frutta italiana

La frutta italiana diventa un eccellenza a livello mondiale: un toccasana per la mostra salute

La frutta italiana è una delle eccellenze del nostro Paese di cui ne è garantita la qualità e la sicurezza. I prodotti sono particolarmente gustosi e cresciuti secondo le regole dettate dalla natura, senza forzarne la riproduzione attraverso sostanze sintetiche e chimiche.

LA FRUTTA ITALIANA: SINONIMO DI QUALITA’
Mangiare frutta italiana vuol dire essere sicuri del prodotto che si consuma e della sua genuinità. Il Bel Paese è la terra dove si coltiva la maggior varietà di specie tipiche, con antiche radici alle spalle e i cui metodi di coltivazione vengono tramandati per generazioni e generazioni. Più di un terzo dei prodotti a marchio DOP, quindi con Denominazione di Origine Protetta, e IGP, con Indicazione Geografica Protetta, sono frutta e verdura. In molti paesi europei la regola fondamentale della stagionalità non viene rispettata e si coltivano prodotti non propriamente sani, con sapore e proprietà nutritive molto più bassi rispetto a quelli italiani. Per far sì che un albero riesca a riprodursi tutti i mesi dell’anno vengono utilizzate sostanze chimiche che ne alterano il ciclo naturale. La maggiore differenza tra la frutta acquistata che proviene dall’Italia e quella estera è l’uso di insetticidi e pesticidi. La normativa europea a riguardo si sta evolvendo, avvicinandosi a quelle che sono le politiche italiane in vigore da anni, ma per altri prodotti provenienti dall’oltreoceano, non si ha la stessa sicurezza. In Italia i controlli e gli esami sono molto stringenti, tanto che molti agricoltori hanno scelto di dedicarsi a un’agricoltura biologica, certificata e senza uso di alcuna sostanza artificiale. Purtroppo la medesima qualità non può essere riscontrata per i prodotti esotici ed esteri, soprattutto in Paesi dove si ha maggiore libertà nell’utilizzo di insetticidi nocivi.

L’ECCELLENZA DEGLI AGRUMI CALABRESI
Tra la frutta italiana più amata a livello internazionale ci sono gli agrumi calabresi. Il clima mite, le terre fertili e le tradizioni contadine hanno permesso di produrre nei decenni prodotti di qualità sempre maggiore, richiesti in tutto il mondo. In Calabria, infatti, viene prodotto circa un quarto di tutti gli agrumi italiani: a Reggio Calabria si trovano le maggiori aziende agricole, subito seguita da Cosenza. Tra gli agrumi calabresi più amati vi sono le clementine, frutto che ha un grande apporto di vitamina C ed è molto dolce, quindi preferito anche dai bambini. Si sbuccia facilmente e la sua polpa è molto succosa: è uno degli agrumi con apporto energetico maggiore, quindi adatto alle merende e molto sano. La coltivazione degli agrumi calabresi è comunque molto varia in tutte le province della regione e questa rappresenta una delle attività economiche principali. Particolarmente famoso è l’arancio di Calabria, un albero e produce molti frutti gustosi e che sembra trovare nel clima calabrese il suo habitat ideale. Qui si producono anche il bergamotto e il chinotto, specie più rare e dalle specifiche esigenze, ma dall’aroma particolare, talmente amati da essere utilizzati anche per la produzione di molti profumi famosi.

LE VARIETA’ DI FRUTTA DISPONIBILE
Tra gli agrumi calabresi più richiesti vi sono il bergamotto, il mandarino, i limoni, le clementine, le arance ed il chinotto; frutta ricca di sapore, perfetta per spremute, molto saporita e con un grande apporto di vitamine e sali minerali. La coltivazione di questi agrumi avviene nella maniera più naturale possibile, avvicinandosi alle produzioni che venivano fatte dai nonni e dai bisnonni degli attuali contadini. Viene rispettata anche la stagionalità, non forzando le piante a produrre frutto in mesi dell’anno in cui sono a riposo. Nonostante i prezzi dei prodotti biologici siano maggiori rispetto a quelli di altri tipi di frutta, questo settore in Italia è in crescita. La nazione è la maggiore produttrice di diversi tipi di frutta, dalle mele alle pere, dall’uva agli agrumi. L’apprezzamento di questi prodotti nel resto del mondo, è molto alto, non solo per le certificazioni della sicurezza della frutta italiana, ma anche per il sapore ed il profumo che ha la frutta proveniente dal nostro Paese. Il clima mite, il sole, le terre ricche contribuiscono in parte a rendere il prodotto saporito e unico, ma il grande merito va alla bravura e alla costanza dei contadini che, attraverso mille difficoltà dovute soprattutto al mercato e alla burocrazia, riescono a preservare le proprie terre e a mantenere la stessa qualità durante gli anni.