Arriva il Face Taping: il cerotto che mantiene giovane il nostro viso

Il viso è la parte del corpo che più di altre denota i segni del tempo, è su questa zona che compaiono le prime rughe di espressione, le zampe di galline e le rughe intorno alla bocca. Per mantenere giovane il vostro viso uno degli ultimi ritrovati è il Face Taping, un vero e proprio cerotto che promette di mantenere giovane il viso. Ecco come funziona.

Perché sul viso compaiono le rughe
Il viso è caratterizzato da pelle particolarmente sottile, inoltre questa zona è maggiormente esposta a diversi fattori ambientali che contribuiscono ad accelerare il processo di invecchiamento, ad esempio i raggi UV, ma anche l’inquinamento, freddo, caldo, umidità eccessivi. Per limitare l’insorgere delle rughe e correggere quelle già presenti una possibile soluzione è il Face Taping. Taping indica generalmente il nastro adesivo ed in effetti questo cerotto che spopola già nei paesi asiatici è un vero e proprio nastro adesivo il cui obiettivo è stimolare la muscolatura del volto in punti strategici e quindi tonificare. Vuoi sapere come funziona? Di sicuro si tratta di un metodo naturale e senza controindicazioni.

Come funzionano i cerotti Face Taping
Il cerotto è stato già utilizzato in passato per mantenere in allenamento zone del corpo come gambe e addome, tale uso ne è stato fatto in particolar modo dagli sportivi o da coloro che a seguito di infortuni o traumi avevano bisogno di mantenere in allenamento parti determinate del corpo.
Il Face Taping è utilizzato soprattutto in Corea del Sud dove è diventato una vera e propria moda e le ragazze lo indossano anche per uscire, andare a fare la spesa, al lavoro anche utilizzando colori sgargianti. Insomma è diventato una sorta di accessorio di moda. Questi cerotti si applicano su collo e volto, ma possono essere applicati anche su altre zone del corpo, come il glutei e il décolleté per evitare i cedimenti dovuti al tempo, è come se gli stessi mantenessero la zona trattata in movimento per tutto il tempo in cui sono applicati.
In Italia i cerotti sono arrivati durante il congresso di chirurgia estetica di Palermo, infatti in tale occasione tra gli stand sono state notate ragazzine asiatiche con pelle bianchissima e cerotti applicati sul volto. Ovviamente l’occasione era particolarmente ghiotta.

Quali sono i benefici del Face Taping?
I benefici di questo prodotto sono stati spiegati da Elmira, ideatrice del blog The Art of Face Toning e istruttrice di Yoga, secondo la donna è in grado di ridurre il doppio mento, di attenuare il gonfiore intorno agli occhi, consente quindi di ottenere uno sguardo più giovane grazie alla riduzione di borse e occhiaie. Inoltre corregge le rughe di espressione, ma soprattutto secondo Elmira sarebbe in grado anche di correggere difetti posturali dovuti al cattivo allineamento tra colonna vertebrale e testa. Naturalmente per avere effetti benefici è necessario che i cerotti sia no applicati in modo adeguato e quindi almeno per le prime volte è bene farsi aiutare da qualche esperto. Applicare il Face Taping vuol dire tendere la pelle in una determinata posizione e durante i movimenti naturali della giornata è come se i muscoli del volto fossero sotto sforzo e quindi allenati. I muscoli tonificati riescono a mantenere il volume del volto senza svuotarlo. Il cerotto affinché funzioni deve essere indossato per molte ore, questo è il motivo per il quale in Corea del Nord si vedono ragazze e signore girare incerottate. In fondo in questo Paese è del tutto naturale anche camminare per strada con i bendaggi post ritocco estetico. Secondo gli esperti tra non molto tempo anche in Italia si vedranno i primi effetti di questa che può essere considerata una vera e propria moda. Non resta che aspettare la commercializzazione e siamo sicuri che sarete in molte a voler provare.

Cicerchia: proprietà benefiche di questi legumi, ma attenzione agli effetti collaterali!

Legume antichissimo, sebbene pressoché dimenticato in tempi più recenti, la cicerchia (Lathyrus Sativus) ha incredibili proprietà benefiche per il vostro organismo, in particolare per cuore, muscoli, ossa e denti, essendo ricca di proteine ed estremamente energetica. Curiosamente, i più antichi ritrovamenti di questo legume che, se non lo avete mai visto, assomiglia a piccole fave dal contorno irregolare, si collocano in siti archeologici della Mesopotamia attorno all’8000 avanti Cristo. Tale legume, appartenente alla famiglia delle Fabacee, resiste infatti molto bene alla siccità e alle alte temperature, motivo per cui viene ancora coltivato nell’Italia centro meridionale, ma é soprattutto molto diffuso in Africa e Asia.

Tra i benefici di questo alimento, ricordate che é estremamente ricco di proteine (circa 30 grammi su 100 grammi di cicerchia), vitamine del gruppo B (B1, B2 e B3) e PP, poli-fenoli, calcio, ferro, fosforo e fibre alimentari (circa 4/7 grammi su 100). É invece povero di grassi (tra 0,5 e 2,5 grammi su 100) ed altamente energetico (135 kcal per 100 g), stimola memoria e tono muscolare, tanto da essere considerato un prodotto perfetto per studenti, anziani, persone in convalescenza o in caso di debolezza. La cicerchia apporta infatti grandi vantaggi alla memoria, favorisce la digestione e il metabolismo, abbassa il colesterolo e offre quindi numerosi benefici al sistema cardiovascolare. In tale prospettiva, essa rappresenta anche un valido supporto per tutti coloro tra di voi che scelgono un’alimentazione vegana, apportando tutti i nutrienti che non assumete scegliendo di non consumare carne e prodotti di origine animale. Questo legume é inoltre associato alla incredibile longevità di alcune popolazioni che ne consumano grandi quantità. Abbiamo nel nostro paese un esempio molto interessante di tale situazione: la cicerchia é attualmente coltivata su larga scala nella regione del Lazio, e la frazione di Campodimele ha suscitato un certo interesse, fino ad essere studiata addirittura dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sin dal 1985, in quanto la sua popolazione ha sfidato le leggi della natura presentando un numero significativo di casi di persone che hanno superato la durata media della vita. Tra le motivazioni di questa incredibile longevità, una dieta varia, abitudini sane, ma soprattutto il consumo di cicerchia, assunta prevalentemente con pasta rigorosamente fatta in casa, ricotta di capra, cipolle, aglio, e olio d’oliva prodotto localmente.

Perché dunque la fama di questo legume é andata scemando, soprattutto nello scorso secolo, fino a relegare la cicerchia ad un prodotto quasi di nicchia, sconosciuto ai più, e non certo presente con grande frequenza sulle vostre tavole? Purtroppo in tutta questa parabola discendente ha senz’altro contribuito la problematica legata alla tossina Latirina, presente in quantità elevate nella cicerchia, che, qualora consumata in modo eccessivo, porta al Latirismo, una sindrome neurotossica che sfocia in disturbi comportamentali e funzionali, paralisi spastica e irreversibile agli arti inferiori, e convulsioni. Ricorderete probabilmente il caso di Christopher McCandless, deceduto dopo aver consumato alcuni semi in Alaska, riportato nel meraviglioso film Into the Wild. Non occorre però farsi prendere dal panico. A parte qualche caso isolato come quello dello sfortunato McCandless, o alcuni casi di disturbi documentati in Asia (dove il consumo di cicerchia é tuttora piuttosto frequente), il latirismo é praticamente estinto al giorno d’oggi. Tale sindrome era diffusa nell’Ottocento ma é ormai scomparsa proprio a causa del consumo oggi esiguo di tale legume. Basta inoltre lasciare la cicerchia in ammollo tra 24 e 48 ore prima del suo consumo, per eliminare buona parte delle tossine e renderla innocua: vi consigliamo di sostituire l’acqua di ammollo almeno un paio di volte in questo lasso di tempo, buttandola infine e cambiandola con nuova acqua pulita per la cottura. Cuocetele per circa due ore in poca acqua salata, e avrete un legume eccezionale, dalle innumerevoli proprietà nutrizionali, perfetto per zuppe, paste, o insalate una volta raffreddato.

Depilazione inguine: come eseguirla in modo perfetto

Sentirsi in ordine in ogni occasione è molto importante proprio per questo sempre più persone scelgono la depilazione dell’inguine, in questo modo è possibile andare in spiaggia, in piscina, praticare nuoto o andare a un appuntamento all’ultimo minuto, senza l’imbarazzo di peli superflui. Si tratta però di una zona molto delicata, ecco perché è bene procedere con una certa cautela. Ecco come eseguire la depilazione inguine in modo perfetto.

Depilazione inguine: evitate rasoi e creme depilatorie
La prima cosa da capire è quale metodo utilizzare, sicuramente per il fai da te i metodi più semplici sono il rasoio o la crema depilatoria, ma entrambi da evitare. Con il rasoio possono esserci piccoli tagli che in una zona notoriamente piuttosto umida e facilmente soggetta ad infezioni, non è il metodo migliore. A questo occorre aggiungere che il risultato dal punto di vista estetico non è molto gradevole e allo stesso tempo non duraturo. Questo vuol dire dover spesso ripassare con la lametta con il rischio di irritare notevolmente la zona. Si passa ora alle creme depilatorie. Anche queste sono sconsigliate per le zone intime perché la loro composizione chimica che deve essere in grado di spezzare peli piuttosto ispidi non rispetta il ph di questa delicata zona. Un’alternativa è l’epilatore che in questa zona è particolarmente doloroso.

Depilazione inguine: perché scegliere la ceretta
Ora che sono stati esclusi i metodi per la depilazione dell’inguine che sarebbe preferibile evitare, si passa a quella che potrebbe essere considerata la tecnica più adatta. In genere il metodo da preferire è la ceretta, la stessa risulta maggiormente confortevole se viene eseguita da un’estetista, ma se siete brave, anche il fai da te può funzionare. La zona resta delicata quindi è bene adottare qualche accortezza, se è la prima volta il consiglio è di ridurre la lunghezze dei peli con delle forbicine, facendo attenzione a non procurarsi dei tagli. La pelle deve essere asciutta e in commercio sono presenti lozioni anti-sudore che aiutano a mantenere questa zona priva di umidità e sudore facilitando così la depilazione dell’inguine. Potete scegliere diverse tipologie di ceretta, quella a freddo può risultare più dolorosa perché lo strappo è più aggressivo. Un’alternativa è la ceretta brasialiana, cioè senza strisce. La particolarità è data dal fatto che questo tipo di cera si usa alla temperatura di 37°C- 38°C, quindi tiepida, alla stessa temperatura del corpo umano, inoltre ingloba il pelo permettendo uno strappo pulito, ma non si attacca alla pelle e di conseguenza è meno dolorosa. In commercio sono disponibili anche misture di cera che hanno ingredienti ad efficacia lenitiva. Il periodo migliore per la depilazione dell’inguine è appena dopo il ciclo perché si avverte meno dolore. Dopo la procedura è bene utilizzare una crema lenitiva e idratare in modo costante la zona.

Depilazione inguine: come depilare l’inguine
L’ultimo argomento da affrontare è la tipologia di depilazione dell’inguine. Se muovete i primi passi in questo settore è bene provare con la depilazione classica. Questa prevede di depilare il minimo indispensabile per non avere peli che fuoriescano dalla biancheria intima. Per chi vuole avere un risultato esteticamente più gradevole può provare la depilazione all’americana, questa prevede l’epilazione anche alle grandi labbra ed è perfetta per chi vuole indossare un costume molto sgambato o non vuole avere problemi legati ai movimenti. In questo caso resta solo una striscia di peli di forma rettangolare sul monte di Venere. Naturalmente si tratta di una tecnica piuttosto dolorosa. Per chi vuole osare ancora di più c’è la depilazione dell’inguine alla brasiliana, questa è del tutto simile all’americana ma resta una striscia di peli di forma triangolare. Resta infine l’ultima possibilità, cioè l’epilazione totale. In questo caso i peli vengono del tutto eliminati. Questa tecnica è molto utilizzata soprattutto da chi ha una certa età ed inizia ad avere peli di colore bianco. In questo modo non si perde sensualità.

Pane bianco: vi spieghiamo il motivo per cui è meglio evitarlo

La dieta mediterranea rappresenta da sempre il metodo alimentare più elevato e perfetto per prendersi cura del proprio corpo assumendo nutrienti fondamentali in modo bilanciato, sano e naturale. Purtroppo però, accanto a carne, pesce, verdure, cereali e frutta, la nostra dieta si accompagna storicamente e culturalmente al nostro amato pane, un elemento di cui raramente riusciamo a fare a meno, soprattutto per comfort ed abitudine. Il consumo di pane bianco, in contrapposizione ad altre opzioni presenti sul mercato ma meno consumate sul territorio italiano (integrale, ai cereali, di farine alternative,… ), ha però diversi svantaggi in termini nutrizionali e salutari che dovrebbero farvi riflettere e iniziare a consumare quantità inferiori di questo alimento tanto gustoso quanto povero di valori nutritivi. Vediamo insieme alcuni aspetti da non sottovalutare relativi agli effetti del pane bianco sul nostro organismo.

Il pane bianco viene creato a partire da farine raffinate, che, quando vengono assunte, procurano al vostro corpo un immediato picco glicemico e rilasciano insulina che non solo é nemico noto e risaputo per tutti coloro che soffrono di entrambi i tipi di diabete, ma comunica al vostro corpo comunque un senso si stanchezza che induce il corpo stesso e richiedere più cibo per creare nuove energie e sopperire alla spossatezza provocata. Si crea così una sorta di circolo vizioso, in cui il senso di sazietà dato dal pasto scompare presto, e l’assunzione di maggiori quantità di cibo si traduce in un eccesso di nutrienti che il vostro metabolismo fatica a processare. In questo modo il senso di stanchezza e sonnolenza conseguente al pasto aumenta, e ingrassate perchè inevitabilmente ingerirete troppe calorie per rispondere a questa fame inaspettata. Assumendo semplicemente la stessa quantità di pane integrale per rimpiazzare il pane bianco, eliminerete questa problematica e resterete sazi più a lungo. I grani utilizzati per produrre il pane bianco sono inoltre ricchi di glutine, noto a sua volta per provocare intolleranze, allergie alimentari, fino alla tristemente nota e debilitante celiachia di cui si soffre sempre di più nel nostro paese. Il glutine causa difficoltà di digestione, pesantezza, rash cutanei, disturbi digestivi, dolori intestinali, blocchi e stitichezza. Non dimenticate inoltre che, essendo la farina di frumento praticamente priva di vitamine, quando la consumate non assumete un cibo nutrizionalmente ricco, ma calorie “inutili” che fanno lavorare il vostro corpo a vuoto e sono responsabili di un invecchimento precoce del vostro sistema.


L’utilizzo di pesticidi e prodotti chimici di varia natura nella coltivazione del frumento da cui si deriva la farina bianca é anch’esso alla base di tali importanti carenze nutrizionali. La richiesta su larga scala di farine bianche è cresciuta esponenzialmente negli scorsi decenni, e per sopperire all’aumentata domanda, il mercato si trova a dover utilizzare tali espedienti poco naturali in modo da incrementare la produzione di tali materie prime oltre quella che sarebbe la loro produzione naturale. Durante il processo di lavorazione, in aggiunta, la farina bianca perde almeno il 70% dei suoi nutrienti naturali (vitamine, fibre, etc.), e il rimanente scarso 30% viene disperso se la cottura non avviene entro pochi giorni dalla lavorazione. Di conseguenza, quando raggiunge le vostre tavole, il pane bianco ha scarsissime, se non completamente assenti, proprietà benefiche nei confronti del vostro organismo. Si evince dunque in maniera molto chiara che continuando a consumare questo alimento non state facendo altro che intossicare il vostro corpo, ingozzandovi di pesticidi e prodotti chimici nocivi e ingerendo cibi che non apportano nulla di positivo al vostro metabolismo. Per concludere, e per tutte queste motivazioni discusse, vi suggeriamo caldamente di sostituire il pane bianco con pane integrale, pane prodotto con farina di kamut, di mandorle, di grano saraceno, di mais, di ceci, addirittura di riso. Le alternative sul mercato sono ormai davvero numerose, e il vostro organismo ve ne ringrazierà.