olio di palma

Ecco il motivo per cui l’olio di palma fa male al nostro organismo

L’olio di palma è un prodotto utilizzato nell’industria alimentare e cosmetica, ultimamente al centro di importanti dibattiti, che lo accusano di insalubrità. L’olio di palma si ottiene dalla spremitura dei frutti delle palme da olio, che crescono in zone umide del mondo, soprattutto in Indonesia, America Latina e certi fazzoletti di terra africana. Uno dei quesiti che ci si pone rispetto la produzione e l’impiego di olio di palma è di origine etica ed ecologica: per soddisfare il fabbisogno industriale di questo ingrediente, purtroppo, si stanno deforestizzando importanti polmoni mondiali. Le palme da olio, una volta numerosi e rigogliosi alberi a crescita spontanea, stanno subendo una decimazione importante ed un calo di qualità, proprio a causa dello sfruttamento da parte dei paesi industrializzati. Questo è già un problema sul quale sarebbe il caso di dimostrare sensibilità ma non è l’unico: diversi studi medici, effettuati da commissioni di nutrizionisti ed esperti di alimentazione, hanno confermato che l’olio di palma non è un ingrediente sano e genuino da utilizzare nei nostri alimenti. Nonostante questo, quest’olio è presente nella maggior parte dei prodotti che si acquistano normalmente: nei prodotti da forno, nei dolciumi, nelle merendine, nelle torte confezionate, in alcuni gelati, in molti pasti precotti. Al momento della spremitura, l’olio di palma è rosso e molto denso, in quanto è un composto estremamente grasso. La sua caratteristica, che è anche una delle cause della sua pericolosità, è che, ossidandosi, assume una forma quasi solida. L’olio di palma è un prodotto di scarsa qualità, dal punto di vista nutrizionale, quindi è anche particolarmente economico. Inoltre è molto resistente, non irrancidisce, non si deteriora e questo fa sì che le industrie lo utilizzino volentieri, dato che permette loro di ridurre drasticamente i costi di produzione e gli sprechi. In effetti, per un’azienda che produce prodotti da forno, un conto è acquistare grandi quantitativi di olio evo, prodotto di eccellente qualità ma che costa molto e va buttato dopo qualche tempo ed un altro conto è rifornire il magazzino di olio di palma a prezzo minimo e utilizzarlo fino all’ultima goccia, perché non va a male. Un altro problema riguardante l’olio di palma è che non può essere utilizzato al naturale, a causa del suo odore piuttosto sgradevole ed del suo colore, che rovinerebbe l’aspetto dei cibi. Per questo motivo, prima di essere usato, deve subire una serie di processi chimici, anche ad elevatissime temperature, per essere disinfettato, decolorato e deodorato. È risaputo che i prodotti alimentari ad alto indice di grassi insaturi, se portati a temperature molto alte, producono sostanze molto dannose per la salute. Uno dei dubbi che i consumatori manifestano riguardo l’insalubrità dell’olio di palma è proprio questo: che possa essere tossico. La risposta è che, proprio a causa di questo trattamento a calore, che agglomera il profilo lipidico dell’olio di palma, un lieve grado di tossicità esiste. Questo fattore non comporta danni immediati sulla salute ma, a lungo termine, può contribuire ad aumentare il rischio di sviluppare alcuni cancri, soprattutto se si esagera ed abusa nel suo consumo. L’olio di palma, in ogni caso, a prescindere dalla potenzialità cancerogena, che non è ancora stata percentualizzata con esattezza, è un alimento poco sano, oggettivamente, sulla base delle sue qualità nutritive. È composto per più del 50% da grassi insaturi e non idrosolubili, ossia che non si sciolgono nei liquidi e, nella fattispecie, nel sangue. Questo è molto pericoloso perché, per dirla semplicemente, è come mangiare colesterolo puro. Il colesterolo altro non è che il residuo lipidico che l’organismo non riesce ad utilizzare come fonte energetica e che, accumulandosi nelle vene e nelle arterie, sedimenta e forma delle placche solide. L’olio di palma, essendo costituito da grassi impossibili da sciogliere, circola nel sangue praticamente in forma già semi-solida, aumentando a dismisura il rischio di creare placche di colesterolo che, a lungo andare, possono diventare trombi od ostruzioni di una vena o un’arteria, provocando infarti, ictus, trombosi o problemi circolatori minori. Eliminare prodotti contenenti olio di palma dalla propria alimentazione, a scopo sperimentale, per un certo periodo di tempo, comporta un’immediata diminuzione del colesterolo HDL, ossia quello pericoloso per la salute. Inoltre, l’olio di palma, è molto calorico e viene usato in quantità massicce, in quanto funge da stabilizzante ed agglomerante. Serve, in realtà, a rendere omogeneo e buono l’impasto dei prodotti da forno, esattamente come farebbero l’olio o il burro che, però, sono ingredienti di ottima qualità ed alto costo. I cibi contenenti olio di palma sono molto più calorici e presentano un quantitativo di grassi superiore a quelli di stessa tipologia realizzati con un altro tipo di ingrediente grasso, per esempio olio di cocco, d’oliva, di semi, strutto, burro o margarina. Sono assolutamente controindicati, quindi, per persone obese o sovrappeso che devono controllare l’ago della bilancia per questioni di salute. Altresì, i cibi con olio di palma, sarebbero da evitare per i bambini ed i ragazzi che tendono ad aumentare facilmente di peso, in quanto regalano loro moltissime calorie vuote, a scapito di un buon profilo nutrizionale addizionato di grassi buoni, che non vanno eliminati dalle diete dei ragazzini, nemmeno se devono perdere peso. L’olio di palma sarebbe da bandire anche dalle tavole dei diabetici, in quanto è un ingrediente che sovrastimola gli ormoni, ad esempio quelli tiroidei, i surrenali ed anche l’insulina, per costringere il corpo a metabolizzare un così ricco quantitativo di grassi insaturi. Inoltre è altamente controindicato per tutte le persone che soffrono di problemi circolatori, cardiovascolari, pressione alta, vene varicose, trombosi o che devono curare l’alimentazione a seguito di un accidente cardiovascolare come un infarto o un ictus. Questo perché, essendo potenzialmente ostruttivo per vene ed arterie, peggiorerebbe la salute cardiocircolatoria e, di conseguenza, la patologia. Un’attenzione particolare dovrebbero averla, nei confronti dell’olio di palma, anche le persone che soffrono di alta densità sanguigna: un prodotto come l’olio di palma, di scarsa solubilità, diventa ancora più pericoloso ed aggregante per chi ha già il sangue poco fluido