sovrappeso

Essere in sovrappeso

Nel 2013, più di 1,5 miliardi di adulti erano in sovrappeso; di questi oltre 200 milioni di uomini e quasi 300 milioni di donne erano obesi.

Dati decisamente allarmanti, soprattutto se consideriamo il fatto che circa il 65% della popolazione mondiale vive in paesi dove il sovrappeso e l’obesità sono tra le principali cause di morte.

La situazione non migliora minimamente per quanto riguarda i più piccoli : nel 2012, più di 40 milioni di bambini sotto i 5 anni erano in sovrappeso o obesi

Ma a cosa ci si riferisce esattamente quando si parla di sovrappeso e obesità?

Sovrappeso e obesità sono definiti come un accumulo anomalo o eccessivo di grasso che può  compromettere in maniera anche grave la salute.

L’Indice di massa corporea è un indicatore che viene comunemente utilizzato per classificare il livello di sovrappeso e/o obesità negli adulti; si calcola prendendo il peso di una persona in chilogrammi e dividendolo per  il quadrato della sua altezza (kg/m2).

La definizione fornita dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) è:

un IMC (indice di massa corporea) maggiore o uguale a 25 definisce lo stato di sovrappeso
un IMC maggiore o uguale a 30 è indice di obesità.

Il IMC fornisce la misura più utile per quanto riguarda l’individuazione di uno stato di sovrappeso o obesità in quanto è applicabile sia agli uomini che alle donne indipendentemente dall’età.

Sovrappeso e obesità

Sovrappeso e obesità stanno diventando sempre più fattori di rischio per la salute delle persone a livello mondiale.

Circa 3,5 milioni di adulti muoiono ogni anno a causa dell’obesità.
Inoltre, il 44% dei casi di diabete, il 23% delle malattia ischemiche e il 20% di alcuni tipi di cancro sono attribuibili ad una condizione di sovrappeso o obesità.

Una volta considerato un problema esclusivo dei Paesi ad alto reddito, l’obesità ha fatto la sua comparsa anche nelle zone più povere del Mondo, registrando un costante ed inesorabile aumento negli ultimi anni, specialmente negli insediamenti urbani.

Nei paesi in via di sviluppo con economie emergenti (classificati dalla Banca mondiale come paesi a reddito medio-basso) l’incidenza del sovrappeso e dell’obesità infantile nei bambini in età prescolare è superiore al 30%.
Più di 30 milioni di bambini in sovrappeso vivono nei paesi in via di sviluppo e 10 milioni nei paesi sviluppati.

Quali sono le cause dell’obesità e del sovrappeso?

La causa fondamentale di obesità e sovrappeso è uno squilibrio energetico tra calorie assunte e calorie consumate.

A livello globale, vi è :
una maggiore assunzione di cibi ad alta densità energetica ricchi di grassi;
un aumento di inattività fisica a causa della natura sempre più sedentaria di molte forme di lavoro e della crescente urbanizzazione.
cambiamenti nei modelli di attività alimentari come risultato di cambiamenti ambientali e sociali associati con lo sviluppo e la mancanza di politiche di sostegno in settori quali la sanità, l’agricoltura, l’ambiente e l’industria alimentare.

Quali sono le conseguenze per la salute derivanti dal sovrappeso e l’obesità?

Elevati IMC rappresentano un fattore di rischio per malattie non trasmissibili, quali:

malattie cardiovascolari ;
diabete;
disturbi muscoloscheletrici (soprattutto osteoartrite);
alcuni tipi di cancro

L’obesità infantile è associata ad una maggiore probabilità di morte prematura e di disabilità in età adulta; oltre a questo, i bambini obesi sperimentano difficoltà di respirazione, aumento del rischio di fratture, ipertensione e i non trascurabili effetti psicologici.

Come possono essere ridotti sovrappeso e obesità?

Sovrappeso e obesità, così come le malattie non trasmissibili ad essi correlate, sono in gran parte prevenibili. Ambienti e comunità di sostegno sono fondamentali per educare ed indirizzare le persone nella scelta di uno stile di vita più sano e di una regolare attività fisica.

L’industria alimentare può giocare un ruolo significativo nella promozione di un regime alimentare sano che possa :

ridurre l’assunzione di grassi e sale normalmente contenuti negli alimenti trasformati;
garantire che le scelte alimentari più salutari e nutrienti siano accessibili a tutti i consumatori;

Adottata dall’Assemblea Mondiale della Sanità nel 2004, la Strategia Globale su dieta, attività fisica e salute descrive le azioni necessarie a supportare un’alimentazione sana e una regolare attività sportiva.
La strategia posta in essere invita tutte le parti interessate di agire a livello globale, regionale e locale per migliorare i modelli alimentari e di attività fisica a livello della popolazione.

La dichiarazione stilata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili del settembre 2011, riconosce l’importanza fondamentale di ridurre il livello di esposizione degli individui ad una cattiva alimentazione e all’inattività fisica.

Naturalmente, per quanto siano di fondamentale importanza le azioni messe in atto da Istituzioni di livello nazionale e mondiale, la prevenzione deve partire innanzitutto dall’individuo; ecco alcuni accorgimenti utili per scongiurare il pericolo “sovrappeso”:

limitare l’assunzione di calorie, di grassi e di zuccheri totali;
aumentare il consumo di frutta e verdura, così come di legumi, cereali integrali e frutta secca;
impegnarsi in una regolare attività fisica