di degenza, saranno somministrati antibiotici per via endovenosa  attraverso un’iniezione o una flebo. Il tipo di antibiotici che verrà utilizzato dipende dalla causa sospetta di infezione, anche se tendenzialmente si tende a privilegiare gli antibiotici a largo spettro che possono uccidere una gamma di diversi ceppi di batteri. Tra i farmaci più usati in caso di cellulite, troviamo l’amoxicillina, streptomicina e l’eritromicina.

Trattamenti naturali

La cellulite è una condizione aggressiva che può causare ulteriori complicazioni se non trattata.

Se da un lato esistono vari opzioni di trattamento medico per risolvere il problema, è altrettamento vero che è possibile optare per una serie di rimedi naturali altrettanto efficaci.

Spesso si decide di combinare un trattamento interno con uno esterno (trattamento topico e per via orale).

Assumere curcuma e olio di cocco per via orale e procedere con l’applicazione di olio di oliva, olio essenziale di tea tree e olio essenziale di incenso per via topica sono tutti trattamenti naturali efficaci per sconfiggere la cellulite.

Uno dei metodi più utilizzati e, a quanto pare, più efficaci per combattere l’antiestetico effetto “buccia d’arancia” è lo scrub al caffè.

La caffeina è nota per le sue capacità di assimilazione del grasso e può essere utile nel ridurre la cellulite.Il massaggio e la conseguente esfoliazione della pelle stimola l’afflusso sanguigno e linfatico e promuove un effetto tensore.Per preparare un efficace scrub al caffè non dovete far altro che mischiare 2 fondi di caffé, 3 cucchiai di zucchero o zucchero di canna, 2-3 cucchiai di olio di cocco e massaggiare il composto ottenuto sulle zone interessate.

Un altro sistema artigianale per combattere la cellulite sembra essere quello che prevede l’assunzione di…gelatina.

A quanto pare, infatti, la gelatina è in grado di svolgere alcune funzioni benefiche, tra cui :

  • rendere forti le articolazioni
  • aiutare a tonificare la pelle
  • migliorare la digestione
  • migliorare la cellulite

Essendo una grande fonte di collagene alimentare, la gelatina riesce a restituire alla pelle quella tonicità che viene a mancare in caso di cellulite.

Per quanto riguarda l’apporto vitaminico, anche un supplemento di vitamina D può aiutare a trattare questa particolare affezione epidermica, soprattutto se unita alla Vitamina E, un componente indispensabile per recuperare la giusta elasticità della pelle.

 

La celiachia

intolleranza al glutine

La malattia celiaca denota un’intolleranza al glutine permanente.

Il glutine è una sostanza proteica presente in diversi tipi di alimenti, tra cui avena, frumento, farro, kamut, orzo e segale.
Mangiare anche solo una quantità minima di glutine per chi soffre di celiachia può significare innescare una reazione immunologica nel piccolo intestino.
Mangiare alimenti che contengono glutine provoca un appiattimento dei villi intestinali causando un malassorbimento dei molti nutrienti necessari per il corpo.

Esistono diversi tipi di sintomatologie oltre alle forme classiche di tipo gastro-intestinale, la cui natura spesso non è chiara.

Conseguenze dirette o indirette della celiachia sono diarrea cronica, astenia, anemia, osteoporosi,  tumori o gravi problemi neurologici.

Le persone con malattia celiaca che hanno malassorbimento grave possono sviluppare carenze di vitamine e minerali, per questo è importante assumere integratori vitaminici e minerali specifici.
I pazienti con anemia da carenza di ferro devono essere trattati con il ferro, mentre i pazienti con anemia causata da folati o da carenza di vitamina B12 devono essere trattati con acido folico e vitamina B. I pazienti con bassi livelli di calcio nel sangue o affetti da osteoporosi devono essere trattati con supplementi di calcio e vitamina D.

La celiachia può manifestarsi a qualsiasi età, anche dopo aver trascorso anni senza lamentare sintomi di alcun tipo. Al giorno d’oggi, la percentuale di diagnosi negli adulti è in crescita, soprattutto tra quelli in età compresa tra i 40 e i 50 anni.

Esistono vari tipi di celiachia :

Classica: meno comune, (1 su 1000), appare di solito a tra i 6 e i 18 mesi di vita e la sintomatologia ad esso legata prevede i seguenti disturbi:

  • perdita di peso
  • diarrea
  • escrementi maleodoranti
  • astenia

Atipica : più comune (1 su 100). Compare pù tardi ed i sintomi non sono principalmente di natura intestinale (il sintomo più comune è l’anemia).

Silenziosa : mostra un danno istologico tipico di soggetti asintomatici. Molti individui apparentemente sani, dopo l’inizio di una dieta specifica affermano di aver notato dei significativi miglioramenti sia livello mentale che fisico.
Quando la malattia celiaca è silenziosa, i sintomi riscontrati sono spesso depressione, irritabilità, ansia e stanchezza.

La celiachia viene diagnosticata in tre fasi:

Dubbio clinico : è il primo passo ed è anche il momento in cui un medico ritiene che i sintomi del paziente possano essere riconducibili alla malattia celiaca.

Test sierologico : per togliersi ulteriori dubbi, viene effettuato un dosaggio sierologico (analisi del sangue) per verificare i livelli dei seguenti anticorpi :

  • Antigliadina (AGA)
  • Anti-endosmosi(EMA)
  • Anti-transglutaminasi tissutale (tTG).

Biopsia : se dopo il test sierologico viene evidenziata una positività agli anticorpi sopra citati, allora è opportuno effettuare una biopsia dell’intestino tenue (procedimento che prevede la rimozione di un pezzo di tessuto per controllare lo stato dei villi intestinali).

La malattia celiaca può essere definitivamente diagnosticata solo se test bioptico risulta positivo.

Qual è il trattamento per la celiachia?

Non esiste una cura per la malattia celiaca; l’unico trattamento è una dieta priva di glutine.
Pazienti con malattia celiaca variano nella loro tolleranza di glutine : alcuni pazienti possono ingerire piccole quantità di glutine senza sviluppare sintomi, mentre altri lamentano sintomi a livello intestinale anche solo dopo aver assunto una minima dose di glutine.

Il trattamento standard prevede la completa evasione di glutine per tutta la vita.

I principi di una dieta priva di glutine includono:

Evitare tutti gli alimenti a base di grano, segale e orzo, come pane, cereali, pasta, cracker, torte, crostate e dolci di vario genere.

Evitare l’avena: alcuni pazienti con malattia celiaca possono tollerare l’avena nella dieta; c’è da dire però che la sicurezza sull’assunzione a lungo termine di avena in pazienti con malattia celiaca è sconosciuta. E’ inoltre possibile che alcune preparazioni a base di avena possano essere contaminate con il grano. E’ consigliabile evitare l’assunzione di avena almeno durante le fasi iniziali di un percorso alimentare senza glutine.
Una volta che la malattia è entrata in remissione grazie ad una dieta senza glutine rigorosa, può essere possibile reintrodurre piccole quantità di avena nella dieta sotto stretto controllo medico.

Prestare attenzione agli alimenti trasformati che possono contenere glutine. Esempi di alimenti che potrebbero contenere glutine includono:

  • minestre in scatola
  • condimenti per insalata
  • gelato
  • barrette di cioccolato
  • caffè istantaneo
  • carni trasformate o in scatola
  • Ketchup e senape
  • yogurt
  • pasta

Attenzione a compresse, capsule e preparati vitaminici che contengono glutine. L’amido di frumento è comunemente impiegato come legante in compresse e capsule di vario genere.
Il glutine può anche essere presente in molti prodotti vitaminici e prodotti cosmetici come il rossetto.

Evitare birra, vino, brandy e whisky. Altri alcolici senza orzo vanno bene, ma devono sempre essere assunti con moderazione

Evitare latte e altri prodotti caseari che contengano lattosio. Pazienti non trattati con malattia celiaca spesso sono intolleranti al lattosio. Con il successo del trattamento, i prodotti lattiero-caseari possono essere reintrodotti lentamente nella dieta.

Leggere le etichette dei prodotti alimentari prima di acquistarli. Questa è un’operazione particolarmente necessaria perché un fabbricante può cambiare ingredienti di un prodotto in qualsiasi momento. Un prodotto senza glutine in passato, può successivamente contenerlo. Anche i prodotti che sono senza glutine in un paese possono contenere glutine in un altro.

Carboidrati: fanno ingrassare?

carboidrati

Nonostante ci siano varie diete che li eliminano o li sconsigliano (vedi dieta Atkins e la dieta chetogenica) i carboidrati sono la principale fonte di energia del corpo di energia, dato che i muscoli e le cellule cerebrali preferiscono i carboidrati ad altre fonti di energia quali i trigliceridi e i grassi per mantenere costante ed efficiente la loro attività.

Le ricerche scientifiche condotte negli ultimi anni suggeriscono che, se si assume una quantità di cibo appropriata ai livelli di attività quotidiana, poco o nessun carboidrato viene convertito in grasso all’interno del corpo.
Per la maggior parte delle persone (a meno che non si soffra di un disturbo metabolico) quando si mangiano cibi che ne contengono, questi ultimi vengono digeriti, trasformati in glucosio, e poi trasportati a tutte le cellule del corpo.
Essi vengono poi metabolizzati e utilizzati a supporto dei processi cellulari.
Se si svolge un livello moderato di attività fisica e se si mangia in maniera regolare, la maggior parte dei carboidrati che si assumono vengono bruciati più o meno immediatamente.

La maggior parte delle diete alla moda sostengono che tutti i carboidrati sono cattivi, ma dei tre macronutrienti che forniscono calorie alla nostra dieta, i carboidrati sono la fonte primaria di combustibile del corpo.
Sono responsabili della gestione del ritmo cardiaco, della digestione, della respirazione, dell’esercizio e dell’attività cerebrale.

Circa il 70% delle calorie giornaliere dovrebbero provenire dai cosiddetti carboidrati buoni (complessi). Quelli da evitare sono chiamati carboidrati semplici.

Entrambi i tipi di carboidrati sono zuccheri. Entrambi sono digeriti e convertiti in glucosio, che viene utilizzato dal corpo per l’energia. Quando consumati in eccesso, possono essere convertiti in grasso.

I carboidrati semplici, ovvero quelli da evitare, comprendono zucchero da tavola, melassa, miele, alcool, pane bianco, pasta bianca, riso bianco, patatine fritte, cereali zuccherati, succhi di frutta, caramelle, e latte.
La maggior parte dei carboidrati semplici sono nutrizionalmente poveri perché sono stati raffinati e spogliati delle loro fibre, dei loro minerali e delle loro vitamine.
Essi sono digeriti rapidamente dal corpo e causano un picco dei livelli di zucchero nel sangue.

In risposta a questo picco, il pancreas eroga insulina per trasportare e consegnare il glucosio alle cellule in tutto il corpo. Questo processo fa sì che il livello di zucchero nel sangue e livelli di insulina oscillino come un pendolo, lasciandoci stanchi, affamati ancor più desiderosi di assumere carboidrati semplici.

Cosa succede alle calorie in eccesso che provengono da carboidrati?
La risposta dipende da diverse cose: che tipo di carboidrati avete consumato, la vostra genetica, così come l’ammontare delle calorie complessive.
Per coloro che seguono una dieta bilanciata e non hanno disturbi metabolici, quando sono in eccesso vengono convertiti dal fegato in catene complesse di glucosio chiamato glicogeno.
Il glicogeno è immagazzinato nelle cellule epatiche e muscolari ed è una fonte secondaria di energia.
Quando il corpo esaurisce il glucosio nel sangue, inizierà ad abbattere e metabolizzare glicogeno per produrre energia.
Un corpo ha in genere dei livelli di glucosio nel sangue in grado di sostenere tutti i processi cellulari per tre o quattro ore; se in quel lasso di tempo non si assume cibo, il corpo inizierà a rompere il glicogeno immagazzinato in modo da tenere attive tutte le funzioni organiche.

Quando il livello di glucosio nel sangue torna alla normalità, il livello di insulina nel sangue è ancora vicino al massimo.
Come risultato, l’insulina continua ad assorbire il glucosio sotto forma di grasso.
In ultima analisi, il livello di glucosio nel sangue scende al di sotto del normale e si torna a percepire il senso di fame.
Ecco che si tende a prendere peso e a non diminuire la sensazione di fame.
In definitiva, l’insulino-resistenza causata da livelli costantemente elevati di insulina nel sangue danneggia la capacità di attivare un centro di sazietà nel cervello.
Si entra in un circolo vizioso di aumento di peso continuo combinato con la fame.

Proprio perché i carboidrati semplici vengono digeriti così rapidamente, lo zucchero in eccesso viene convertito in grasso. Per queste ragioni, la maggior parte dei carboidrati semplici sono una scelta di cibo scadente.

Al contrario, quelli complessi sono nutrienti, e includono verdure, pane integrale e pasta, fagioli, piselli, riso, patate dolci, avena, frutta e cereali integrali.
Essi, a differenza dei carboidrati semplici, sono ricchi di fibre, vitamine, minerali e micronutrienti. I carboidrati complessi causano un rilascio equilibrato e controllato di zucchero nel sistema, dando al corpo più tempo per utilizzare i carboidrati come combustibile; di conseguenza, anche i livelli di insulina rimangono stabili.

I semplici sono carichi di calorie, fornendo bassi livelli di nutrizione e causando l’aumento di peso. I carboidrati complessi hanno meno calorie e sono ricchi di fibra, per questo sono in grado di dare all’organismo un maggiore senso di sazietà e di diminuire il senso di fame.

Dimagrire praticando sport

praticare sport per dimagrire

Se vi piace lo sport e il vostro obiettivo è quello di perdere un paio di chili, allora sappiate che siete fortunati.

Sia che prediligiate sport individuali che di squadra, non avrete alcun problema nel trovare uno sport che possa aiutarvi a raggiungere il peso forma ideale.
Se invece non amate l’attività fisica, allora forse potrete scoprire, grazie a questo articolo, quanto è importante l’esercizio del corpo nel processo di dimagrimento.

Sebbene qualsiasi attività fisica comporti un consumo di energie e quindi di grassi in eccesso, tuttavia alcuni sport sono in grado di farvi bruciare più calorie di altri.

Le migliori attività dimagranti sono quelle che bruciano una quantità significativa di calorie in un breve lasso di tempo; l’unico modo per perdere peso, infatti, è quello di bruciare più calorie di quante se ne consumano. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un regime alimentare corretto ed un costante esercizio fisico. Considerate la seguente proporzione : un chilo di grasso equivale a circa 3.500 calorie, quindi bruciare 3.500 calorie comporterà la perdita di un chilo di grasso corporeo.

Anche quando si cerca di perdere peso velocemente, è importante iniziare gradualmente e aumentare la frequenza di esercizio in modo da permettere al vostro corpo di regolarizzare sforzo e attività metabolica. Se non avete accesso alle comuni strutture utilizzate per gli allenamenti cardio più efficaci (nuoto o palestra), potete incorporare esercizi quotidiani come camminate veloci e bicicletta per ottenere risultati comunque eccellenti. Il vero segreto per dimagrire facendo sport sta tutto nel saper mantenere un impegno costante nella pratica dell’esercizio fisico : ad esempio, camminare o salire le scale sono alcuni dei migliori esercizi per perdere peso rapidamente. Per perdere peso in maniera veloce con l’esercizio fisico, è necessario dedicare all’esercizio fisico dai 45 ai 60 minuti al giorno.

Per ottenere una consistente perdita di calorie, può anche essere sufficiente ridurre drasticamente il proprio consumo alimentare, ma ciò comporterebbe una serie di squilibri a livello metabolico ed ormonale che potrebbero tradursi anche in problemi di salute di una certa entità.

Il modo migliore per perdere peso, dunque, è affiancare una dieta sana ad un esercizio fisico mirato e continuativo. Come detto in precedenza, le varie attività sportive bruciano quantità variabili di calorie, in base al livello di vigore e al tipo di esercizio (aerobico o anaerobico).

Vediamo insieme quali sono gli sport che fanno perdere peso più in fretta e più facilmente.

Nuoto

Se esiste uno sport in grado di far perdere peso in maniera uniforme ed efficace è proprio il nuoto.
Questo perché si tratta di una attività che richiede un altissimo dispendio di energia in quanto coinvolge ogni singolo muscolo del corpo.
La caratteristica più interessante del nuoto è che è in grado di tonificare ogni parte del corpo facendole recuperare la forma perduta.

Ciclismo

Il ciclismo è uno sport molto piacevole e divertente che è possibile praticare da soli o in compagnia.  E’ anche uno degli sport meno costosi, in quanto basta una bicicletta e tanta voglia di fare!
Pedalare, può davvero essere il segreto per perdere peso : è possibile, infatti, bruciare fino a 1000 calorie all’ora a seconda della velocità e il terreno.

Calcio

90 minuti di calcio eseguiti con costanza nel corso del tempo, sono sufficienti per garantire una perdita di peso molto più veloce rispetto ad altri sport.
A differenza di altri sport come il baseball o il golf che ti danno il tempo di riprendere fiato, il calcio è sicuramente più impegnativo e mette il corpo in una condizione di sforzo costante.
La capacità di resistenza è fondamentale quando si decide di scegliere il calcio come attività fisica.

Tennis

Un tempo sport per pochi, oggi il tennis è sempre più praticato da giovanissimi e adulti. E’ un’attività sportiva che comporta un grande dispendio di energie e, conseguentemente, di calorie.
Nel tennis si corre, ci si solleva, ci si piega con gambe e braccia. E’ uno sport giocato a ritmi molto alti e questo è un fattore ideale per promuovere la perdita di peso e il miglioramento delle capacità motorie.
Per praticare costantemente il tennis, c’è bisogno di una buona preparazione sportiva di base, onde evitare strappi muscolari e crampi indesiderati e decisamente fastidiosi. Un allenamento leggero ma continuativo può aiutare a preparare il corpo allo sforzo di un match.

Corsa

Il cosiddetto jogging rappresenta forse il metodo più semplice per  perdere peso in quanto può essere praticato praticamente ovunque.
La corsa garantisce un ottimo allenamento cardio con il cuore e polmoni spinti al loro limite, mentre le gambe inizieranno a costruire massa muscolare magra.

Kickboxing

Può sembrare un’attività particolare, ma il kickboxing è davvero uno sport che può aiutare l’organismo a bruciare le calorie in eccesso.
Oltre a migliorare potenza, equilibrio e agilità, il kickboxing è uno sport in grado di far diminuire notevolmente i livelli di stress, un fattore spesso determinante nell’aumento di peso.
Ogni ora di kickboxing aiuta a bruciare tra le 300 e le 700 calorie, indipendentemente dall’età e dalla costituzione fisica.

Cellulite: come eliminarla

cellulite, come eliminarla

Con la costante esposizione alle tossine ambientali e all’ambiente in generale, la pelle presenta spesso segni di reazioni avverse.

Una delle più gravi reazioni della pelle è la cellulite, un’infezione batterica della pelle comune e dolorosa che può causare ulteriori complicazioni se non trattata.

Anche se più comunemente colpisce le gambe, può colpire la pelle su una qualsiasi parte del corpo e può variare in profondità dalla superficie ai tessuti sottostanti, i linfonodi e il flusso sanguigno.

  • I sintomi più comuni della cellulite includono :
  • arrossamento
  • gonfiore
  • dolore
  • calore al tatto
  • febbre

 

La cellulite è una infezione batterica che si forma quando uno o più tipi di batteri penetrano la cute attraverso una lesione della pelle.
Lo Streptococco e lo Staffilococco sono i due tipi più comuni di batteri che causano la cellulite.

In genere, interventi chirurgici, ferite, punture, ulcere, piede d’atleta e dermatiti sono i luoghi principali di ingresso batterico.

Tuttavia, alcuni tipi di ragni e punture di insetti possono anche trasferire i batteri che innescano l’infezione.

Fattori di rischio per il suo sviluppo

Diversi fattori possono mettervi a maggior rischio di sviluppare la cellulite, tra cui:

Lesioni : qualsiasi taglio, frattura, bruciatura o graffio aumenta il rischio di cellulite perché possono rappresentare un punto di ingresso per i batteri.

Indebolimento del sistema immunitario: condizioni che indeboliscono il sistema immunitario rendono il corpo più suscettibile alle infezioni come la cellulite. Condizioni che possono indebolire il sistema immunitario includono il diabete, le leucemie croniche, HIV / AIDS, malattie renali croniche, malattie del fegato e disturbi della circolazione. Anche l’uso di alcuni farmaci, come i corticosteroidi, può indebolire il sistema immunitario.

Malattie della pelle:  alcuni disturbi della pelle, come l’eczema, il piede d’atleta, la varicella e fuoco di Sant’Antonio, possono causare lacerazioni nella pelle e aumentare il rischio di cellulite. Anche uno stato di gonfiore cronico delle braccia o delle gambe (linfedema) potrebbe rompersi, lasciando la pelle vulnerabile alle infezioni batteriche.

Storia della cellulite: le persone che in precedenza hanno avuto episodi di cellulite, in particolare nella parte inferiore della gamba, possono essere più inclini a svilupparla di nuovo.

L’uso di droghe per via endovenosa:  le persone che si iniettano droghe illegali hanno un rischio maggiore di sviluppare la cellulite.

Obesità: essere in sovrappeso o obesi aumenta il rischio non solo di sviluppare la cellulite, ma anche di avere episodi ricorrenti.

Il trattamento in ospedale

In caso di infezione grave (quella della cellulite), è spesso necessario ricorrere al ricovero ospedaliero.
Nel periodo di degenza, saranno somministrati antibiotici per via endovenosa  attraverso un’iniezione o una flebo. Il tipo di antibiotici che verrà utilizzato dipende dalla causa sospetta di infezione, anche se tendenzialmente si tende a privilegiare gli antibiotici a largo spettro che possono uccidere una gamma di diversi ceppi di batteri. Tra i farmaci più usati in caso di cellulite, troviamo l’amoxicillina, streptomicina e l’eritromicina.

Trattamenti naturali

La cellulite è una condizione aggressiva che può causare ulteriori complicazioni se non trattata.Se da un lato esistono vari opzioni di trattamento medico per risolvere il problema, è altrettamento vero che è possibile optare per una serie di rimedi naturali altrettanto efficaci.Spesso si decide di combinare un trattamento interno con uno esterno (trattamento topico e per via orale).

Assumere curcuma e olio di cocco per via orale e procedere con l’applicazione di olio di oliva, olio essenziale di tea tree e olio essenziale di incenso per via topica sono tutti trattamenti naturali efficaci per sconfiggere la cellulite.

Uno dei metodi più utilizzati e, a quanto pare, più efficaci per combattere l’antiestetico effetto “buccia d’arancia” è lo scrub al caffè.

La caffeina è nota per le sue capacità di assimilazione del grasso e può essere utile nel ridurla.

Il massaggio e la conseguente esfoliazione della pelle stimola l’afflusso sanguigno e linfatico e promuove un effetto tensore.

Per preparare un efficace scrub al caffè non dovete far altro che mischiare 2 fondi di caffé, 3 cucchiai di zucchero o zucchero di canna, 2-3 cucchiai di olio di cocco e massaggiare il composto ottenuto sulle zone interessate.

Un altro sistema artigianale per combattere la cellulite sembra essere quello che prevede l’assunzione di…gelatina.

A quanto pare, infatti, la gelatina è in grado di svolgere alcune funzioni benefiche, tra cui :

  • rendere forti le articolazioni
  • aiutare a tonificare la pelle
  • migliorare la digestione
  • migliorare la cellulite

Essendo una grande fonte di collagene alimentare, la gelatina riesce a restituire alla pelle quella tonicità che viene a mancare in caso di cellulite.

Per quanto riguarda l’apporto vitaminico, anche un supplemento di vitamina D può aiutare a trattare questa particolare affezione epidermica, soprattutto se unita alla Vitamina E, un componente indispensabile per recuperare la giusta elasticità della pelle.

Il diabete: sintomi e problemi

Diabete una malattia

Problemi di salute: il diabete

Il diabete è una malattia cronica e degenerativa che impedisce all’organismo di sfruttare in maniera corretta l’energia prodotta dagli alimenti che assimiliamo. Si manifesta a causa del pancreas che non produce insulina, oppure nel caso in cui non venga assimilata e utilizzata dall’organismo. Molte persone hanno sentito parlare di diabete, ma è bene conoscere nei dettagli di cosa stiamo parlando. Quando ci nutriamo ogni alimento viene scomposto in glucosio o zucchero; durante la digestione, il glucosio si sposta tramite il flusso ematico, dando nutrimento alle cellule. Per far sì che questo avvenga è necessaria l’insulina, prodotta dal pancreas e diffusa nel sangue. Il problema insorge quando nel nostro corpo circola troppo glucosio rispetto alle quantità di insulina, aumentando così i livelli glicemici del sangue. Un problema che se persiste conduce al diabete, classificabile in diverse tipologie.
Esistono tre forme principali di diabete, anche se prima di queste è possibile trovare una malattia chiamata pre-diabete, conosciuta come un alterata tolleranza al glucosio in cui i valori della glicemia aumentano, ma non al punto da essere classificata come diabete. Chi soffre di questa patologia rischia di sviluppare il diabete di tipo 2 nel corso della propria vita, soprattutto nel caso in cui non tenga controllata la propria condizione. Fra le varie forme accennate in precedenza troviamo il diabete di tipo 1, una malattia autoimmune in cui il pancreas non produce più insulina, o in quantità insufficienti. Una patologia che si manifesta in persone con meno di 35 anni, spesso durante l’infanzia o l’adolescenza. Una malattia di origine genetica secondo molti scienziati, in cui le cellule pancreatiche smettono di funzionare a causa di molteplici attacchi; tuttavia vi sono altre teorie in cui questa malattia sarebbe causata da un virus che induce il sistema immunitario ad attaccare il pancreas.
Considerato il fatto che le cellule pancreatiche vengono distrutte, il diabete di tipo 1 durerà per tutta la vita e dovrà essere trattato con iniezioni di insulina, mantenendo regolare esercizio fisico e prestando attenzione a ciò che si mangia. Un’altra forma di diabete è quella di tipo 2, che si manifesta in persone sovrappeso con l’avanzare dell’età. Tuttavia, negli Stati Uniti viene diagnosticato anche in bambini e ragazzi per via dell’inadeguata attività fisica. Il diabete di tipo 2 è la patologia più diffusa e verte nei confronti del pancreas che non produce abbastanza insulina per il nostro organismo. Nella maggior parte dei casi questo tipo di diabete è associato allo stile di vita, ovvero dalla sedentarietà, dalla scarsa attività fisica e dal sovrappeso, anche se la familiarità rappresenta un fattore significativo per la sua insorgenza.
La terza tipologia di diabete viene definita gestazionale, la quale si manifesta nel secondo trimestre di gravidanza: una patologia destinata a scomparire dopo il parto. Per poter diagnosticare questa malattia è opportuno eseguire appositi esami del sangue, delle urine e un test per l’insulina, i quali forniscono analisi e diagnosi complete in poco tempo. Ma quali sono i sintomi a cui dobbiamo prestare particolare attenzione? La sete eccessiva, la sensazione di affaticamento senza apparente motivo, la minzione frequente, la fame eccessiva, la perdita di peso non voluta, la difficoltà di guarigione delle ferite, la vista offuscata, la pelle secca con conseguente prurito e la chetoacidosi diabetica, sintomo piuttosto pericoloso in pazienti con diabete non diagnosticato.
Esistono diverse terapie per poter controllare questa malattia, ovvero quella multiiniettiva e quella con microinfusore. Nel primo caso abbiamo un paziente che esegue test dei propri livelli glicemici durante la giornata attraverso prelievi dal polpastrello. Dopo aver appurato i livelli di glucosio nel sangue si effettuano le iniezioni di insulina. La terapia con microinfusore infonde in maniera continua l’insulina durante tutta la giornata, senza il bisogno di continue iniezioni. Si tratta di un dispositivo portato in tasca collegato al soggetto diabetico tramite un ago introduttore, consentendo l’assunzione di insulina in base a ciò di cui il corpo necessita.

Per poter gestire il diabete è fondamentale seguire una corretta alimentazione, cercando di evitare cibi dolci e troppi carboidrati. Bene invece l’assunzione di frutta, verdura, cereali integrali e piccole quantità di prodotti di origine animale. È importante ridimensionare le porzioni per ogni pasto, cercando di conoscere che cosa contiene un determinato tipo di alimento. È importante escludere i grassi saturi, preferendo quelli poli e monoinsaturi. Bisogna cercare di ridurre il consumo di carboidrati, senza eliminarli del tutto: latticini e carne ne contengono in quantità elevate, pertanto è bene optare per frutta e verdura con alto contenuto di fibre. Va ricordato che il diabete può provocare diverse complicazioni più o meno gravi, come le malattie cardiache, l’ictus, malattie renali con conseguente insufficienza, gastroparesi, che diventa pericolosa se il cibo rimane troppo a lungo nello stomaco, amputazione di estremità, ipoglicemia, disturbi della circolazione, disfunzione erettile, retinopatia, danni nervosi, mancata guarigione delle varie infezioni, carie e malattie a carico delle gengive.

Massaggi durante la dieta

massaggi

Il massaggio è un gesto istintivo che viene effettuato su una parte dolorante,ma non solo anche per trarne beneficio contro lo stress facendo si che la persona si rilassi facendola star bene.

Oltre ad usare le mani,per fare i massaggi si possono usare altri mezzi,come degli utensili,degli olii alle erbe e delle pietre laviche.
Esistono vari tipologie di massaggi.Il massaggio rilassante che aiuta ad alleviare lo stress;il massaggio per lo sport considerato parte dell allenamento di ogni atleta;il massaggio riabilitativo che aiuta dopo interventi e ferite a riprendere la propria normalità e infine quello estetico che porta beneficio alla pelle e ne riduce la cellulite.
Vi sono varie manovre per fare un massaggio,quali lo sfioramento,la frizione,l impastamento e la percussione.Vengono eseguite sul corpo proprio perche aiutano a lenire dolori muscolari e articolari,per tonificare il volume dei tessuti,ma anche per migliorare il benessere psichico.
Ma vi sono altre tipologie di massaggi quali:
1)MASSAGGIO MIOFASCIALE
2)MASSAGGIO TRIGGER POINTS
3)MASSAGGIO SONORO
4)MASSAGGIO THAI MOOD
5)MASSAGGIO AL BAMBU’
6)MASSAGGIO ANTICELLULITE PER L’ESTATE
7)MASSAGGIO KALARI
8)MASSAGGIO AL LAMPONE
9)MASSAGGIO BERBERO
10)MASSAGGIO ROLFING
11)MASSAGGIO SENSUALE ED EROTICO
12)MASSAGGIO SHIATSU
13)MASSAGGIO THAI
14)MASSAGGIO KUNDALINI
15)MASSAGGIO IN GRAVIDANZA
16)MASSAGGIO OSTEOPATICO
17)MASSAGGIO CRANIO-SACRALE
18)MASSAGGIO INFANTILE
19)MASSAGGIO HAWAIANO-LOMI LOMI NUI
20)SHANTALA-MASSAGGIO INDIANO PER NEONATI
21)MASSAGGIO HOT STONE
22)AUTOMASSAGGIO CONTRO LE RUGHE
23)MASSAGGIO TIBETANO
24)MASSAGGIO TUI NA
Vediamo in breve di cosa trattano ognuno di essi:
IL MASSAGGIO MIOFASCIALE
Il massaggio miofasciale è una tecnica di terapia manuale che non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli (cioè sulla fascia che li riveste).

IL MASSAGGIO TRIGGER POINTS
Un trattamento che agisce direttamente sui punti del corpo dove si accumulano le tensioni, per eliminare i blocchi dal rachide, ritrovare più agilità nei movimenti e una maggiore estensione delle catene muscolari.

IL MASSAGGIO SONORO
Un’antica tecnica di guarigione che unisce il sapiente tocco delle mani alla musica, per riequilibrare mente e corpo.

IL MASSAGGIO THAI MOOD
Il massaggio Thai Mood deriva dal massaggio thailandese ma pur rispettando i canoni degli antichi trattamenti orientali, li integra con un approccio originale rendendolo una vera e propria esperienza che coinvolge tutti i sensi.

IL MASSAGGIO AL BAMBÙ
Secondo gli antichi cinesi, le canne di bambù erano in grado di far circolare al loro interno l’energia e potevano essere quindi utilizzate per assorbire l’energia in eccesso e ristabilire l’equilibrio energetico del corpo di un individuo.

I MASSAGGI ANTICELLULITE PER L’ESTATE
Sono tanti e diversi i trattamenti che si possono fare prima dell’estate per giungere alla prova costume in piena forma. I centri estetici, le beauty farm, le Spa di tutta Italia propongono trattamenti ad hoc per ogni tipo di inestetismo.

IL MASSAGGIO KALARI
Il massaggio Kalari (dal nome di un’antica arte marziale indiana) è caratterizzato dall’uso esclusivo dei piedi anche se, per ottenere un effetto-relax, è ammesso in particolari casi l’utilizzo delle mani. Molto amato tra i praticanti di arti marziali, i danzatori e gli artisti circensi, ha origini lontanissime, risalenti ad almeno 3000 anni fa…

IL MASSAGGIO AL LAMPONE
Profumato, morbido e gustoso: il lampone è forse il più raro e prezioso fra i frutti rossi. Raro perché cresce fra i cespugli impervi ad altitudini oltre i 700 metri sul livello del mare negli Appenini e nelle Alpi. È prezioso per molte ragioni: come alimento perché è un vero concentrato di vitamina C, vitamina A, potassio, calcio e magnesio.

IL MASSAGGIO BERBERO
Il Massaggio Berbero è un’immersione totale nel mondo arabo fatto di odori di spezie antiche, di essenze profumate, di colori vivaci, di candele flebili, di suoni e di musiche dolci. L’acqua che tempra e rigenera, l’aria che è vapore e respiro, la terra che è fango ed è l’essenza di ogni cosa, il fuoco che è calore delle mani e degli unguenti, sono vissuti in una speciale alternanza e combinazione e vengono donati seguendo i dettami di un’esperienza e di una cultura antica e millenaria.

IL MASSAGGIO SENSUALE ED EROTICO
L’individuo può vivere emozioni particolarmente discordanti se rapportate al contatto fisico. Infatti nonostante l’importanza data alla “relazione”, all’entrare in sintonia con l’altro, anche attraverso il contatto corporeo, sono molte le persone che non riescono a vivere serenamente tale esperienza.

IL MASSAGGIO ROLFING
Il cosiddetto Massaggio Rolfing© è uno dei metodi più adatti ed efficaci per migliorare la postura attraverso un training che si sviluppa in 10 sedute di base; ciascuna di queste comprende una parte dedicata alla manipolazione delle mio-fasce, quel particolare tessuto che riveste i muscoli, per mezzo di un massaggio lento e profondo ed una parte di rieducazione posturale che mira a stabilire armonia ed equilibrio nella struttura corporea..

IL MASSAGGIO SHIATSU
Lo shiatsu è una forma di terapia manuale nata in Giappone all’inizio del XX° secolo ad opera di maestri che praticavano tecniche di massaggio direttamente derivate dal massaggio tradizionale cinese o “tuina”. Lo shiatsu è una tecnica di riequilibrio molto potente. Sottoporsi periodicamente ad un trattamento fatto da mani esperte è quindi un eccellente modo di restare in salute.

MASSAGGIO THAI
Il massaggio Thai è un massaggio medico praticato dai monaci buddisti della Tailandia. E’ stato tramandato da maestro e allievo per oltre 2500 anni. Combina i punti di digitopressione della Medicina Cinese con uno stretching assistito ispirato allo Yoga di derivazione indiana, che apre il corpo energeticamente e fisicamente. Lo scopo finale del Massaggio Tradizionale Thai è, sia per chi lo pratica che per chi lo riceve, il raggiungimento di uno stato di “leggerezza” e un’elevazione emotiva e spirituale.

MASSAGGIO KUNDALINI
Kundalini in sanscrito significa “serpente”. L’energia nervosa e psichica posta nel loto in fondo alla colonna vertebrale, attraverso il massaggio si risveglia e sviluppa i poteri psichici risalendo tutti i chakra.
IL MASSAGGIO IN GRAVIDANZA
Il massaggio in gravidanza o massaggio prenatale è una pratica che asseconda le necessità del corpo della futura mamma nel corso delle varie fasi che precedono il parto e non solo in presenza di disturbi articolari.

IL MASSAGGIO OSTEOPATICO
Nel trattamento osteopatico il massaggio viene impiegato generalmente come parte preparatoria a trattamenti più specifici, articolatori (mobilizzazione di una articolazione), riposizionamenti vertebrali, di due capi ossei tra di loro sia per problemi posturali che post traumatici. Il termine di massaggio va più propriamente riferito nel trattamento osteopatico alle manipolazioni viscerali che, in effetti, insieme ai trattamenti fasciali e cranio sacrali, sono peculiari dell’osteopatia.

IL MASSAGGIO CRANIO-SACRALE
Tecnica di natura olistica, il massaggio cranio-sacrale viene praticato, con leggerissime manipolazioni, sulle ossa del cranio e sulla colonna vertebrale, intervenendo su un sistema – quello cranio-sacrale, appunto – che è in collegamento con ogni parte dell’organismo. La terapia con questo massaggio è in grado di apportare benefici a tutti i livelli: da semplice trattamento anti-stress, esso può essere in grado di riequilibrare la postura, i muscoli, l’apparato gastroenterico e di migliorare la respirazione. Essa è dunque risultata idonea in molti casi nella cura della sciatalgia, dei mal di schiena, dei traumi da parto, colpi di frusta, emicranie, scoliosi, vertigini e problemi dell’articolazione mandibolare.

IL MASSAGGIO INFANTILE
Creare benessere, proteggere la salute, ma anche rafforzare il legame tra genitori e figli. Il massaggio infantile è non solo una tecnica, ma anche un modo per comunicare basato sul tatto, che si può eseguire fin dai primi giorni di vita del neonato, e può continuare durante gli anni; inoltre è indicato anche per bambini con problemi di salute o handicap.

IL MASSAGGIO HAWAIANO – LOMI LOMI NUI
Di recente diffusione in Occidente, il massaggio hawaiano, detto localmente Lomi Lomi, tramanda l’antica sapienza dei Kahuna, i maestri di una tecnica oltre che curativa veniva praticata anche come un rito che accompagnava fasi di passaggio nella vita e che combina l’ipnotica sensualità della danza tradizionale con la grazia forte e ferma delle arti marziali locali.

SHANTALA – IL MASSAGGIO INDIANO PER NEONATI
Il Massaggio Indiano per Neonati – o Shantala – rappresenta un continuum energetico fra la vita uterina e quella esterna attraverso il quale è possibile prolungare l’intimo contatto tra madre e figlio, come un’integrazione fisiologica naturale e cosciente.

IL MASSAGGIO HOT STONE
Conosciuto già da tempo anche in Italia come Massaggio con pietre laviche, praticato da millenni, l’Hot Stone Massage è recentemente tornato in auge grazie alla riscoperta delle beauty farm americane che lo hanno poi rilanciato in tutto il mondo. Le sue proprietà sono diverse e vanno dalla cura dei disturbi muscolari al’azione di levigamento della pelle.

AUTOMASSAGGIO CONTRO LE RUGHE
Uno dei segnali più temuti dell’invecchiamento sono le rughe. Il massaggio, oltre a rafforzare i muscoli facciali, riattiva la circolazione del sangue e della linfa procurando un aumento del metabolismo, favorendo una accelerata produzione di cellule nuove. Impara qui le tecniche dell’automassaggio!

IL MASSAGGIO TIBETANO
Si tratta di una antica tecnica della medicina orientale che comincia con l’applicazione di olio su tutto il corpo, cui segue un massaggio che percorre sul corpo la suddivisione nei tre “umori” che la medicina Tibetana identifica: il vento al centro, la bile al lato destro e la flemma al lato sinistro.

IL MASSAGGIO TUI NA
Il Tui Na si applica utilizzando un insieme di metodi di massaggio e di mobilizzazioni articolari (spingere, premere, sfregare, picchiettare, pinzettare, scuotere, vibrare, impastare, ecc…). Queste diverse sollecitazioni provocano una stimolazione dei canali energetici (meridiani), regolando Yin e Yang, cioè i due stati dell’energia strettamente …

I massaggi quindi se effettuati in modo professionale risultano essere utili non solo portando benessere al proprio fisico ma anche a livello mentale perchè agisce da rimedio naturale contro lo stress.

Intolleranze alimentari: come accorgersene

intolleranze

Intolleranze alimentari

Il termine “allergia alimentare” è spesso abusato ed utilizzato in riferimento a reazioni e sensazioni che non hanno nulla a che fare con l’allergia vera e propria.
Deve essere fatta una chiara distinzione tra le reazioni allergiche e la più semplice intolleranza ad un determinato alimento.
Nel settembre 2001, è stata pubblicata una classificazione aggiornata delle reazioni di iper sensibilità agli alimenti: le reazioni allergiche reali sono dette “Immunomediate”, e sono causate da un meccanismo immunologico sia su base di anticorpi che su una base cellulare mediata da cellule linfatiche (ad esempio la celiachia).
Le cosiddette razioni “non immunomediate”, sono quelle di tipo tossico o enzimatico, come l’intolleranza al lattosio.
Questa nuova classificazione esclude una vasta area di reazioni alimentari come le reazioni psicogene.
Recenti studi hanno evidenziato che oltre il 30% delle madri ritiene che il proprio figlio fosse allergico da bambino , anche se in realtà le uniche reazioni riscontrabili sono state coliche di stomaco o lievi eruzioni cutanee, molto comuni nei bambini di età prescolare.
Esistono alcuni alimenti che possono causare una sensibilizzazione allergica, come il latte di capra o di mucca.
Allergeni importanti sono presenti anche in altri alimenti come uova, pesce, grano, soia e arachidi; questi alimenti possono causare reazioni cliniche violente, come lo shock anafilattico, che provoca una media di circa 100 morti all’anno.
Il 24 luglio 2003, il Senato ha approvato un progetto che regolamenti l’etichettatura dei prodotti contenenti glutine e l’obbligo, per i ristoratori, di fornire pasti creati appositamente per chi soffre di celiachia.

Ma cosa sono, in sostanza, le allergie e le intolleranze alimentari e quali sono le sostanziali differenze?

 

Nel caso di allergie alimentari si verifica nel corpo una reazione agli antigeni contenuti negli alimenti. Gli antigeni sono sostanze in grado di passare attraverso la parete addominale e che l’organismo vede come nemici del sistema immunitario.
In un soggetto sano antigeni contenuti negli alimenti non passano attraverso la parete addominale perché sono disattivati dai succhi gastrici, dagli enzimi del pancreas e dell’intestino, dal sistema immunitario delle mucose e dalla flora batterica del intestino.
Se invece gli antigeni passano attraverso la parete addominale, in soggetti predisposti possono verificarsi sensibilizzazione e reazioni allergiche.
Le allergie alimentari sono diagnosticate quando il sistema immunitario di una persona reagisce dopo che ha assunto un determinato alimento.
La risposta coinvolge gli anticorpi IgE che stimolano il rilascio di alcune sostanze chimiche, tra cui le istamine, che causano sintomi di vario genere.
Oltre ai sintomi che sono normalmente associati con una risposta allergica (lingua e gola gonfie, difficoltà respiratorie, orticaria), le allergie alimentari possono anche causare sintomi gastrointestinali quali vomito, diarrea e crampi addominali.
Questi effetti collaterali di solito compaiono immediatamente o entro le prime due ore dall’assunzione del cibo incriminato.
Anche se si stima che il 6-8% dei bambini soffra di allergie alimentari, questo tipo di problema in età adulta è relativamente rara, interessando meno del 3% della popolazione.
Esistono test particolari per accertarsi di non essere allergici ad un determinato alimento; per saperne di più, rivolgetevi al vostro medico curante.

Una intolleranza alimentare differisce da un’allergia nella misura in cui non vi è alcuna risposta del sistema immunitario al cibo incriminato.
Quando esiste un’intolleranza alimentare, il problema è a livello del sistema digerente (incapacità del sistema di digerire il cibo).
Le intolleranze alimentari dipendono reazioni tossiche e non sono controllate da meccanismi immunologici; la reazione peggiora quando la quantità di sostanze tossiche assunte aumenta.
Dire che una intolleranza non è controllata da meccanismi immunologici significa che l’organismo non reagisce agli anticorpi che vengono prodotti e che gli effetti derivanti dalla ingestione di tali sostanze può comparire diverse ore dopo.
Pertanto, in caso di intolleranze dell’organismo produce sintomi più deboli rispetto a quelli prodotti in caso di allergie e, pertanto, sono anche più difficili da rilevare; inoltre, essi sono correlati alla quantità di cibo ingerito e possono apparire diverse ore dopo l’ingestione.
A differenza di un’allergia alimentare, una persona con una intolleranza alimentare in genere può mangiare piccole quantità di cibo identificato senza avvertire sintomi.

A volte, un particolare alimento può causare fastidi senza che vi sia alcuna ragione medica apparente. Ecco una lista di alimenti comuni che possono causare difficoltà per i sistemi particolarmente sensibili:

  • latte
  • cioccolato
  • cereali
  • legumi
  • uova
  • agrumi
  • pomodori
  • crostacei
  • pesce
  • arachidi

Inoltre, vari altri alimenti contengono antigeni comuni: per esempio, la gliadina è contenuta nell’orzo, nel frumento e nella segale; gli antigeni del merluzzo sono contenuti in diversi altri tipi di pesce.

Celiachia

A volte confusa con una più semplice intolleranza al glutine, la celiachia è una risposta autoimmune al consumo di alimenti contenenti la suddetta proteina.
Il glutine è più comunemente riscontrato nei prodotti contenenti frumento, segale o orzo.
Quando una persona con la malattia celiaca mangia un alimento che contiene glutine, danneggia la risposta del sistema immunitario causando una grande varietà di sintomi più o meno pericolosi. Questo danno può interferire con la capacità del corpo di assorbire i nutrienti importanti.

E’ importante per pazienti con sospetta celiachia di eseguire uno screening approfondito per verificare l’effettiva presenza della malattia.