sintomi della gravidanza

I primi sintomi della gravidanza: ecco quali sono i segnali che potrebbero annunciare una gravidanza

Chi tra voi è già mamma, sa benissimo che la gravidanza arriva, e diviene consapevolezza, già prima di vedere le classiche doppie lineette viola nel test specifico e rivelatore, già nei primi giorni successivi al ritardo mestruale, i primi sintomi della gravidanza.
E’ una sorta d’istinto insito nella corteccia cerebrale femminile, perché essere madri, prima di consapevolezza e coscienza specifica, è soprattutto l’inizio di una serie di istinti arcaici e profondi che si rivelano, l’istinto materno, come viene comunemente denominato.
Voi mamme di tutto ciò ne siete pienamente consapevoli: i primi sintomi della gravidanza vi si sono manifstati già nelle prime fasi di questo bellissimo viaggio di nove mesi con le prime nausee mattutine, il turgore al seno all’inizio quasi fastidioso, l’umore che muta repentino, anche se tutto ciò si manifesta con differenti gradienti di percezione.
Alle volte i sintomi della gravidanza sono molto intensi, altre volte più lievi.
Bene o male, però, più o meno tutte le donne li avvertono, magari non esternando le prime impressioni, le intuizioni specifiche, ma questi sintomi sono ben percepiti: il test sarà quasi sempre conferma del sospetto di gravidanza in corso.
Tra i primi palesi sintomi della gravidanza, l’arresto delle mestruazioni, l’amenorrea, percepito prima come ritardo fisiologico poi come primo ‘imputato’ nella constatazione e nell’ipotesi di una gravidanza che si sta giorno dopo giorno manifestando.
Eppure anche durante la fase di amenorrea fisiologica, alle volte piccole macchioline ematiche potrebbero, giustamente, allarmare la futura madre sospettando una situazione di pericolo per il feto. In effetti, nelle percentuali casistiche, quelle piccole perdite ematiche sono a volte sintomo di una situazione di pericolo per l’embrione, anche se, nella maggior parte dei casi, dipendono proprio dalla sua discesa e successivo impianto nell’area uterina dedicata alla gravidanza e allo sviluppo placentare. Non rimanete, nel caso, in allarme: toglietevi ogni dubbio rivolgendovi al vostro ginecologo di fiducia.

Dopo il test e le conferme ginecologiche (anche un esame del sangue sarà fondamentale nella serie di prescrizioni ginecologiche relative al primo stadio di gravidanza per controllare i valori ematici e il dosaggio ormonale in circolo), immancabili arrivano le prime nausee, soprattutto mattutine, a volte davvero debilitanti e violente nel loro manifestarsi.
Tra i sintomi della gravidanza, le nausee sono l’aspetto più comune, per molte mamme in attesa, il vero terrore se d’intensità alta.
Le nausee sono tra i sintomi della gravidanza più fastidiosi, a volte davvero insopportabili e si prolungano anche sino a tutto il terzo mese, ma da cosa dipendono nello specifico medico e ginecologico?
Durante l’insediamento nell’utero, l’embrione produce gonadotropina corionica umana, denominata anche hCG, ormone del quale si ricerca la presenza durante il test delle urine per determinare l’eventuale gravidanza in corso e la presumibile data di concepimento.
La fastidiosa nausea si presenta solitamente il mattino, orario in cui la concentrazione dell’ormone hCG è ai livelli più alti. Per attenuare il senso di nausea, talmente forte al punto spesso di arrivare al vomito anche e soprattutto a stomaco vuoto, occorre ingerire zuccheri e piccole dosi di cibo. In tal senso è sufficiente un singolo biscotto per rendere l’inizio del giorno meno tormentato.
In situazioni di nausee al contrario molto intense, sarà indicata la prescrizione di appositi farmaci specifici da parte del vostro medico ginecologo: potrebbe essere un periodo davvero lungo e debilitante in una fase nella quale l’embrione vi vuole invece ben nutrite e non squilibrate dal punto di vista delle sostanze nutritive.

Tra gli altri e più comuni sintomi della gravidanza, il turgore al seno rivela, già nelle prime fasi, i cambiamenti specifici in corso. Sotto l’azione ormonale di estrogeni e progesterone (durante la gravidanza gli equilibri classici ormonali si alterano proprio per agevolare i cambiamenti fisici e organici di un corpo che sta iniziando a vivere una simbiosi con la nuova vita in sviluppo), il seno inizia a mutare, improvviso e con rapidi cambiamenti che ne determinano nuovi sintomi, nuove percezioni tattili e fisiche.
Il capezzolo gradualmente assume tonalità più scure, il seno stesso diviene giorno dopo giorno sempre più turgido, nelle prime fasi, con una sorta di turgore simile a quello delle fasi pre-mestruali.
In seguito, anche con grossi aumenti di volume in breve periodo, il turgore diverrà mano a mano amplificato.
Curate la cute del vostro seno in queste fasi con creme delicate e specifiche, così nel post-gravidanza, anche durante l’allattamento, per consentire allo stesso un graduale ritorno alla normalità senza perdite eccessive di tono.