Ecco come svegliare il metabolismo il modo semplice

svegliare il metabolismo

COS’E’ IL METABOLISMO

Il metabolismo di base è quel processo chimico che, all’interno di ogni organismo, ne determina il corretto funzionamento.
Generato dall’attività della massa magra che coinvolge sia i muscoli volontari che quelli involontari, con il passare del tempo ne rallenta l’operosità dando origine alla massa grassa.
Seppur ogni individuo manifesta un diverso processo di assimilazione delle sostanze che vengono ingerite per il proprio benessere, l’equazione uguale per tutti è data dalla quantità di sostanze ingerite e dalla capacità di espellerne l’esubero.
I nutrienti contenuti nel cibo, se in eccesso, determineranno una sedimentazione di massa grassa che darà origine ad un aumento del peso.

COSA DETERMINA IL RALLENTAMENTO DEL METABOLISMO

Il rallentamento del processo chimico di trasformazione dell’energia, è da ricercarsi in più di un fattore, conoscerne il motivo è essenziale per svegliare il metabolismo ed intervenire nel modo più corretto.

Se è semplice comprendere che un organismo maschile brucia le calorie più in fretta di quello femminile, non lo è altrettanto accettare che dopo i 30 anni il fisico inizi un processo di rallentamento delle attività biologiche, questo inevitabilmente porta ad una diminuzione delle risposte reattive dei singoli organi.

Lo stile di vita sedentario dovuto alle richieste che la società impone, lunghi tragitti in auto, ore davanti al computer, alla televisione, alla scrivania, certamente hanno un ruolo fondamentale nella vostra vita e contemporaneamente sul vostro fisico.

Più vi muovete più bruciate, meno ciò accade meno assunzione di energia vi necessita, i processi chimici corporei rallentano e con essi il metabolismo. Pur non essendo la mancanza di movimento l’unica causa, stress, menopausa, mal funzionamento tiroideo ed altre problematiche da verificare, una corretta rimessa in moto di ricambio energetico tra tutti gli organi corporei è imprescindibile al fine di svegliarlo.

COME SVEGLIARE IL METABOLISMO

Sembrerà curioso, ma non mangiare non aiuta a dimagrire, anzi rallenta il processo metabolico, quante volte si è sentito dire “non mangio niente ed ingrasso lo stesso”. Il corpo infatti, privato del cibo, entra in uno stato di allarme, mantiene le scorte di grassi ed attinge all’energia che gli necessita dalla massa magra, i muscoli. Avremo quindi un calo delle prestazioni fisiche ma certamente non un effetto di dimagrimento.

Come allora svegliare il metabolismo?

L’ assunzione complessiva di 5 pasti al giorno, una buona colazione, pranzo, cena, la sera più leggera in quanto in questa fascia oraria bruciamo meno calorie in special modo quelle contenute nei carboidrati che contengono insulina e due merende, ne favoriscono il recupero.

Il corpo abituandosi ad assimilare piccole quantità energetiche riesce a bruciarne le calorie introdotte.

Ma attenzione alla qualità del cibo che si assimila. Imparare a mangiare in modo corretto vuol dire svegliare il metabolismo, alcuni alimenti infatti ne facilitano la ripresa. Cereali integrali, tè verde, pesce azzurro frutta secca, frutta, verdura, spezie, assunzione di acqua, contengono singolarmente dei componenti che facilitano l’assorbimento degli zuccheri, l’assimilazione di grassi buoni e l’eliminazione di quelli dannosi. Per accelerare il metabolismo inoltre è necessario comprendere che l’introduzione delle così dette “calorie vuote” non conduce a nessun giovamento. Per “calorie vuote” si intendono quelle contenute in alimenti ricchi di grassi saturi e zuccheri. Queste, non contemplando nella loro composizione nutrienti quali vitamine, enzimi, acqua, che apportano un maggior grado di combustione del processo chimico di disgregazione della massa grassa, svolgono esclusivamente un ruolo di carburante per l’organismo.

Svegliare il metabolismo significa quindi scegliere per la vostra dieta cibi a basso contenuto di zuccheri raffinati, proteine, grassi animali e sostituirle od integrarle, a seconda del proprio stato metabolico, con alimenti ricchi di sali minerali, fibre e vitamine.

Una camminata veloce per almeno 40 minuti al giorno, unita al movimento quotidiano per adempiere alle normali attività, già ricrea uno stato di ricambio energetico e di potenziamento dei tessuti. Rafforzare la propria muscolatura attraverso l’esercizio fisico facilita la formazione di massa magra che possiede maggiore capacità di innalzare l’attività metabolica rispetto a quella grassa.

Fare attività fisica è essenziale per svegliare il metabolismo, i muscoli bruciano rapidamente zuccheri e grassi, inoltre, irrobustiti, favoriscono il processo metabolico anche a riposo.

La dieta della forchetta: il sacrificio è solo a cena!

dieta della forchetta

Stufi delle solite diete? Se ne state cercando una innovativa, non monotona e che possa aiutarvi a perdere un po’ di peso senza troppe privazioni, la dieta della forchetta sembra fatta apposta per voi! Conosciuta anche come con il nome di Fork Diet, questa curiosa dieta è stata ideata nel 2011 in Francia. Ed è stata subito un grande successo. Ciò che ha conquistato moltissime persone interessate ad un nuovo regime alimentare per dimagrire è stata sicuramente la sua originalità. La dieta della forchetta è infatti singolare ed inedita perché sposta il punto di vista rispetto a tutte le diete fino ad ora conosciute: in questo regime dietetico l’attenzione si concentra, non tanto sulle tipologie di cibi da mangiare, sulle loro quantità o sulle modalità di preparazione, ma sulle posate da utilizzare. Tra le 3 di uso comune, cucchiaio, coltello e forchetta, sceglie quest’ultima e dà vita ad uno stile alimentare nuovo, vario e lontano da schemi ripetitivi e noiosi. In pratica, la dieta in questione suggerisce di mangiare normalmente a colazione e a pranzo, e di scegliere invece per cena esclusivamente cibi che possono essere assunti tramite una forchetta. Dal pasto serale non è bandito solo l’utilizzo di coltello e cucchiaio, ma anche quello delle dita e, pertanto, gli alimenti da poter assumere si riducono notevolmente pur senza dover andare incontro a limitazioni troppo impegnative.

Ancora oggi praticata da moltissime persone, non solo nella nazione francese ma in tutto il mondo, la dieta della forchetta è stata inventata da un imprenditore, Ivan Gavriloff, e da una esperta di marketing, Sophie Troff. Nonostante non sia opera di medici e nutrizionisti, riscuote approvazione da parte di questi ultimi, e anche grande apprezzamento da parte del pubblico. Per quanto riguarda la sua efficacia, se seguita correttamente potrebbe permettervi di perdere anche un paio di chili in una settimana. La sua efficacia, tuttavia, è direttamente proporzionale al buon senso: pur non dovendo prestare troppa attenzione alla quantità di cibo da assumere, e nemmeno al calcolo delle calorie, è ovvio che prediligere ad ogni pasto alimenti sani e leggeri favorisce sempre la perdita di peso e il mantenimento della linea. Come tutte le diete, anche quella della forchetta presenta pro e contro. Come primo vantaggio consente sicuramente di assumere tutti gli alimenti, anche se con moderazione. Non è quindi monotona e asseconda i gusti di tutti. Inoltre, incoraggia ad assumere grandi quantitativi di verdure a scapito di carboidrati complessi come pane e pizza. In più, cnsente di limitare il consumo di dolci e gelati. Fra i pochi contro si possono indicare la scarsa praticità a lungo andare e la lentezza con cui si raggiunge una significativa perdita di peso.

Ok, avete capito che per seguire questa dieta basta mangiare tutte le sere con la forchetta. Ma, nello specifico, cosa potete mangiare? Ecco per voi un esempio di dieta della forchetta. Colazione e pranzo sono liberi, ma la colazione deve essere molto nutriente. Potete optare per la classica, in cui alternare alimenti come latte, caffè, té, fette biscottate, biscotti e marmellate. Oppure orientarvi su quella salata. In quest’ultimo caso, date spazio alle uova e ai toast, cercando di prediligere prosciutto senza grasso, formaggi magri e pane integrale. Il menu del pranzo della dieta della forchetta non prevede limitazioni: dalla pasta alla carne, dal pesce alle verdure, senza privarsi di un frutto o di un piccolo dolce a fine pasto. Condimenti, porzioni e tipologia di cottura sono liberi, ma bisogna sempre fare attenzione ad evitare eccessi di sale e grassi, a limitare l’assunzione di fritti e a non esagerare con la quantità dei carboidrati. La cena, invece, è il momento strategico della dieta della forchetta: via dalla tavola tutto ciò che per essere mangiato richiede cucchiai, dita, cucchiaini o coltelli. Non spaventatevi: restano a vostra disposizioni molti tipi di alimenti come il pesce, la pasta, il riso, le verdure, i cereali, i legumi, le patate, i formaggi morbidi, le uova, le insalate. No alla carne, alla pizza, al pane e a tutto ciò che è spalmabile su di esso. Sono banditi gli snack, gli stuzzichini e i gustosi, quanto ipercalorici, spuntini finger-food. Da evitare anche i brodi, le mousse, le zuppe e le creme. Esclusi dalla cena, ovviamente, anche tutti i dolci: da quelli al cucchiaio al quadratino di cioccolata.

Come dimagrire in menopausa con esercizi fisici e una corretta alimentazione

dimagrire in menopausa

È possibile dimagrire in menopausa? In questa delicata fase della vita di ogni donna mantenere il peso forma sembra quasi impossibile. Il periodo della menopausa, che si avvia mediamente intorno ai 50 anni e coincide con la scomparsa del ciclo mestruale, fa spesso registrare un significativo aumento del peso. E non solo: perdere i chili in più sembra decisamente più difficile che negli altri momenti della vita. Ma perché si ingrassa in menopausa? Durante questo periodo, e negli anni che immediatamente lo precedono e che prendono il nome di perimenopausa, potreste sperimentare cambiamenti ormonali, nervosismo, difficoltà a dormire, perdita di elasticità della pelle e diminuzione del tono muscolare. Tutti questi fenomeni comportano facilmente un aumento del peso e, allo stesso tempo, rendono più difficoltoso lo smaltimento dei chili in eccesso. Altro fenomeno frequente è il cambiamento delle zone del corpo interessate dall’accumulo del grasso: se, infatti, durante l’età fertile tendevate ad nelle zone delle cosce, dei glutei e dei fianchi, nel periodo della menopausa ad aumentare di volume saranno soprattutto la pancia e la vita. Nonostante tutte queste difficoltà, dimagrire in menopausa è un obiettivo alla portata di tutte voi: l’importante è saper scegliere alimentazione ed esercizi utili.

Per dimagrire in menopausa dovrete necessariamente impegnarvi nel seguire uno stile di vita sano, i cui punti cardine sono gli esercizi e l’alimentazione. Per quanto riguarda il modo di alimentarvi, dovete tenere presente che una dieta troppo drastica non si rivela affatto efficace: un taglio eccessivo di calorie e nutrienti può infatti comportare scompensi per l’organismo, ed essere quindi controproducente sia dal punto di vista della linea che della salute. Bisogna allora orientarsi su modelli alimentari equilibrati, vari e sani, che prevedano l’assunzione di alcuni elementi particolarmente utili nel periodo della menopausa. La preferenza va indubbiamente data alle proteine, scegliendo con frequenza di mangiare carni bianche, pesce e uova, cucinati in modo leggero e senza o con pochissimi grassi aggiunti. Immancabile nella dieta della donna che desidera dimagrire in menopausa è poi il calcio: strategico per contrastare l’osteoporosi, altro fenomeno tipico del periodo, il calcio si assume tramite latte e latticini, evitando però formaggi grassi e troppo saporiti. Per dimagrire in menopausa dovete inoltre mantenere l’intestino sempre attivo assumendo porzioni abbondanti di frutta di stagione, verdura cruda ed alimenti ricchi di fibra. Particolarmente abbondante deve essere poi l’assunzione di acqua e, per quanto riguarda i carboidrati, è bene preferire il consumo di pane e pasta integrali. L’alimentazione per dimagrire in menopausa richiede anche una riduzione di zucchero e sale: alleati della ritenzione idrica, entrambi favoriscono gonfiore, accumulo di liquidi e aumento di peso. Per i condimenti, invece, abolite le salse grasse e il burro ma non rinunciate mai a olio extravergine di oliva e spezie.

Oltre alla dieta, per dimagrire in menopausa è fondamentale mantenersi attive e vitali: potete scegliere uno sport o un’attività fisica da svolgere con costanza oppure sperimentare sempre nuove forme di movimento, l’importante è ridurre al minimo le ore passate in modo sedentario. Gli esercizi ritenuti più utili per perdere peso durante la menopausa sono quelli di tipo aerobico e, scegliendo sport che rientrano in questa tipologia, potrete riuscire a ridurre il grasso in maniera semplice e senza compiere sforzi eccessivi. Nuoto, cyclette, ciclismo, ballo, corsa su tapis roulant, camminata veloce o corsa di resistenza, sono tutti sport o attività che richiedono resistenza, che spingono a compiere esercizi ripetitivi e che, quindi, si rivelano funzionali alla perdita di peso in eccesso durante il periodo della menopausa. Da non sottovalutare anche la ginnastica dolce, il pilates e lo yoga, che stimolano il corpo a lavorare in maniera soft e, al contempo, compiono un grosso lavoro sulla riduzione dello stress, nemico indiscusso della linea in ogni momento della vostra vita. Gli esercizi per dimagrire in menopausa sono poi ancora più benèfici se svolti all’aria aperta: l’esposizione alla luce del sole stimola infatti la produzione della vitamina D, sostanza amica del benessere delle ossa.