pesce fresco

Riconoscere il pesce fresco

Il pesce è senza ombra di dubbio uno degli alimenti più importanti per la nostra dieta, sia da un punto di vista salutistico, sia da un punto di vista di gusto. I pesci sono infatti ricchi di sostanze molto importanti per il benessere del nostro organismo (come ad esempio l’omega 3), e sono anche deliziosi da servire a tavola. A patto, però, che siano freschi di mare, di fiume o di lago. Il pesce surgelato, infatti, perde velocemente le sostanze benefiche e quello avariato, poi, è una autentica bomba ad orologeria per la nostra salute, in quanto contiene micro-organismi e batteri potenzialmente molto pericolosi se ingeriti. Da qui, capite bene quanto possa essere utile saper riconoscere il pesce fresco al mercato: vediamo insieme come fare.

Come riconoscere il pesce fresco?

A dispetto di alcuni trucchetti che i venditori poco onesti adottano per coprire odori e aspetto dei pesci non freschi (come ad esempio l’utilizzo dell’ammoniaca o l’additivo noto come “Cafados”), esistono decisamente un bel po’ di sistemi per studiare attentamente il pescato e per capire se è stato appena portato al banco. E non vi servirà alcuna strumentazione da Sherlock Holmes, dato che vi basteranno i vostri 5 sensi: certo, occorre comunque una buona dose di allenamento, che potrete inizialmente sopperire con la conoscenza delle tecniche fondamentali per riconoscere la freschezza del pesce.

Attenzione all’odore del pesce

Come riconoscere il pesce fresco? Il primo metodo – il più ovvio – riguarda uno dei vostri sensi più affidabili e potenti: l’olfatto. Nello specifico, i pesci freschi non puzzano: al contrario, il pescato fresco ha un ottimo odore di mare, di sale, di alghe e di salsedine. Girate dunque al largo se sentite dell’odore pungente e difficilmente riconoscibile, in quanto al 90% si tratterà della puzza emanata da un pesce in iniziale stato di decomposizione, dunque non fresco. Non fermatevi però a questa prima analisi, e studiate anche le condizioni fisiche e visive del pesce.

Come riconoscere il pesce fresco dalle condizioni?

Le condizioni fisiche di un pesce parlano più della favella del venditore, e possono raccontarvi una favola fatta di bontà e di freschezza, oppure un incubo che sa di tragedia. Cosa dovete controllare per sincerarvi della freschezza di un pesce? Innanzitutto i colori, che devono essere sempre brillanti e variegati: il pesce fresco conserva sulla pelle molti residui del suo muco cutaneo, che lo rende traslucido, colorato, scivoloso e cangiante. Girate al largo se lo vedete opaco. Inoltre, l’occhio risulta essere ancora vivo, dotato di una pupilla decisamente nera e sporgente: se notate un occhio schiacciato verso l’interno ed una pupilla velata di grigio e spenta, quel pesce è tutto tranne che fresco. Fate grande attenzione anche alla carne e alle branchie: un pesce fresco è tonico e flessibile, tende a disegnare un arco ed è dotato di branchie rosa che sanno vagamente di alghe. Al contrario, un pesce non fresco presenta delle branchie giallastre, ed è estremamente molle quando viene tirato su dal bancone. Infine, ecco la prova del tatto: provate a pressare il dito sulla carne. Se rimane un segno sulla zona pressata, prendete armi e bagagli e scappate via a gambe levate.

Riconoscere un pesce fresco in cucina

Potrebbe capitarvi di acquistare del pesce non buono, senza accorgervi immediatamente del vostro errore: avrete perso del denaro, ma sarete ancora in tempo per evitare di perderci anche la salute. Come verificare la freschezza di un pesce prima o durante la cottura? Innanzitutto controllate la lisca: se la carne si stacca senza problemi, e la lisca tende a separarsi naturalmente da essa, allora il pesce non è buono da mangiare. Verificate anche le branchie: se contengono una secrezione gialla, buttate immediatamente il pesce. Infine, considerate che quando cuocete un pesce, quello fresco rilascia molti liquidi: se il pesce è troppo secco, è molto probabile che non sia così buono da servire in tavola.