Nell’olio extravergine di oliva la sostanza che contrasta il tumore all’intestino

tumore all’intestino

La lotta al tumore all’intestino ha fatto segnare un passo in avanti con la presentazione di uno studio che è stato effettuato dall’Università di Bari e che il capo del settore di ricerca, il dottor Antonio Moschetta ha illustrato nei dettagli. Secondo questo studio, l’uso costante dell’olio extravergine di oliva, uno dei migliori prodotti dell’agricoltura italiana, contrasta efficacemente il tumore intestinale. Come ben noto l’olio extravergine di oliva è uno dei più preziosi tra gli alimenti che compongono quella che è conosciuta come “Dieta Mediterranea” e ha grandi proprietà benefiche per quanto riguarda la salute di chi lo assume. Si tratta infatti di un alimento con grande disponibilità di grassi monoinsaturi, che sono importanti per prevenire i disturbi dell’apparato vascolare, così come il suo alto contenuto di polifenoli protegge le membrane cellulari grazie all’azione antiossidante e agisce anche come difesa per diverse tipologie di tumori. L’alta concentrazione di vitamina E che si che si riscontra nell’olio extravergine di oliva contrasta in modo efficace l’invecchiamento delle cellule e lo squalene, contrasta l’insorgere dei tumori della pelle. Lo studio effettuato dai ricercatori dell’Università di Bari, che nello scorso mese di novembre è stato pubblicato su una importante rivista medica, “Gastroenterology”, ha dimostrato come anche nel tumore all’intestino, l’olio extravergine di oliva sia un aiuto molto valido nella prevenzione.

Lo studio è stato commissionato dall’AIRC ed è stato sviluppato, nell’arco di cinque anni, da un gruppo di ricercatori italiani, appartenenti all’Università di Bari, che hanno lavorato all’interno dei laboratori del Policlinico, collaborando con ricercatori francesi, statunitensi ed inglesi, della prestigiosa università di Cambridge. La ricerca, come ha spiegato il suo curatore, si è basata su una intuizione, quella che vede l’enzima SCD1, che si trova nell’epitelio dell’intestino, protagonista positivo nella produzione dell’acido oleico, un componente del quale è molto ricco anche l’olio extravergine di oliva. Questo acido è una sostanza molto importante per la salute del nostro organismo ed anche capace di una regolare “proliferazione cellulare”, per cui in una prima fase sono stati condotti degli studi “preclinici” con simulazione di alterazione di geni e creazione di stati di infiammazione dell’intestino. In questo modo si è dimostrato che una dieta arricchita di acido oleico provoca benefici importanti alla salute delle persone. Quando i ricercatori hanno “disattivato” in modo sperimentale l’enzima SCD1, impedendo di fatto la produzione naturale dell’acido oleico e contemporaneamente hanno eliminato dalla dieta la somministrazione di olio extravergine di oliva, si sono avute delle conseguenze come infiammazioni dei tessuti ed a seguire la formazione, in modo spontaneo, di tumore all’intestino. In questo modo lo studio ha dimostrato che sintetizzare l’acido oleico serve per proteggere dal cancro. Questa sostanza infatti creando una barriera che ferma l’infiammazione delle cellule dell’intestino, contribuisce a prevenire il tumore.

Lo studio dell’Università di Bari ha quindi dimostrato come con una aggiunta di acido oleico nella dieta giornaliera, contenuto nell’olio extravergine di oliva, si ottiene un ripristino della fisiologia intestinale, riducendo le infiammazioni e proteggendo i tessuti dalla formazione del tumore all’intestino. Questo permetterà in futuro ai medici dei presidi ospedalieri di ridurre la formazione del tumore all’intestino sfruttando in modo adeguato le naturali proprietà dell’acido oleico. Per chi è già affetto da infiammazioni intestinali oppure chi aveva già contratto questa malattia in precedenza, l’assunzione di questa sostanza contribuisce a rallentarne la crescita oltre ad essere un coadiuvante importante nei trattamenti anti tumore che già vengono somministrati ai pazienti, aumentandone l’efficacia. Parlando delle dosi necessarie di acido oleico da assumere, il dottor Antonio Moschetta ha sottolineato come sia sufficiente, oltre alle quantità di olio extravergine di oliva consumate come condimento, assumere un cucchiaio nei due pasti principali, il pranzo e la cena. Un altro fattore importante da tenere presente è quello di utilizzare in prevalenza olio extravergine di oliva prodotto sul territorio italiano, in quanto, rispetto agli oli che vengono prodotti in altri paesi, come ad esempio quelli del Nord Africa, quello italiano risulta essere più ricco non soltanto nella quantità di acido oleico, ma anche in quella di acido palmitico. Una situazione che garantisce anche al consumatore il migliore bilanciamento per quanto riguarda gli acidi grassi.

L’anguria fa ingrassare? Ecco perchè è un peccato non mangiare i semi

l'anguria fa ingrassare

L’anguria fa ingrassare? Questa la domanda che tanti pongono perché si tratta di uno dei frutti estivi più apprezzati da adulti e bambini in quanto è in grado di dissetare, ha un sapore piacevole, un colore molto vitale e induce il buonumore. Questi non sono gli unici vantaggi, dovete sapere che l’anguria fa anche bene, ma soprattutto continuando a leggere potrete scoprire se l’anguria fa ingrassare.

I bambini sono solitamente restii a mangiare la frutta, ma un prodotto che mette tutti d’accordo è il cocomero che riesce a soddisfare la voglia di cibi freschi e la voglia di dolce. Proprio il sapore zuccherino porta molte persone, e in particolare le donne, a pensare che la prova costume e questo frutto non vadano d’accordo perché l’anguria fa ingrassare. In realtà non è così, infatti, nonostante a volte dopo una ricca scorpacciata possiate sentirvi gonfi, si tratta solo di un effetto temporaneo dovuto alla quantità di prodotto mangiato, magari in breve tempo. L’anguria è composta da circa il 95% di acqua, quindi un’altissima percentuale, inoltre contiene circa 30 calorie per 100 grammi, un contenuto davvero irrisorio e che non può portare a prendere peso. Una particolare attenzione all’anguria deve essere posta da coloro che hanno problemi di diabete, infatti vi è un elevato indice glicemico e quindi è bene regolarsi di conseguenza evitando di mangiarne in eccesso.

Le proprietà dell’anguria
Ora che conoscete i limiti dell’anguria ed esservi tolti il dubbio se l’anguria fa ingrassare, è bene passare ai benefici. L’anguria è ricca di sali minerali, proprio per questo è consigliato il consumo in estate perché aiuta a ricostituire l’equilibrio dei sali minerali persi con la sudorazione. In particolare l’anguria contiene magnesio che aiuta a sentirsi vitali quindi il frutto può essere mangiato anche a colazione per affrontare una lunga e calda giornata, magari in mezzo al traffico. Contiene calcio, che come risaputo fa bene alle ossa, e potassio, elemento essenziale da recuperare in caso di intensa sudorazione perché consente di recuperare l’equilibrio idro-salino ed evita la classica sensazione di stanchezza che colpisce soprattutto gli arti. L’anguria è importante anche perché contiene licopene, un importante elemento che sembra abbia potere antitumorale e antiossidante. Lo stesso è presente in alte percentuali soprattutto nei pomodori ed è responsabile della colorazione rossa di vari frutti e ortaggi, ad esempio il peperone. Questo frutto contiene anche una buona quantità di vitamina A, C e vitamine del gruppo B. La presenza di vitamina C contribuisce a depurare l’organismo, migliorando l’aspetto di pelle e capelli. Un altro elemento positivo è la citrullina in grado di tenere sotto controllo la pressione arteriosa e contribuisce a mantenere elastiche le pareti delle arterie, di conseguenza previene l’ipertensione e i problemi cardiaci.
L’anguria fa bene anche alla bellezza e non solo alla salute. Ogni donna cerca di combattere la cellulite, dovete quindi sapere che l’elevata percentuale di acqua e di sali minerali di cui è ricca contribuisce a ridurre la ritenzione idrica che causa gonfiori ed edemi e contrasta quindi la formazione di cellulite.

L’anguria fa ingrassare? No, anche se si mangiano i semi!
Anche se possono risultare fastidiosi e la maggior parte delle persone li scarta, dell’anguria dovrebbero essere mangiati anche i semi. Questi non solo non fanno ingrassare, ma a loro volta apportano dei benefici all’organismo. Gli stessi sono ricchi di fibra e di conseguenza migliorano la funzionalità intestinale, sono inoltre ricchi di sali minerali e proteine. I semi sono ricchi di grassi insaturi, importanti perché contribuiscono a mantenere bassi i livelli di colesterolo cattivo presente nel sangue. Le fibre contribuiscono ad aumentare il senso di sazietà, di conseguenza mangiare ogni giorno almeno una porzione di anguria da 200 grammi può portare anche ad una perdita di peso perché contribuisce a diminuire le calorie immesse nell’organismo. La stessa può essere consumata anche per avere un fresco spuntino pomeridiano.

Arancini di riso dietetici: al forno senza burro e senza uova

arancini dietetici

Ingredienti per 5 persone:

Ingredienti per il ripieno:

  • 300g di riso
  • 100g di mozzarella
  • 80g di formaggio grattugiato
  • Zafferano
  • Sale

Ingredienti per la pastella:

  • 225ml di acqua
  • 100g di farina 00
  • 150g di pane grattugiato
  • Sale

TEMPO DI PREPARAZIONE: 45 MINUTI.


CALORIE PER 100g: CIRCA 118 .


DIFFICOLTA’: MEDIA.


COTTURA: IN FORNO.



1)Per prima cosa porta a bollore dell’acqua in un pentola, e cuoci il riso per 12-13 minuti, fin quando l’acqua di cottura non si sarà assorbita. A quel punto potrai guarnire il riso con lo zafferano e amalgamarlo con una sottiletta. Quest’ultima risulta un ottima alternativa al burro che viene generalmente impiegato nella preparazione degli arancini tradizionali. Questo passaggio è fondamentale poiché senza un “collante” il riso non riuscirà a mantenere la forma che gli conferirai. 

2)Dopo aver amalgamato gli ingredienti, lasciali riposare ed intiepidire. 

3)Taglia la mozzarella a piccoli dadini e mettila da parte. 

4)Adesso dovrai preparare la pastella. In una ciotola mischia la farina 00 con dell’acqua e un pizzico di sale. Prendi il riso che ora sarà tiepido e con un cucchiaio prelevarne un po’, dagli una forma rotonda e farcisco con un cubetto di mozzarella.

5)A questo punto potrai rotolare gli arancini all’interno della pastella, avendo cura di non rovinare la loro forma.

6)Successivamente ricopri i tuoi arancini di pane grattugiato e toponimi in una teglia con dell’olio. Ora, non resta che cuocerli. Preriscalda il forno a 180 gradi e falli cuocere per circa 20-25 minuti. I tuoi arancini saranno pronti quando avranno assunto un colore dorato. 

Grazie a questa ricetta avrai preparato uno stuzzichino goloso, ma senza sensi di colpa. 

Sostituendo il burro con il formaggio fuso o la sottiletta, e cuocendo gli arancini in forno piuttosto che fritti, hai cucinato una ricetta deliziosa ma più salutare. Tendendo d’occhio le calorie. Ovviamente tale ricetta può essere rivisitata; è possibile guarnire il riso con una salsa al pomodoro, con della carne, o con delle verdure.

Spaghetti alle vongole

spaghetti alle vongole

Ingredienti per 4 porzioni:

  • 360g di spaghetti
  • 500g di vongole (lupini o vongole veraci)
  • Peperoncino
  • Vino bianco
  • Aglio quanto basta
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Prezzemolo

TEMPO DI COTTURA: 25 MINUTI.


CALORIE PER PORZIONE: CIRCA 400.


DIFFICOLTA’: FACILE.


COTTURA: IN PENTOLA.


Per una buona pasta alle vongole la prima cosa che ti consigliamo di fare è acquistare vongole fresche. Un prodotto fresco è infatti fondamentale per ottenere un gusto più deciso e particolare che possa caratterizzare la buona riuscita del processo di preparazione del piatto.

1)Il primo passaggio che dovrai effettuare è quello di mettere le vongole fresche in immersione in acqua e sale e lasciarle spurgare per almeno un’ora. Questo permetterà alla sabbia contenuta al loro interno di posizionarsi sul fondo della ciotola e di essere quindi eliminata dalle stesse. 

2)Trascorso il tempo dello spurgo, sciacqua le vongole sotto acqua corrente e preparati alla vera e propria preparazione del piatto.
In una padella scalda due cucchiai di olio extravergine di oliva ed unisci aglio e peperoncino. Non farli friggere, ma lascia soltanto che inizino a soffriggere. Aggiungi le vongole e copri il tutto con un coperchio.

3)Nel frattempo metti a bollire una pentola con acqua e sale grosso. Dopo qualche minuto ti renderai conto che i gusci delle vongole inizieranno ad aprirsi; questo è il momento in cui devi sfumare il tutto con un bicchiere di vino bianco. Lascia evaporare il tutto evitando però il completo assorbimento del liquido di cottura delle vongole, che dovrai poi utilizzare per mantecare la pasta.

4)Quando l’acqua della pentola inizierà a bollire, metti a cuocere gli spaghetti. Mescolali spesso e quando saranno al dente provvedi a scolarli e buttali nella padella assieme alle vongole. Inizia a mantecarli e girali per qualche minuto, in modo che il liquido delle vongole possa dar loro sapore.

5)Quando ti renderai conto che la salsa è stata completamente assorbita dagli spaghetti provvedi ad impiattare il tutto e ricopri gli spaghetti con una spolverata di prezzemolo tritato finemente. Mangia il piatto ben caldo.

Questo piatto è senza dubbio un pasto completo adatto ad ogni tipo di dieta; è caratterizzato dal giusto apporto di carboidrati e proteine ed è cucinato in maniera sana e dietetica. Ti assicuriamo che si tratta del giusto compromesso per poter gustare un piatto sfizioso ma allo stesso tempo che rientri negli standard che ogni dieta equilibrata e sana richiede.

Olio di cocco sui capelli: vi sorprenderà!

olio di cocco

I capelli sono a tutti gli effetti il nostro biglietto da visita, ed è per questo che averli belli e sani, oltre ad essere senza dubbio un indicatore di buona salute, ci rende più sicuri di noi stessi ed aumenta la nostra autostima. Ottenere una chioma lucente ed invidiabile, però, richiede di adottare tutta una serie di comportamenti ed accorgimenti volti a mantenere i capelli in salute; a questi possono essere, però, affiancate altre piccole coccole grazie alle quali rendere perfetta la nostra chioma. Tra queste, una delle più efficaci è sicuramente l’uso dell’olio di cocco, un potentissimo concentrato di emollienti e sostanze nutritive che può essere utilizzato sui capelli in moltissimi modi diversi. Ottenuto attraverso la spremitura della polpa essiccata dei frutti delle palme tropicali, questo olio è estremamente ricco di vitamine, antiossidanti e soprattutto grassi ed è proprio grazie a questa composizione che si rivela essere perfetto per rinforzare i capelli, oltre che per renderli incredibilmente più morbidi e luminosi. É possibile trovare in commercio l’olio di cocco puro oppure tutta una serie di altri prodotti cosmetici per capelli, quali shampoo, maschere, balsami o sieri, che lo contengono al proprio interno come ingrediente principale.

Gli usi dell’olio di cocco per la bellezza dei capelli sono davvero molteplici e variano a seconda delle esigenze e dei risultati che vorrete ottenere sulla vostra chioma. Per ottenere capelli setosi ed estremamente piacevoli al tatto, nello specifico, è possibile realizzare un impacco pre-shampoo che favorisca la penetrazione dei preziosissimi principi attivi dell’olio di cocco all’interno del fusto capillare. Per farlo, dovrete per prima cosa bagnare i capelli e tamponarli con cura, e applicare poi l’olio versandolo sulla sommità della testa e distribuendolo, massaggiando con le dita, dal cuoio capelluto fino alle punte. Utilizzate una quantità di olio che risulti sufficiente per ricoprire l’intera chioma, considerando non solo la lunghezza ma anche il volume e quanto i vostri capelli sono secchi, e tenete l’impacco per almeno due ore, dato che maggiore sarà il tempo di posa, maggiormente idratati e nutriti risulteranno i vostri capelli. Nel caso in cui abbiate, invece, capelli particolarmente grassi è preferibile applicare l’olio di cocco solo sulle punte, per evitare di appesantire la chioma, e tenerlo in posa solo pochi minuti prima di risciacquare con cura. L’olio di cocco è estremamente benefico anche quando è applicato sui capelli asciutti, assicurando, in questo caso, un’efficacia lisciante che contrasta l’effetto crespo. Se avete capelli lisci applicate poche gocce di olio ad asciugatura quasi ultimata, focalizzandovi solo sulle lunghezze ed evitando di toccare le radici, quindi completate l’asciugatura. Se, al contrario, i vostri capelli sono mossi o ricci, l’olio di cocco potrà essere utilizzato per definire i boccoli: l’olio, infatti, creerà attorno al capello un film protettivo che protegge i capelli dall’umidità, principale causa del crespo.

Un altro uso dell’olio di cocco puro è, infine, quello contro i capelli bianchi. Grazie al suo straordinario contenuto di vitamina E, che assicura un forte effetto antiossidante, infatti, esso è estremamente potente nel stimolare la crescita dei capelli e, se unito al succo di limone, previene la comparsa di quelli bianchi. Per massimizzarne l’efficacia in tal senso, dovrete mischiare tre cucchiaini di succo di limone con un cucchiaino di olio di cocco e distribuire il composto così ottenuto su tutti i capelli, partendo dalla radice fino alle punte. Lasciate agire per un’ora circa, dopodiché procedete al lavaggio.
Questo prezioso elisir di bellezza per i capelli è, infine, ricco di acidi grassi saturi, ed in particolare di acido laurico, che si rivelano essere un alleato preziosissimo per la rigenerazione della fibra dei capelli, soprattutto durante eventuali periodi di stress che possono causare un indebolimento della chioma.

Giramenti di testa e vertigini: ecco le cause, i rimedi, e quando occorre farsi visitare

vertigini
I giramenti di testa e le vertigini sono legati a problemi dell’equilibrio del corpo che causano un senso di instabilità. I capogiri non sono una patologia, ma un disturbo che si manifesta in modo improvviso e transitorio; le vertigini, invece, possono essere persistenti, procurandovi una sensazione di movimento e di rotazione, sia del vostro corpo che di tutto ciò che vi circonda; possono essere dovute ad una serie di patologie che solo in alcuni casi, fortunatamente, sono gravi o addirittura invalidanti. Nonostante ciò, degli episodi che si ripetono frequentemente sono un sintomo da non sottovalutare, anche perché si ripercuotono negativamente sulla vostra qualità di vita, inducendovi a recarvi dal medico per comprenderne le cause.

Le cause

Una delle più comuni forme di vertigini è la cosiddetta Vertigine Posizionale Benigna, dovuta ad un problema dell’orecchio. Potreste avvertire le vertigini in seguito ad un cambiamento di posizione della testa, mentre vi sdraiate, vi piegate o guardate verso l’alto, insieme ad un senso di nausea ma è raro che compaia il vomito; potrebbe essere presente un movimento involontario degli occhi, chiamato nistagmo. In questo caso, le vertigini potrebbero prolungarsi per alcune settimane o alcuni mesi. Il labirinto dell’orecchio è formato dai canali semicircolari, che contengono la linfa e i sensori ciliati atti a controllare la posizione della testa, e da utricolo e sacculo, al cui interno ci sono dei cristalli per la percezione della gravità. Per vari motivi, i cristalli possono spostarsi; se finiscono in uno dei tre canali semicircolari, ecco che esso percepisce cambiamenti di posizione della testa che, normalmente, non controllerebbe. Per questo motivo si scatenano le vertigini. Anche un’infiammazione dell’orecchio interno, la labirintite, può causare giramenti di testa e vertigini, accompagnate da perdita di udito, acufene (fischio, ronzio ecc.), nausea, vomito e, alle volte, anche da febbre. La sindrome di Menière, di origine sconosciuta, è caratterizzata da veri e propri attacchi di vertigini, della durata di alcune ore, con nausea e vomito, acufene e la sensazione di orecchio chiuso e riduzione dell’udito. Capogiri e vertigini, uniti al dolore nella regione cervicale, possono essere dovuti anche a problemi della colonna cervicale; sono dovuti alla compressione sulle arterie che percorrono il collo, riducendo l’afflusso di sangue e, di conseguenza, di ossigeno, al cervello. L’organismo manifesta questa carenza con i capogiri e le vertigini, in seguito ai movimenti del collo. Le cause possono essere: traumi, interventi chirurgici, artrosi, eventualmente con la formazione di osteofiti, ernie cervicali. Possono causare le vertigini anche alcune malattie neurologiche, un attacco ischemico cerebrale, l’insufficienza cardiaca e diverse altre patologie.

Quando occorre farsi visitare

Consultate il vostro medico in caso di capogiri frequenti oppure di episodi di vertigini prolungati, con la sensazione che la stanza vi ruoti intorno, specialmente se provate un senso di stordimento e disorientamento e avete la visione offuscata. Essi sono legati al rischio di cadere e ferirsi, specialmente per le persone anziane. Inoltre, l’attacco di vertigini alla guida di un veicolo oppure di un mezzo pesante può causare degli incidenti. La diagnosi non è semplice per il medico, il quale, partendo dai sintomi che gli vengono riferiti e in base all’anamnesi, esegue un esame obiettivo e stabilisce se sia il caso di prescrivere degli esami. In caso di vertigini associate a un grave quanto improvviso mal di testa, con difficoltà ad articolare la parola, oppure con dolore toracico, o febbre alta e convulsioni, sarà opportuno chiamare il 118 oppure recarsi direttamente in pronto soccorso.

Le città più belle da visitare in Italia

Le città più belle da visitare in Italia

Le città più belle da visitare in Italia

Il nome con il quale è conosciuta nel mondo “Il Bel Paese”, chiarisce già come i turisti, non solo italiani, apprezzino le città ed i panorami italiani. Se volete visitare alcune delle più belle città italiane, ecco i nostri suggerimenti. Le città più belle da visitare in Italia sono essenzialmente tre, ma a queste possiamo aggiungerne tante, noi ci soffermeremo alle prime tre, ma dal Piemonte alla Sicilia i posti da visitare sono tantissimi.

Roma, la città “eterna”

La capitale italiana, culla della storia non solo del nostro Paese ma dell’Europa Intera, è senza dubbio una meta da non perdere e necessita di qualche giorno per una visita, oppure di alcune visite scegliendo nelle varie occasioni monumenti e attrazioni tra le molte a vostra disposizione. Roma ha una storia antichissima ed i resti dei secoli della Repubblica e dell’Impero romano sono ancora visibilissimi nel panorama della capitale. Partendo dal più imponente, l’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come “Il Colosseo”, per proseguire con tutti i templi e i resti delle terme, delle strade, degli archi di trionfo, dell’obelisco, Roma vi incanterà con bellezze che hanno un fascino incommensurabile, che sprizza fuori anche da siti magari meno conosciuti ma altrettanto affascinanti. Roma è anche la città dei Papi e culla del Cristianesimo e numerose sono le chiese che la punteggiano ed i monumenti che risalgono alla dominazione pontificia. La Basilica di San Pietro, nella sua maestosità, con un colonnato che racchiude una delle più grandi piazze al mondo, vi permette di ammirare opere di grandi maestri, palazzi maestosi e monumenti che restano affascinanti nei secoli come la Cappella Sistina che racchiude opere e dipinti di grandi maestri come Michelangelo, del quale si può ammirare “Il Giudizio Universale”, oltre che una serie di affreschi, oppure il Botticelli, Pinturicchio, Pietro Perugino, il Ghirlandaio, Piero di Cosimo e Luca Signorelli. Altre chiese di grande grande pregio sono San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, San Paolo fuori le mura, Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, ognuna con una serie di grandi opere da visitare. Roma è anche il Pantheon, chiesa Paleocristiana, e Castel Sant’Angelo, e mostra opere come La Fontana di Trevi e la scalinata di Trinità dei monti, oltre che l’isola tiberina, i “lungotevere” e i quartieri storici dove oltre a ammirare monumenti si trova anche la tipica cucina romana.

Firenze, culla del Rinascimento

Il capoluogo toscano è celebre in tutto il mondo grazie ai suoi capolavori dell’architettura e dell’arte dell’epoca del Rinascimento. Nella sua piazza più importante spiccano il Battistero con le sue porte bronzee, il Duomo, con la caratteristica cupola del Brunelleschi, una delle opere architettoniche più innovative per l’epoca e il campanile di Giotto. Altre piazze importanti sono Piazza Santa Croce, dove si trova l’omonima Basilica, Piazza Santa Maria Novella e Piazza della Signoria, vero e proprio centro della vita politica fiorentina dall’epoca dei Medici. Altrettanto importanti sono la Galleria dell’Accademia dove si trova il David di Michelangelo e la Galleria degli Uffizi, dove potrete ammirare opere come l’Annunciazione, dipinta da Leonardo da Vinci, e La nascita di Venere e la Primavera, del Botticelli. Una delle attrazioni più frequentate di Firenze è senza dubbio il Ponte Vecchio, con le sue botteghe di orafi ed artigiani che vengono prese d’assalto dai turisti ogni giorno. Transitando da Piazza della Signoria per il Ponte Vecchio si arriva nella zona denominata “Oltrarno” dove potrete ammirare Palazzo Pitti ed il Giardino di Boboli. Salendo a Piazzale Michelangelo si può godere della vista di tutta la città sottostante, del fiume Arno e dei numerosi ponti che lo attraversano unendo le le due parti della città. Tra i musei che potrete visitare a Firenze vi segnaliamo anche il Museo Nazionale del Bargello, quello delle Cappelle Medicee, il Corridoi Vasariano, la Cappella Palatina ed il Museo della Specola.

Venezia e la sua laguna

Città unica del suo genere, Venezia è composta da più di 100 isole tra grandi e piccole e caratterizzata dall’assenza di strade, che sono sostituite dai canali, tra i quali il più importante è il Canal Grande. Visitare Venezia a piedi, attraversando i numerosi ponti che uniscono le isole, oppure con una gita in gondola od in battello, vi permetterà di ammirare angoli di rara bellezza, palazzi gotici accanto a palazzi dell’epoca del rinascimento, e Piazza San Marco, la più centrale ed importante del capoluogo veneto, dove si trova la basilica omonima, una delle più belle a livello mondiale, con i suoi mosaici bizantini ed il campanile che svetta a 323 metri e dal quale si può godere della vista della città, con i suoi tetti rossi, e dell’intera laguna. Passeggiare sul Ponte dei Sospiri, o sul Ponte di Rialto, visitare le isole di Murano e Burano con la possibilità di vedere le lavorazioni artigianali di vetro e merletti, è una occasione da non perdere, così come una visita ai numerosi musei che si trovano nella città lagunare, tra i quali vi segnaliamo La Galleria dell’Accademia, il Museo Correr, il Museo del Vetro, il Museo del Settecento a Ca Rezzonico, il Museo di Storia Naturale ed il Museo di Palazzo Grassi. Tra i monumenti civili non devono essere dimenticati il Teatro La Fenice e la Torre dell’Orologio, e tra quelli religiosi la Basilica di Santa Maria della Salute e la Chiesa di San Giorgio Maggiore.