Pizza fatta in casa

pizza fatta in casa

Ingredienti di 4 pizze:

  • 700 g di farina di tipo 00
  • 1,2 g di lievito di birra
  • Sale
  • 400 cl Acqua
  • 1 kg di passata di pomodoro densa
  • 3 mozzarelle
  • 4 foglie di basilico

TEMPO: 50 MINUTI

COTTURA: FORNO

DIFFICOLTA’: FACILE


PASSO PER PASSO:


1)La lavorazione della pizza fatta in casa

Inizialmente dovete far sciogliere il lievito nell’acqua.

E’ preferibile che l’acqua sia leggermente tiepida.

Versate l’acqua con il lievito in una scodella e aggiungete gradualmente la farina.

Dovete secernere la farina prima dell’uso.

Alla fine aggiungete il sale.

Cominciate a mescolare con le mani fino a quando non otterrete una consistenza dell’impasto sufficientemente corposa.

Dovete lavorare la pasta almeno 10 minuti.

Una volta mescolati gli ingredienti in questo modo continuate la lavorazione su una superficie liscia di legno.

Lavorate l’impasto con un movimento circolare e con entrambi le mani per altri 10 minuti.

La consistenza giusta dell’impasto deve essere di tipo elastico ma morbido: tirandolo non deve attaccarsi alle mani.

2)La lievitazione della pizza fatta in casa

A questo punto dovete dare all’impasto una forma tondeggiante e riporlo nella ciotola per la lievitazione.

Dovete coprire l’impasto con un canovaccio e lasciarlo riposare per almeno 2 ore lontano dalle correnti d’aria.

La temperatura ideale per la lievitazione è fissata intorno ai 30 gradi.

3)Stendere la pizza fatta in casa

Dovete dividere l’impasto in 4 palline .

Per stendere la pizza prendete una singola pallina e aiutandovi con la farina, appiattitela con le dita delle mani a partire dal centro per poi spostare il movimento verso i bordi.

Fate questo per tutte e 4 le palline fino a quando non otterete la classica forma di disco da guarnire.
Potete adesso decidere come guarnire le pizze.

Pizza margherita

Se decidete di fare 2 pizze margherite gli ingredienti che vi servono sono:

-1kg passata di pomodoro densa

– 3/4 mozzarelle mozzarella per pizza

– 2 o 3 foglie di basilico per pizza

– olio, sale per condire la passata di pomodoro

Gli ingredienti devono essere di buona qualità.

Sulla pizza stesa  dovete cospargere la passata di pomodoro precedentemente condita con olio e sale.

Aggiungete le mozzarelle tagliate a tocchetti e guarnite con le foglie di basilico.

Pizza tonno e cipolla

Se decidete di fare 2 pizze tonno e cipolla gli ingredienti che vi servono sono:

-1kg passata di pomodoro densa


-3/4 mozzarelle mozzarella per pizza


-250 gr di tonno sott’olio sgocciolato per pizza


-6 cipolle rosse di Tropea


Fate soffriggere le cipolle tagliate a rondelli in un filo d’olio e unite il tonno.


Guarnite la pizza da cuocere nel seguente ordine:


-pomodoro


-tonno cipolla soffritti


-mozzarella tagliata a tocchetti

Cottura della pizza fatta in casa

Le pizze devono cuocere abbastanza velocemente.

Se usate un forno elettrico la temperatura va impostata a 250° e il tempo di cottura è di circa 20 minuti.

Se usate un forno a gas fate preriscaldare il forno ad una temperatura alta per almeno 15 minuti.

Solo dopo aggiungete le pizze da cuocere portando la temperatura a 250 gradi per circa 15 minuti.

Posizionate la pizza in alto.

Eliminare tossine, perdere Kg, e mangiare sano con la dieta del finocchio

dieta del finocchio

La dieta del finocchio aiuta a perdere peso velocemente oltre che beneficiare delle sue proprietà depurative per l’organismo, grazie alle quali sgonfiarsi ed eliminare le tossine in eccesso.

Vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in numerose difficoltà per riuscire a raggiungere il peso forma ideale. Raggiungere questo obiettivo a volte non è affatto semplice a causa di vari fattori: nella maggior parte dei casi a rendere il tutto più difficile è proprio la ritenzione idrica che è causata da un accumulo di zuccheri e sale, nonché da una cattiva idratazione. In realtà eliminare i liquidi in eccesso e contrastare la fastidiosa sensazione di gonfiore è più facile di quanto si pensi: potrete optare per un vero e proprio rimedio detox e seguire una dieta a base di finocchio per due sole settimane. Questa verdura è in grado di garantire dei preziosi effetti drenanti che aiutano a depurare l’organismo e allo stesso tempo favoriscono il processo digestivo, permettendo quindi di ottenere una pancia piatta grazie all’eliminazione di scorie e tossine. A questo punto non resta che scoprire come funziona la dieta del finocchio e quali sono i suoi benefici per la salute.

La prima cosa che dovrete fare per favorire un efficace effetto drenante è bere tanta acqua, almeno due litri al giorno e preferibilmente lontano dai pasti poiché assumere questa buona abitudine favorirà l’eliminazione delle tossine.
Se proprio non riuscite a resistere ad un attacco di fame il finocchio può rivelarsi un perfetto alleato: basterà consumarne uno spicchio crudo e masticarlo lentamente per favorire il senso di sazietà senza eccedere con l’assunzione di calorie. Inoltre il finocchio, se consumato regolarmente, grazie alle sue proprietà nutritive renderà la pelle più idratata e luminosa.
Durante questo regime alimentare è importante bere la tisana al finocchio sia nelle prime fasi della dieta che nelle due settimane successive, in questo modo favorirete al meglio l’attività depurativa, eliminando scorie e tossine fino a ridurre i gonfiori addominali e i liquidi in eccesso. Potrete rivolgervi al vostro erborista di fiducia che vi preparerà questo perfetto elisir a base di estratti di finocchio, timo, anice verde, angelica e radice di liquirizia.
La colazione della dieta del finocchio è molto semplice e può essere composta da una tazza di caffè d’orzo senza zucchero o a cui poter aggiungere un dolcificante e una tazza di 200 ml di latte nella quale versare dei cornflakes (non più di 30 g).
Seguire la dieta del finocchio non significa patire la fame, al contrario gli spuntini sono ammessi poiché aiutano ad attivare il metabolismo in modo tale da non arrivare troppo affamati al momento dei pasti.

Pertanto si possono fare due spuntini al giorno, uno la mattina e uno il pomeriggio: a metà mattinata potrete optare per dello yogurt magro alla frutta mentre per merenda è consigliabile preparare un buon centrifugato di finocchio che vi garantirà un vero e proprio effetto disintossicante e depurativo. Per beneficiare al meglio delle proprietà depurative e perdere i chili in eccesso non è necessario digiunare quando si avverte l’appetito, l’importante è tenere sotto controllo le dosi degli alimenti che introdurrete nella vostra dieta.
Per quanto riguarda il pranzo della dieta del finocchio, questo pasto consiste in 50 g di pasta (o riso) che possono essere abbinati a condimenti leggeri come verdura e sugo; per secondo potrete optare per 60 g di bresaola o pollo (150 g) da abbinare a 20 g di grana in scaglie per il condimento dell’insalata. In alternativa è possibile scegliere del pesce magro (200 g), sempre abbinato ad un contorno di verdura, specialmente finocchi. Quest’ultimi possono essere preparati in vari modi, purché non si esageri con i condimenti.
Durante la dieta del finocchio a cena avrete a disposizione una vasta scelta: potrete optare per del pesce o carne bianca, oppure per delle zuppe con una frittata di verdure. L’importante è prediligere un’abbondante quantità di verdure a cui aggiungere della carne o dei formaggi. Infine a giorni alterni è consigliabile mangiare un buon frutto, preferibilmente una mela o un mandarino.

Come preparare una grigliata di pesce perfetta

grigliata di pesce

Grigliata di pesce
La grigliata di pesce è una tecnica di cottura alternativa particolarmente adatta per esaltare il gusto del pesce. In questo tutorial ti indicherò le varietà di pesci migliori per la grigliata e il procedimento da seguire per un risultato sorprendente.

Quale pesce scegliere
Se hai intenzione di organizzare una grigliata di pesce ti consiglio di acquistare pesci come il salmone, lo sgombro, a coda di rospo, l’orata, il branzino, la trota salmonata, il pesce spada, il tonno, i gamberi, la seppia e i calamari. In particolare tutte le specie di pesce grasso o semigrasso si prestano perfettamente per la cottura alla griglia in quanto il loro grasso contribuisce a mantenere la carne del pesce tenera e saporita.

Marinatura del pesce
Per una perfetta grigliata di pesce pulisci approfonditamente il pesce, asciugalo e marinalo per circa 30 minuti in un’emulsione composta da olio, sale, prezzemolo, aglio e qualche goccia di limone e metti a riposare in frigorifero coprendo con una pellicola per alimenti il vassoio. Questa semplice marinatura ti permetterà di rendere il pesce estremamente saporito. Se hai deciso una grigliata di pesce a base di crostacei evita di marinarli in quanto gamberi, gamberoni e scampi danno il meglio di sé gustati al naturale.

Come cuocere il pesce alla griglia

Per una cottura ottimale del pesce alla griglia devi riscaldare bene la griglia e cuocere a fuoco moderato per pochi minuti. In genere il pesce richiede una cottura breve, anche se i minuti di cottura variano in base alla grandezza e allo spessore. Un trucchetto che puoi utilizzare per scoprire se il pesce è cotto consiste nell’inserire la punta del coltello e verificare se la carne si stacca dalla lisca. Per una buonissima grigliata di pesce ricordati di non cuocerlo a lungo in quanto il pesce è un alimento molto delicato che tende a seccarsi rapidamente. Per capire quando passare alla cottura dell’altro lato controlla i segni della grigliatura sul pesce, non appena questi sono ben visibili il pesce è pronto per essere girato.

Indicazioni per la cottura 

Quando la griglia sarà ben calda strofinala con un panno unto, questo ti aiuterà a non far attaccare il pesce alla griglia. Inizia a cuocere il pesce dalla parte del filetto sinistro, per tutte le varietà tondeggianti, o dal lato in cui la pelle si presenta più chiara, per i pesci piatti. Dopo un paio di minuti, con l’aiuto di una spatola, gira il pesce facendo attenzione a non romperlo, e fallo cuocere per qualche altro minuto anche dall’altro lato. Impiatta, aggiungi sale e un’emulsione fatta con olio, prezzemolo tritato e limone. Per rendere il piatto ancora più accattivante puoi servire il pesce su un letto d’insalata e qualche fettina di limone sui bordi del piatto. Se vuoi cuocere fette di tonno, salmone o pesce spada scegli fette con uno spessore minimo di quattro-cinque centimetri. Un consiglio che mi è stato dato da un vero professionista della cottura alla griglia del pesce per gustare fette di pesce tenere e cotte al punto giusto. Non ti resta che metterti al lavoro e preparare un’ottima grigliata di pesce.

Ansia: come riconoscerla, cause e rimedi naturali

ansia

L’ansia e le sue cause
Negli ultimi anni l’ansia è uno dei disturbi più frequenti nella nostra società, ma da cosa deriva? Perché sta diventando un male così diffuso?
Per capire quali sono le cause scatenanti del diffondersi di questo problema è possibile osservare quali sono le differenza tra gli attuali stili di vita e quelli del passato.
La qualità della vita presente è probabilmente la più alta che si sia raggiunta da un punto di vista sociale.
Non mancano di certo gli oistacoli, ma le opportunità a disposizione sono davvero innumerevoli.
Grazie al web si sono accorciate le distanze, viaggiare è molto più semplice ed economico e anche il lavoro è stato reso meno faticoso da un punto di vista materiale, ma paradossalmente questa vita più facile provoca stati d’animo di paura e preoccupazione, perchè se è vero che molte cose sono più semplici dall’altro sono aumentate in maniera sproporzionata le aspettative che si nutrono per sé e per la propria vita.
Non sempre infatti le persone riescono a tenere i ritmi imposti dalla nostra società e se ci riescono questo avviene spesso con grande stess psichico.
Essere sempre raggiungibili può dare sicurezza, ma può anche farvi sentire perennemente controllati.
In ogni momento potete ricevere la chiamata di genitori, figli, colleghi, datori di lavoro, amici clienti e così via.
Staccare la spina è sempre più difficile e tenere il passo per rispondere a tutte le aspettative personali e sociali può far avvertire sensazioni di inadeguatezza e paura di non farcela.

Quali sono i sintomi che devono destare preoccupazione.
La prima cosa da capire è che l’ansia non sempre è un male. Al pari di altri sentimenti come la rabbia o la tristezza vi segnala che qualcosa ha bisogno di attenzione.
Avrete sicuramente sperimentato questo tipo di sensazione in accezione positiva. Capita spesso agli studenti che, proprio grazie alla paura di non farcela, riescono a dare il meglio di sè a pochi giorni degli esami o ai lavoratori che, prossimi ad una consegna, riescono a far emergere energie inaspettate.
Quando vi sentite sotto pressione perché c’è un valido motivo potete usare questa sensazione per rendere al meglio.
Dovete invece correre ai ripari se l’ansia:
– è immotivata,
– smisurata rispetto a quello che bisognerà affrontare,
– impedisce di svolgere le normali azioni della vita quotidiana.
I campanelli di allarme di questi tipi di situazioni a volte sono molto palesi.
Ci sono persone che vengono colte da veri e propri attacchi di panico. Altre riescono a controllarsi e a non mostrare segni pubblici di ansia, ma non è detto che non vivano una patologia invalidante.
Dovete preoccuparvi se la paura che le cose vadano male vi impedisce di agire anche per le attività più banali come un’uscita con gli amici o accettare una mansione lavorativa alla vostra portata.
Occorre ricordare che può trattarsi di una vera e propria patologia. Non siete obbligati a far sapere a tutti che ne soffrite, ma è fondamentale che lo ammettiate a voi stessi per poter chiedere aiuto.

Quali sono i rimedi più efficaci.
Il rimedio più efficace dipende anche dalla gravità del problema.
Una leggera ansia può addirittura essere produttiva, quando invece questo sentimento degenera in patologia è necessario rivolgersi al personale competente per farsi aiutare.
Chi vive forme più lievi di ansia può adottare semplici accorgimenti che possono aiutare a star meglio e risolvere del tutto il problema:
1 – Abituarsi a vivere nel presente. Troppo spesso ci si lascia prendere dalla preoccupazione per eventi lontani nel tempo e per i quali oggi non si può fare nulla. Questo atteggiamento non produce risultati, bisogna quindi spostare l’attenzione solo su ciò che è importante o per cui si può agire ora.
2 – Imparare a staccare la spina. Evitate di essere sempre raggiungibili. Fissate degli orari in cui spegnerete il telefono e vi dedicherete solo a voi stessi.
3 – Evitate la competizione con gli altri. Oggi le opportunità sono davvero troppe e non basta una sola vita per coglierle. Voler fare tutto ciò che fanno gli altri genererà solo frustrazione. Focalizzate l’attenzione solo su ciò che è importante per voi.
Se questi rimedi non dovessero bastare chiedete aiuto ad uno specialista e non lasciate che l’ansia rovini la vostra vita.

Aloe vera: proprietà e benefici di questa antichissima pianta

aloe vera

Una pianta antichissima dalle eccezionali virtù terapeutiche, per le quali oggi è usata in campo medico, cosmetico e fitoterapico: scopriamo insieme le straordinarie proprietà dell’aloe vera.

Cos’è l’aloe vera?
L’aloe vera, il cui nome completo è Aloe Barbadensis Miller, è una delle numerose varietà dell’Aloe, una pianta succulenta famosa per le sue numerose proprietà benefiche. Tale pianta grassa si presenta con spesse foglie verdi dai margini seghettati, al cui interno è racchiusa una polpa carnosa dai mille utilizzi. Presumibilmente originaria dell’Africa, dove è conosciuta anche come “giglio del deserto”, la pianta di aloe è diffusa quasi in tutto il mondo, soprattutto nelle zone costiere dai climi caldi. Le proprietà sono conosciute agli uomini da millenni e proprio per questo è stata utilizzata per gli scopi più disparati. Ad esempio, sapete che gli antichi egiziani (per i quali era considerata “la pianta dell’immortalità”) la usavano come purgante ma anche nel processo di imbalsamazione? Gli assiri, invece, erano soliti berne il succo come rimedio ai disturbi digestivi, i maya l’assumevano per alleviare il mal di testa mentre i romani la sfruttavano per risolvere problemi di stomaco e della pelle. Gli effetti benefici dell’aloe vera sono dovuti agli oltre 160 principi attivi contenuti nella polpa della pianta. Da questa si può ottenere un succo da bere, o un gel a uso esterno.

Succo di aloe vera: proprietà
Il succo è molto ricco di sali minerali, vitamine (soprattutto E, C e alcune del gruppo B), antiossidanti e amminoacidi. Tutte queste sostanze conferiscono al succo di aloe vera proprietà eccezionali, utili nel trattamento di numerosi sintomi e disturbi. Gli utilizzi più diffusi del succo di aloe vera riguardano indubbiamente le problematiche dell’apparato digerente come gastrite, ulcere, cattiva digestione, colite e stipsi. L’aloe vera, infatti, è particolarmente indicata per chi soffre di stitichezza a causa della sua azione lassativa. Inoltre, ha anche un importante effetto depurativo che consente di ripulire l’organismo dalle tossine accumulate. Oltre a questi utilizzi il succo di aloe vera funziona come gastroprotettivo naturale, diminuisce la produzione di acidi gastrici, evita la proliferazione dei batteri dannosi, stimola l’attività pancreatica e regola i livelli di insulina. Il succo di aloe vera vanta anche proprietà immunizzanti, energizzanti, ricostituenti, antidolorifiche e antibatteriche. Alcuni studi hanno inoltre evidenziato l’efficacia dell’aloe vera nella prevenzione di alcuni tipi di tumore, mentre nel caso di chemioterapia aiuta a ridurre gli effetti collaterali. Infine, le proprietà antibatteriche e antivirali del succo di aloe, lo rendono adatto al trattamento di infezioni batteriche, virali e da funghi, infatti è molto usata per combattere la candida albicans.

Gel di aloe vera: proprietà
Il gel viene usato esternamente per prendersi cura della pelle e dei capelli. Essendo ricco di collagene e vitamina C, i benefici principali del gel di aloe vera riguardano soprattutto l’idratazione e la rigenerazione dei tessuti. Il gel di aloe, inoltre, ha proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche, quindi è particolarmente consigliato a chi soffre di dermatiti, psoriasi, eritemi, irritazioni, acne e altri disturbi dermatologici. Le proprietà lenitive, antibatteriche e cicatrizzanti lo rendono adatto all’applicazione su ferite e abrasioni, nonchè sulle punture d’insetti dalle quali dona immediato sollievo. Il fatto di essere un potente antibatterico naturale, inoltre, lo rende un ottimo ingrediente per detergenti intimi e prodotti per l’igiene orale (dentifrici e colluttori). Oggi, il gel d’aloe vera si trova in una gran varietà di prodotti cosmetici: creme per il viso e per il corpo, maschere per la pelle, scrub esfolianti, gel da massaggio (perfetti per alleviare dolori muscolari e osteoarticolari), creme idratanti post barba e depilazione. Se utilizzato sui capelli, inoltre, il gel di aloe vera aiuta a combattere la forfora e dona morbidezza e luminosità.

Dieta Ipoglicemica: dimagrire e regolare gli zuccheri nel sangue

dieta ipoglicemica

La dieta ipoglicemica è un regime alimentare che si basa prevalentemente sul consumo di cibi che contribuiscono alla regolazione degli zuccheri nel sangue. Può risultare utile in presenza di malattie, come ad esempio il diabete, che possono alterare l’indice glicemico e compromettere la salute dell’individuo.

Dieta ipoglicemica: cos’è e per chi è indicata

La dieta ipoglicemica è stata studiata per coloro che soffrono di disfunzioni glicemiche che causano un incremento di zuccheri nell’organismo. La glicemia, infatti, fa riferimento alla presenza di glucosio nel sangue. Quando è troppo alta, può causare spiacevoli sintomi come secchezza delle mucose, dolori addominali, sete continua e stati ansiosi. Se protratta nel tempo, l’iperglicemia può compromettere in maniera grave la salute di reni e arterie e, in casi estremi, condurre alla Chetoacidosi Diabetica potenzialmente fatale per l’individuo. Per questo motivo, risulta molto importante adottare un regime dietetico in grado di mantenere l’equilibrio glicemico. La dieta ipoglicemica, conosciuta anche come dieta Montignac, prevede un regime alimentare finalizzato a ridurre la presenza di zuccheri nel sangue e a favorire la perdita di adipe in eccesso. Può essere applicata sia da chi soffre di diabete e altre malattie glicemiche sia da soggetti sani che desiderano adottare uno stile di vita più salutare.

Dieta ipoglicemica: esempi e cosa mangiare

La dieta ipoglicemica si basa sul consumo quotidiano di alimenti in grado di regolare la concentrazione di zuccheri nel sangue e sulla riduzione di quelli ad alto contenuto glicemico. I cibi indicati sono soprattutto gli ortaggi, come la cipolla, l’aglio e i carciofi, e la frutta, come ad esempio le mele, che grazie al loro alto contenuto di fibre solubili, interferiscono con la glicemia ripristinandone l’equilibrio. Anche alcuni latticini a base di latte di capra possono contribuire a ridurre la presenza di zuccheri nell’organismo. Ecco un esempio di menù della dieta ipoglicemica:

Colazione:

A scelta tra:

– Un bicchiere di latte di mandorla
– Un vasetto di yogurt parzialmente scremato
– Una porzione di cereali e frutta fresca

Pranzo:

A scelta tra:

– Pesce cotto al vapore o lesso
– Contorno di rucola e melanzane
– Insalata di pomodori e lattuga
– Un vasetto di yogurt magro
– Una porzione di formaggio di capra

Cena:

A scelta tra:

– Prosciutto crudo
– Spinaci lessi
– Minestra di verdure e ortaggi
– Verdure grigliate

La glicemia alta può portare a gravi scompensi nell’organismo e a conseguenze potenzialmente fatali, per questo motivo vanno evitati gli alimenti che possono aumentare l’indice glicemico. Tra i cibi vietati abbiamo:

– Dolci ad alto contenuto di zuccheri
– Miele
– Gelato
– Alcolici
– Pizza
– Confetture e creme
– Cibi confezionati

I benefici della dieta ipoglicemica

La dieta Montignac prevede l’adozione di uno stile alimentare salutare e a basso contenuto di zuccheri. Se applicata con costanza e rigore, nel tempo può produrre notevoli benefici per la salute di soggetti sani e diabetici. Ecco i principali benefici della dieta ipoglicemica:

– Regolazione glicemica: il consumo di pasti a base di cibi ipoglicemici contribuisce a mantenere bassi i livelli di zucchero in circolo nel sangue. Ciò determina di conseguenza una riduzione dei sintomi associati all’iperglicemia, migliorando lo stato di salute e benessere generale dell’individuo;

– Dimagrimento salutare: corretti livelli di glicemia nel sangue aiutano a mantenere il giusto peso corporeo e combattono l’accumulo di adipe in accesso. Studi hanno dimostrato che questo regime dietetico può favorire la perdita di grasso in soggetti in sovrappeso e il raggiungimento di un peso ottimale e costante nel tempo;

– Riduzione dei rischi associati al diabete: i pazienti diabetici soffrono di gravi scompensi insulinici che, se non trattati adeguatamente, possono provocare un pericoloso innalzamento della glicemia che può mettere a repentaglio la loro sopravvivenza. La dieta, associata alla terapia farmacologia, migliora gli effetti del trattamento e riduce i rischi associati alla malattia.

La dieta ipoglicemica può essere un valido alleato per la salute di uomini e donne, tuttavia per poterne apprezzare tutti i benefici può essere utile seguirla sotto controllo del medico e farsi consigliare il regime alimentare più adatto al proprio stile di vita.

Come preparare una grigliata di carne perfetta

grigliata di carne

Come fare una perfetta grigliata di carne
Tutti attendono l’arrivo delle vacanze per potersi concedere una squisita cena all’aria aperta a base di carne alla griglia.
Con questa guida t’illustrerò passo dopo passo come fare per preparare un’ottima grigliata di carne.

Migliori tagli per una grigliata di carne
Per la cottura alla griglia puoi scegliere sia carne bianca che carne rossa, ricordandoti di togliere dal fuoco le carni bianche appena cotte e le carni rosse al sangue. Le migliori carni per questa tipologia di cottura sono le salsicce, le cotolette di maiale, gli spiedini di suino, la pancetta e le fette di arrosto.

Passaggi fondamentali per un’ottima grigliata di carne
La prima cosa che devi fare è ungere un panno e passarlo con un panno sulla graticola. Questo passaggio ti aiuterà a non far attaccare la carne sulla griglia.
Prepara un’emulsione con olio extra vergine d’oliva e sale con cui ungere la carne da cuocere e posizionata sulla graticola ben calda. Dopo un paio di minuti gira la carne di 90° per ottenere il classico effetto grigliato sulla fetta di carne. Attendi qualche minuto e, con una pinza per griglia, gira la carne anche dall’altro lato seguendo lo stesso procedimento. Impiatta e condisci a piacere.

Cottura della carne alla griglia
Per una perfetta grigliata di carne è fondamentale non cuocere eccessivamente la carne in quanto indipendentemente dal taglio scelto una cottura prolungata rende la carne secca e stepposa.
La cottura dipende dallo spessore della fetta da cuocere e dalla tipologia di carne scelta. Se hai deciso di cuocere una fetta di bistecca o carni grasse come la pancetta mantieni un fuoco moderato per permettere al calore di penetrare a fondo e di cuocere anche il cuore della carne al punto giusto, mentre se vuoi cuocere carni sottili tieni viva la fiamma per garantire una cottura ottimale.

Grigliata di carne: difficoltà di cottura
Quando si decide di fare una grigliata di carne la principale problematica che ci si ritrova ad affrontare riguarda la difficoltà di trovare il giusto grado di calore per cuocere i diversi tagli di carne al punto giusto. Per ovviare a questo problema puoi dotarti di un termometro per alimenti e verificare la cottura della carne che, nel suo cuore, deve raggiungere una temperatura di 50°-60°. Se non hai un termometro per alimenti ti basta controllare la fetta di carne e girarla non appena noti la formazione di piccole goccioline in superficie. Non tagliare mai la carne al centro per verificare se è cotta in quanto in questo modo si perde tutto il suo sugo e risulterà secca al taglio e al palato.

Trucchi per una perfetta grigliata di carne
Se vuoi gustare una fetta di carne cotta al punto giusto, succosa e saporita ricordati di non eliminare tutto il grasso dalla carne prima della cottura. A contatto con la griglia il grasso pian piano inizierà a sciogliersi riuscendo a mantenere la carne tenera. Per cuocere alla perfezione le salsicce sulla griglia puoi aprirle in due metà o bucherellarle più volte con una forchetta su tutti i lati per permettere al grasso di fuoriuscire durante la cottura.

Arancini di riso

arancini di riso

INGREDIENTI:

  • 500 g di riso nano
  • 2 cipolle
  • 10 cl di vino bianco
  • 3 uova
  • Pane grattugiato
  • Olio extra vergine di oliva
  • Burro
  • Zafferano
  • Sale
  • Pepe
  • 80 di di ragu’ di carne
  • 100 g di mozzarella
  • 100 g di prosciutto

TEMPO: 40 MINUTI

COTTURA: PADELLA

DIFFICOLTA’: MEDIA


PASSO PER PASSO:


1)Per preparare il ragù i carne, devi soffriggere 1 carota 1 cipolla, aggiungere carne macinata o se preferisci pancetta o salumi appena le cipolle diventano dorate.

2)Quando la carne è cotta aggiungi la passata di pomodoro e lascia cuocere per 30 minuti. Lascia riposare quanto più possibile.

3)Fai soffriggere in un’altra pentola burro con cipolla fino a quando diventano dorate. Aggiungere il riso e mescolare con il vino bianco, unire lo zafferano e amalgama il tutto fino a ottenere un colore giallo. Lascia tostare il riso e segui la cottura. Al termine della cottura (15 – 20 min) aggiungere il burro e mescolare fino a far raffreddare il tutto. I tuoi arancini di riso sono quasi pronti, manca solo il ripieno.

4)Prendi il riso riempi il palmo e schiaccialo e farcisci l’interno con il ragù o con il ripieno che hai deciso; aggiungi la mozzarella o il formaggio a seconda dei tuoi gusti. Chiudere la palla di riso e passare negli albumi delle uova dopo aver preparato una ciotola, poi coprire l’arancino con pane grattugiato e friggi in olio abbondante. Una volta fritti, lascia raffreddare gli arancini di riso, e lascia asciugare l’olio e puoi servire in tavola. Se sei vegetariano puoi provvedere a fare un ripieno che non contenga carne o estratti.

 

 

Spaghetti con pesto pomodorini e gamberi

spaghetti con pesto pomodorini e gamberi

 

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di spaghetti
  • 500 g di gamberi
  • 250 g di pomodorini
  • Olio extra vergine di oliva
  • Aglio
  • Brandy
  • Sale
  • Basilico
  • 70 g di parmigiano
  • 70 g di pecorino
  • 15 g di pinoli

TEMPO: 20 MIN

COTTURA: PADELLA

DIFFICOLTA’: FACILE


PASSO PER PASSO:


1)Per preparare il pesto alla genovese pulisci le foglie di basilico e immergile in acqua, pulisci l’aglio e pestalo fino a ridurlo in piccolissime parti. Aggiungi l’aglio nel basilico e amalgama il tutto con un mortaio fino ad ottenere una crema. Non dimenticare di aggiungere anche il sale grosso. Schiaccia bene il basilico e mescola in senso orario. Aggiungi i pinoli e il formaggio sia pecorino che parmigiano e infine l’olio extravergine di oliva, continua a mescolare fino a quando la crema sarà del tutto amalgamata.

2)Pulire i gamberi dalla testa e dalle zampe e sgusciali, tagliali a tocchetti piccoli e immergili in una padella con olio per friggerli, sfumare con il brandy e aggiungere il sale. Intanto metti a bollire l’acqua per la pasta, i tuoi spaghetti con pesto pomodorini e gamberi sono quasi pronti. Aggiungere i pomodorini nei gamberi tagliati in piccole parti e lasciali riposare.

3)Scola gli spaghetti due minuti prima del tempo di cottura indicato sulla confezione e immergi il tutto nella padella con i gamberi e i pomodorini. Aggiungi un bicchiere d’acqua e dopo un minuto aggiungi anche la salsa al pesto e lascia cuocere per altri due minuti. Mescolare durante la cottura per lasciare amalgamare i sapori.

Gli spaghetti con pesto pomodorini e gamberi sono un piatto fresco e salutare ricco di proprietà nutritive come gli Omega 3, un piatto delizioso nato sulle coste liguri e che viene cucinato in tutto il mondo. Seguendo le nostre indicazioni potrai sentirti anche tu chef per una notte. Ti consigliamo di consumare la pasta appena cotta e di non congelarla. Nel caso volessi conservarla ricordati di riporla in frigo e di non far passare più di 2 giorni. Molto importante è comprare pomodorini freschi e soprattutto gamberi pescati in giornata.

Acne: una malattia della pelle che colpisce adulti e adolescenti

acne

L’acne è una malattia della pelle che può colpire adulti e adolescenti, creando disagio e insicurezza. La forma più comune provoca inestetismi principalmente sul viso, alterandone l’estetica e generando fastidio e imbarazzo. Nei casi più gravi, invece, può comparire anche su altre parti del corpo, come schiena, petto e collo. In questo articolo, spiegheremo cos’è l’acne e quali sono in rimedi più efficaci per combatterla.

Cos’è l’acne

L’acne è una malattia cronica della pelle che si determina a causa di un’infiammazione delle ghiandole sebacee, presenti vicino ai bulbi piliferi. Esse producono sebo, una sostanza con una consistenza oleosa che, se presente in quantità eccessive sulla pelle, può determinare la proliferazione dei batteri dell’acne e l’insorgenza di brufoli. L’acne può comparire durante il periodo adolescenziale, come esito degli sbalzi ormonali fisiologici, e risolversi spontaneamente con la crescita. Tuttavia, alcune forme possono permanere anche nella vita adulta, causando notevoli disagi in uomini e donne.

Quali sono le cause dell’acne

Le cause scatenanti dell’acne sono molteplici e riguardano sia fattori genetici sia ambientali. I principali includono:

– Farmaci: alcuni medicinali, come ad esempio quelli di tipo steroideo, possono provocare brufoli e inestetismi della pelle, quali punti neri, papule e pustole;

– Cosmetici e prodotti di make up: alcuni prodotti cosmetici possono contenere agenti comedogeni che ostruiscono i pori, determinando l’infiammazione delle ghiandole sebacee e l’insorgenza di sgradevoli foruncoli sulla cute;

– Fattori ereditari: i fattori genetici hanno un ruolo fondamentale nell’insorgenza dell’acne e possono tramandarsi all’interno della stessa famiglia, provocando forme più o meno gravi della malattia;

– Periodo mestruale e gravidanza: i cambiamenti ormonali nella donna, durante il ciclo mensile o in seguito ad una gravidanza, possono influenzare la produzione di sebo della pelle e favorire la comparsa di brufoli;

– Sudorazione eccessiva: alcune ricerche hanno dimostrato che la sudorazione eccessiva, dovuta al caldo e all’umidità, può determinare la fuoriuscita di puntine e foruncoli;

– Alimentazione: recenti studi scientifici hanno evidenziato una correlazione tra una dieta a base di alimenti ricchi di zucchero e il consumo eccessivo di latticini e l’insorgenza dell’acne.

Acne: i rimedi efficaci per combatterla

Esistono molti rimedi efficaci contro l’acne che possono favorirne la scomparsa e ripristinare il benessere e la bellezza della pelle. Quando la malattia insorge a causa di fattori ambientali legati allo stile di vita del soggetto può essere utile correggere alcune abitudini, riguardanti ad esempio l’alimentazione e le pratiche di igiene quotidiana della pelle, per determinare la guarigione. Tuttavia, nei casi più gravi, può essere necessario ricorrere all’utilizzo di farmaci. Tra questi abbiamo:

– Farmaci topici: creme e lozioni medicinali possono essere applicate direttamente sui brufoli, svolgendo un’azione antinfiammatoria e seboregolatrice, al fine di ripristinare il benessere della cute ed eliminare gli inestetismi associati alla malattia;

– Farmaci sistemici: i medicinali ad uso orale possono essere prescritti quando le creme risultano inefficaci. I più utilizzati riguardano: contraccettivi a base di estroprogestinico, impiegati per combattere i disturbi ormonali che possono provocare l’insogerza di brufoli sulla pelle, antibiotici, combattono i batteri che causano l’infiammazione della cute, e l’isotretinoina, si tratta di un potente farmaco che agisce su tutti i fattori scatenanti della malattia e viene somministrato solo nelle forme gravi poiché può provocare alcuni effetti collaterali come secchezza delle mucose e, raramente, danni al fegato.

Infine, esistono alcuni rimedi naturali contro l’acne che possono migliorare l’aspetto della pelle, facendola apparire più pulita e levigata. L’assunzione di alcune sostanze naturali come l’agnocasto e il tè verde possono aiutare a combattere gli squilibri ormonali durante il ciclo mestruale, favorendo una riduzione dei sintomi associati e degli inestetismi cutanei. L’olio di Melaleuca, conosciuto anche col nome di Tea Tree Oil, invece, può essere applicato localmente sui brufoli, determinandone la scomparsa nel giro di pochi giorni.