Youtubo anche io : vi spieghiamo perchè il ragazzo rischia la vita

youtubo anche io

Non avete mai sentito parlare di Youtubo anche io? Eppure si tratta di uno degli ultimi personaggi di youtube il cui scopo è quello di fare l’intrattenimento. Niente di grave, se non fosse che in questo particolare caso l’intrattenimento viene fatto… mangiando. L’utente in questione, probabilmente originario della provincia di Cosenza, è visibilmente sovrappeso e in ogni suo video mangia una quantità di cibo astronomica. Eppure i video che lo vedono alle prese con dei pasti esagerati riscuotono un grandissimo successo, tant’è che da poco il personaggio in questione ha superato la soglia dei 65.000 iscritti al suo canale. Un tale comportamento con il cibo può provocare numerosi problemi alla salute, in quanto, come dimostrano anche numerosi studi effettuati nel settore, l’obesità influisce negativamente sull’apparato cardiocircolatorio e su quello respiratorio. Pertanto mangiare un chilogrammo di tiramisù e un mezzo pollo arrosto, tutto insieme per un totale di oltre 3600 calorie, può tradursi in diversi pericolosi problemi salutari. Non subito, ovviamente, ma con il tempo. Nei suoi video il tizio del canale spiega solo cosa sta facendo e mai il perché: non porge alcuna motivazione o spiegazione. Sembra mangiare, insomma, perché gli piace farlo e invita anche gli altri a mangiare così.

Solo in alcuni video egli mostra di mandare giù anche degli integratori e bere un po’ d’acqua. “Quasi” normale, se non fosse che dopo un po’ il ragazzone chiede scusa a coloro che lo guardano per iniziare a ingozzarsi con altri cibi: manda giù tutto quello che gli capita sottomano. Youtubo Anche Io, insomma, non sembra accorgersi dei rischi mangiando mischiando tutto quello che gli capita a tiro senza alcuna differenza. Così il dolce, che tradizionalmente dev’essere mangiato dopo il salato, finisce per essere un apripista al pollo. I rischi, però, il ragazzo sembra conoscerli perché le pillole che egli ingoia prima d’ingozzarsi con il cibo servirebbero proprio a scopi protettivi. “Grazie dottore,” – dice egli prima di mischiare il tutto. Se vi è una qualche minima forma di consapevolezza in un individuo diventato virale in poco tempo, si tratta comunque di una consapevolezza lontana. Perché per Youtubo Anche Io l’importante non è la salute, ma il gusto del cibo: un continuo bisogno di mangiare tutto senza pensare ai danni che ne possono derivare. Il cibo preferito di questo youtuber, chiederete voi? Ovviamente delle grandissime dosi di pasta mista a frittura di vario genere: una bomba calorica che stenderebbe persino un cavallo. Niente, però, che possa competere con Youtubo Anche Io quando si cimenta in una gara a colpi… di dolci e tiramisù. Il danno grave in questo suo modo di fare che prima o poi lo porterà senz’altro alla digestione (come minimo) o all’arresto cardiaco (come massimo) è che il simpaticone ha tanti follower che, probabilmente, saranno attratti dal suo modo di mangiare. Niente d’intelligente, ovviamente, né un comportamento che porta al benessere. Tutt’altro: è l’autodistruzione, l’ingozzamento totale che sembra da far padrone nel canale spingendo anche gli altri utenti a fare lo stesso.

Come fermarlo salvandogli la vita e probabilmente salvandola anche ai giovani utenti che lo seguono? Nonostante le molteplici richieste di chiusura del canale che viene considerato pericoloso, ancora oggi la strada da fare sembra tanta. Anche perché Youtubo Anche Io non infrange le regole e per giunta s’inserisce in un grandissimo mondo del “food challenge” già pre-esistente. Quella è la sua strada verso la celebrità, percorsa già da numerosi altri youtuber. Basta ricordare Matt Stonie, un ragazzino magrolino, ma anche Randy Santel (due spalle da nuotatore professionista), senza dimenticarsi della magrissima e biondissima Kate Ovens, professionista nel mangiare hamburger e patatine fritte. A differenza di tutti loro, però, che mangiano tanto, ma riescono comunque a non ingrassare, Youtubo Anche Io sembra avvicinarsi sempre di più a un punto di non ritorno che lo vedrà combattere contro dei problemi tanto particolari quanto gravi. Un’ultima sfida nel mondo del food challenge, certo, ma una sfida che egli potrebbe perdere e con essa perdere anche ciò che di più prezioso ha: la vita. È importante quindi fermare questo youtuber perché la smetta di sembrare simpatico ingozzandosi del cibo di ogni genere e non possa in alcun modo provocare dei danni a sé o influenzare le opinioni delle persone che lo seguono sul tema del cibo.

Il segreto per avere unghie più forti è nell’alimentazione quotidiana

unghie più forti

Le vostre unghie si spezzano facilmente? Per avere unghie più forti è necessario curare al meglio l’alimentazione. Infatti, se le vostre unghie impiegano molto tempo a crescere, si sfaldano frequentemente e appaiono opache e fragili è molto probabile che il vostro organismo stia segnalando una carenza di alcuni principi nutritivi. Lunghe come artigli o discrete e poco appariscenti, le unghie rispecchiano sempre lo stato di salute dell’organismo. Proprio come i capelli, quando c’è qualcosa che non va, tendono ad indebolirsi in maniera piuttosto evidente. In alcuni casi, quando le unghie mostrano segni importanti di sofferenza e debolezza, arrivando a cambiare radicalmente aspetto, possono addirittura essere la spia dell’esistenza di qualche patologia a livello generale. Niente paura comunque: nella maggior parte dei casi, la causa di tanta fragilità è legata a carenze nutrizionali, squilibri alimentari, periodi particolarmente stressanti o anche ad alti livelli di stanchezza accumulati nel tempo. Seguire uno stile di vita corretto è funzionale al benessere di tutto il corpo e a questa regola non sfuggono le unghie: per renderle forti e belle bisogna prendersene cura innanzitutto a tavola. Oltre a scegliere un’alimentazione varia e salutare, è utile fare propria la buona abitudine di bere molta acqua poiché mantenere un buon livello di idratazione consente anche all’unghia di mantenersi in ottima forma.

Ancor più che prodotti cosmetici, come creme, smalti e basi rinforzanti, a venire in aiuto in caso di unghie deboli e rovinate è certamente l’alimentazione. Avere unghie più forti in poco tempo è possibile: vi basterà riuscire a seguire con costanza una dieta appropriata e le vostre mani acquisteranno velocemente un’immagine nuova e più sana. Quelle piccole lamine dure che ricoprono la parte superiore delle dita sono infatti costituite da molte sostanze che sono introdotte nell’organismo attraverso il cibo. Ma esattamente cosa si deve mangiare per avere unghie più forti? Per rispondere a questa domanda occorre partire da un presupposto: proteine, sali minerali, vitamine e liquidi, se assunti nelle giuste quantità, riescono a rinforzare ogni parte del corpo e, quindi, sono in grado di donare anche alle unghie di mani e piedi un aspetto sano e luminoso. L’unghia è costituita in massima parte da proteine e, tra queste, a predominare è certamente la cheratina. Assumerla attraverso la dieta è estremamente facile: questa sostanza è infatti contenuta in abbondanza nella frutta, nella verdura, nelle uova e nella carne. A rendere le vostre unghie più forti sono principalmente quei frutti e quegli ortaggi che hanno un colore tendente all’arancione, al giallo e al rosso. Quindi risultano particolarmente utili carote e albicocche, meloni e arance, patate e pomodori, ma anche radicchio, zucche e peperoni: fare scorta di cheratina è davvero un gioco da ragazzi! Funzionali per avere unghie più forti sono anche gli ortaggi verdi come i cavoli, i broccoli e la lattuga.

Ad offrire un valido aiuto per avere unghie più forti non sono però solo gli alimenti provenienti dal mondo vegetale. Come anticipato, anche la carne è fondamentale, soprattutto quella contenente ferro e vitamina A in forma di retinolo. A rispondere a tali requisiti sono le carni bianche e rosse, la carne di cavallo, il fegato e le frattaglie. Nonostante sia così piccola e sottile, l’unghia racchiude in quei pochissimi centimetri che la costituiscono un complesso mix di elementi e così, oltre alla cheratina, al ferro e alle vitamine A e C, richiede per una sua crescita ottimale anche l’assunzione di altre sostanze. Per avere unghie più forti e più belle non possono mancare nella vostra dieta significative quantità di calcio. In proposito, è bene arricchire la propria alimentazione con latte, formaggi e yogurt. Pesce, frutti di mare e crostacei sono altri validi alleati da sfruttare per rinforzare ogni singola unghia: ricchi di fosforo e amminoacidi essenziali Omega-3 ed Omega-6, svolgono una potente azione antiossidante, contrastando l’invecchiamento di cellule e tessuti e intensificandone l’ossigenazione. Stessa funzione viene assolta dalla frutta secca ed è pertanto molto utile introdurre nella dieta qualche porzione di noci, mandorle o nocciole.

Coltivare il limone femminello siracusano con le sue magnifiche proprietà benefiche

femminello siracusano

Gli agrumi sono una coltivazione tipica del sud Italia e specialmente della Regione Sicilia. Nella provincia di Siracusa è diffusa una speciale cultivar di limoni da sempre nota per le particolari caratteristiche dei suoi frutti. Questa cultivar si chiama femminello siracusano ed è il risultato di una mutazione gemmaria del femminello comune, il quale è molto diffuso nella zona a sud di Siracusa. Quali sono le peculiarità del femminello siracusano? Il nome della cultivar già ne denuncia la prima prerogativa, che è quella di essere molto prolifico e di produrre tanti frutti, e soprattutto di fiorire più di una volta durante il corso dell’anno. Il femminello siracusano, infatti, produce frutti in tre periodi dell’anno, e i frutti prendono tre diverse denominazioni a seconda del periodo di produzione. Tra ottobre e marzo si ottiene il primofiore, la cui buccia oscilla tra il colore verde e il giallo chiaro. Tra aprile e giugno c’è il bianchetto, la cui buccia è colore giallo chiaro. Infine, tra luglio e settembre di ottiene il verdello. In genere il frutto considerato migliore è quello primaverile. La produzione del femminello siracusano è tutelata da un consorzio nato nel 2000 appositamente con questo scopo, e che riunisce i comuni di Siracusa, Augusta, Priolo, Melilli, Sortino, Floridia, Solarino, Avola, Noto e Rosolini. Questi sono i comuni in cui è maggiormente diffusa la cultivar.

Tutte e tre le diverse fioriture del femminello siracusano sono accomunate dalle speciali virtù dell’agrume, che è ricercato per via del suo profumo intenso e dell’abbondanza del succo che produce, circa il 30% in più rispetto alle altre varietà di limone esistenti. Ma quello che lo rende molto ricercato anche dalle case produttrici di profumi è l’altissima densità di oli presenti nella sua buccia, che ha una grana molto fine e compatta. Le ghiandole oleifere presenti sulla buccia producono infatti oli essenziali di altissima qualità, tanto che le più note marche di cosmesi usano solo e soltanto estratto di femminello siracusano per i loro prodotti. La forma estetica dei frutti è a sua volta molto gradevole: i limoni di femminello siracusano sono ellittici, non molto grandi, di forma regolare, e hanno pochi semi all’interno. Le piante si presentano molto frondose, con poche spine. I frutti non possiedono solo virtù benefiche in campo estetico, per via dell’abbondanza degli oli essenziali. Come tutti i limoni, anche quelli di questa particolare cultivar offrono molti benefici per la salute: hanno infatti un elevato contenuto di vitamina C e di acido citrico. La vitamina C, come è noto, serve a rafforzare il sistema immunitario dell’organismo umano, e lo protegge contro le influenze, i raffreddori e i malanni di stagione. L’acido citrico ha funzione antiossidante, quindi aiuta a rallentare i processi di invecchiamento cellulare. Il limone è noto anche per la sua capacità di depurare e disintossicare il corpo umano. Nello specifico, inoltre il limone di Siracusa è stato studiato clinicamente al fine di provare la sua efficacia nel prevenire la formazione di calcoli ai reni.

Negli anni Settanta presso i laboratori del CRA-Istituto Sperimentale per l’Agrumicoltura di Acireale (CT) furono effettuati degli esperimenti sulla cultivar del femminello siracusano al fine di renderlo sempre più produttivo, vista l’enorme richiesta che c’era sul mercato. Attraverso un’operaizone di irradiazione con raggi gamma di un esemplare isolato in vitro si è riusciti ad ottenere una variante della cultivar oggi contraddistinta dalla sigla 2KR. Il femminello siracusano 2KR è un clone derivante dalla mutazione del tessuto nucellare che garantisce una produttività ancora più elevata, e soprattutto costante nel corso dell’anno. In questo modo garantisce una fornitura perenne ai tanti acquirenti che usano questo agrume per la realizzazione dei loro prodotti. L’estratto del femminello siracusano viene usato tanto in campo cosmetico, da colosi del settore come Dior, Hermes e Dolce & Dabbana, che anche da aziende di produzione alimentare come Grom e Polenghi, per la realizzazione di sostanze aromatizzanti del tutto naturali.

Dieta e alimentazione corretta per il problema del fegato grasso

fegato grasso

Il fegato grasso, o steatosi epatica è un problema molto comune, esso è dovuto ad un’alimentazione non equilibrata che porta ad un accumulo di trigliceridi nelle cellule epatiche. Per tenere sotto controllo questo problema la via principale è la dieta e la corretta alimentazione, ecco come dovete comportarvi a tavola.

Cos’è il fegato grasso
La steatosi epatica è un problema abbastanza subdolo perché non porta particolari sintomi, di solito viene diagnosticata in seguito ad analisi ematiche in quanto si presentano valori elevati di transaminasi. Segue un esame ecografico del fegato che evidenzia la presenza di una patina liscia sul fegato che risulta anche aumentato di volume. Vi sono due tipi principali di steatosi epatica: alcolica e non alcolica. La prima è prevalentemente dovuta ad abuso di alcool, mentre la seconda alla cattiva alimentazione. Nonostante la patologia non porti sintomi evidenti, è bene non trascurare la salute di questo organo in quanto il fegato grasso può evolvere in patologie più importanti come necro-infiammazione e fibrosi che con il tempo si evolvono in cirrosi
Se volete ripristinare la corretta funzionalità e la dieta è essenziale, infatti il fegato grasso è associato nella maggior parte dei casi a obesità. Deve essere sottolineato che il problema può derivare anche da un abuso di integratori alimentari, abuso di farmaci e alcune patologie di origine virale.

Cosa evitare se soffrite di fegato grasso
L’alimentazione tipo per correggere una steatosi epatica prevede in primo luogo una forte riduzione dell’abuso di alcool, in secondo luogo un ridotto apporto di alcune sostanze che diminuiscono la funzionalità del fegato, organo deputato a diverse funzioni tra cui la produzione di bile che serve ad emulsionare i grassi, produce fattori per la coagulazione del sangue, è responsabile della sintesi dei trigliceridi. Una dieta equilibrata può portare anche ad azzerare l’eccesso di trigliceridi nelle cellule del fegato. Occorre in primo luogo iniziare una dieta ipocalorica. Tra i cibi da evitare vi sono quelli ricchi di zuccheri, in particolari quelli raffinati, quindi meglio ridurre i dolci e in particolare le bibite gassate. In secondo luogo è necessario ridurre notevolmente l’apporto di grassi saturi, quindi in particolare quelli di origine animale, come burro, carni rosse, insaccati. Sul banco degli imputati per il fegato grasso vi è il junk food, o cibo spazzatura, come merendine, hamburger, hot dog, patatine fritte. Meglio evitare anche l’abuso di caffè.

Corretta alimentazione per il fegato grasso
Ora che avete capito cosa è bene evitare si può passare anche a quelli che possono essere considerati i cibi consigliati. In primo luogo vi sono quelli ricchi di fibra, come cereali, frutta e verdura. Le fibre, infatti, hanno una funzione depurante e quindi aiutano il fegato ad eliminare le sostanze dannose che vanno a costituire la patina liscia di cui si è parlato all’inizio. A questo proposito è però opportuno sottolineare che la frutta da preferire è quella meno zuccherina, come arance, pompelmi, mele, pere, kiwi, mentre per quanto riguarda la verdura andrebbero evitate, o comunque consumate in moderata quantità, le patate in quanto ricche di amido e possono essere considerate equivalenti alla pasta. Molto importanti sono anche i legumi, come le lenticchie e i ceci. Per tenere sotto controllo il fegato grasso è rilevante anche l’apporto di vitamine antiossidanti, cioè che riducono l’effetto ossidativo, come le vitamine A, C, E.
Molto importante è anche la cottura dei cibi: deve essere preferita quella al vapore oppure gli alimenti devono essere lessati. Il sale deve essere usato con molta moderazione e devono quindi evitarsi i prodotti che naturalmente contengono elevate percentuali di sale, come insaccati, carne in scatola, prodotti in salamoia. Tra i salumi concessi vi sono la bresaola e il prosciutto crudo in quanto poveri di grassi, ma è bene sottolineare che il consumo deve essere moderato per non avere un eccessivo apporto di sale. Il condimento da preferire è l’olio extravergine di oliva. Per aumentare l’effetto benefico di una dieta per tenere sotto controllo il fegato grasso è bene anche fare movimento, in questo modo si bruciano le calorie in eccesso. Per avere un ulteriore aiuto possono essere consumati degli integratori specifici per depurare il fegato, come quelli a base di cardo mariano e carciofo.