difesa personale femminile

Difesa personale femminile: sapersi difendere per strada usando la testa

Con i tempi che corrono, la parola sicurezza è all’ordine del giorno. Soprattutto di quella femminile. Purtroppo ancora oggi le donne spesso non possono sentirsi sicure quando escono da sole la sera, o quando devono tornare a casa tardi. Per questo molte donne e ragazze, soprattutto dopo aver vissuto in prima persona violenze verbali, decidono che è il momento per fare qualcosa per la loro sicurezza personale. Sempre più spesso, su internet ai media, si parla di corsi specifici per la difesa personale femminile. Ma cosa sono? E possono essere davvero d’aiuto? Ci sono molte opinioni in merito, vediamole insieme.

Quando si parla di difesa personale femminile, generalmente pensiamo subito a corsi di arti marziali. Niente di più sbagliato. E questo non perché le arti marziali non siano una fantastica disciplina e non possono essere utili in caso di pericolo, anzi. Il problema è che questa arte richiede anni di preparazione e di esercizio, che purtroppo non possono essere ottenute con un corso di 20 ore in palestra ad esempio. Sarebbe come voler imparare uno strumento nello stesso arco di tempo. Nessuno si cimenterebbe in una esperienza del genere. Inoltre nei corsi di arti marziali e in generale nella maggior parte dei corsi per la difesa personale femminile, vengono insegnate delle tecniche pulite, precise e davvero valide, ma che purtroppo non sono quelle che aiutano una donna in caso di aggressione. Infatti, questi corsi si basano sulla perfezione al centimetro delle tecniche, e se non si riesce nelle tecniche base, non si riesce a progredire nelle tecniche più avanzate. In caso di aggressione o scippo invece, l’azione purtroppo è molto più disordinata e imprevedibile. E le tecniche apprese imparate in palestra non sono di nessun aiuto. Ma allora cosa si può fare invece delle arti marziali? Molto di più.

In una situazione di pericolo, in contrario all’opinione generale su una buona difesa personale femminile, occorre usare la mente piuttosto che il corpo. In caso di aggressione, per quanto sembra impossibile da concepire, la cosa più importante è non farsi prendere dal panico. Non bloccarsi e reagire istantaneamente. Questo può fare davvero la differenza. Soprattutto far funzionare il ragionamento istintivo e cercare di farlo prevalere su tecniche calcolate. Spesso bastano pochissime azioni istintive che riescono a permettere al soggetto di uscire da una situazione di pericolo o di cercare aiuto. L’unica tecnica di difesa che occorre in situazioni del genere, è l’istinto. Purtroppo infatti durante un aggressione il cervello non è in grado di ragionare e non riesce a mettere i pratica quelle poche tecniche apprese in palestra e metterle in pratica sotto stress, in un ambiente completamente diverso, caotico e in una situazione di pericolo. Certo che se si è diventati esperti in arti marziali, e abbiamo trasformato le tecniche in stimoli automatici, di fronte a una persona poco esperta possono davvero fare la differenza. Pertanto, se si intende cimentarsi in uno sport di questo tipo, è bene dedicarvisi in modo accurato.

Esistono dei corsi che si basano sul principio della difesa personale femminile istintiva, come il Wilding. Questi corsi ritengono che sia più importante affinare la parte istintiva di noi, invece che imparare tecniche in corsi di difesa personale che poi è difficile mettere in pratica. Le teorie di questi corsi si basano sugli studi psicoanalitici di Freud, riguardo la scissione della mente umana in parte conscia e inconscia. Secondo Freud, la parte più animalesca che è sopita dentro di noi, è la mente inconscia. Ogni persona nasconde questa parte di sé al mondo per stare in società, perché altrimenti gli istinti più impulsivi, come quelli aggressivi, non sarebbero conformi allo stile di vita che abbiamo scelto di condurre. Bene, i corsi che si basano sull’istinto invece che nell’apprendimento di alcune tecniche specifiche, cercano proprio di far uscire la parte inconscia nel soggetto, facendo emergere gli impulsi più istintivi e animaleschi. Così facendo, una donna eventualmente aggredita saprebbe meglio far agire dirittamente la propria parte istintiva che sa meglio della parte razionale come agire e trovare la soluzione più semplice per mettersi in salvo, quando invece la parte conscia e razionale sarebbe paralizzata dal terrore e bloccata.