Farmaci per dimagrire
Quando ci apprestiamo a seguire un regime dietetico ipocalorico per ottenere una significativa perdita di peso, spesso ci viene in mente che una serie di farmaci specifici potrebbero aiutarci nel processo di dimagrimento.
Esistono vari tipi di preparati medici in grado di lenire il senso di fame, ma se è vero che questi prodotti possono risultare efficaci in questo senso è altrettanto vero che possono nuocere alla salute.
Un altro aspetto da non trascurare è che l’efficacia di questo tipo di farmaci è spesso limitata nel tempo : il peso che si è riusciti a perdere nel giro di poco tempo spesso viene ripreso con altrettanta facilitò.
A differenza di altri paesi in cui vengono commercializzate varie sostanze ad azione dimagrate, in Italia gli unici due principi attivi accettati erano la sibutramina (il cui utilizzo non è più consentito dal 2010) e l’Orlistat, ovvero la tetra-idro-lipostatina, l’unico farmaco ad essere autorizzato dal Ministero della Salute.
Tra i nomi dei più comuni farmaci per dimagrire, troviamo i seguenti :
- Fenilpropanolammina
- Fentermina
- GLICOBASEY ® – Acarbosio
- GLUCOBAY ® – Acarbosio
- Lasix
- Lassativi per dimagrire
- Orlistat – Xenical –
- Pastiglie per dimagrire
- Pseudoefedrina
- Sibutramina
- Topiramato per dimagrire
- Triacana
- Winstrol ® Stanozololo
- XENICAL ® – Orlistat
- Xenical – orlistat
- Zaditen
- Zimulti – rimonabant
Tra i prodotti farmacologici sopra elencati, troviamo anche molti integratori antifame, ovvero, di anoressizzanti, capaci di ridurre la sensazione di fame.
Questo tipo di integratori agisce sullo stimolo del centro della sazietà presente nell’ipotalamo, inibendo quelli che sono gli stimoli della fame.
Tra i farmaci antifame più noti, ci sono senza dubbio i cosiddetti derivati anfetaminici come la fenteremina, la fendimetrazina e il mazindolo. Questi farmaci dovrebbero essere assunti sotto stretto controllo medico e solo per brevissimi periodi di tempo.
C’è da dire che i farmaci anoressizzanti vengono solitamente utilizzati solo in casi di obesità grave, ovvero con quei pazienti il cui IMC supera il valore di 30. Questo perché pazienti affetti da obesità grave sono più resistenti agli effetti collaterali derivanti da questo tipo di farmaco; sono invece assolutamente da evitare in pazienti che lamentano solo un sovrappeso assolutamente risolvibile con il solo regime alimentare e l’esercizio fisico.
Tra gli effetti collaterali più frequenti derivanti dall’assunzione di un farmaco anoressizzante, troviamo :
- dipendenza fisica e psicologica
- irritabilità
- insonnia
- ansia
- euforia
- depressione
- confusione
- cefalea
- tremore
- palpitazioni
- tachicardia ed aritmia
La cosa migliore è dimagrire senza l’utilizzo di farmaci, in quanto i rimedi naturali sono molteplici.
Integratori e farmaci anoressizzanti, sono particolarmente sconsigliati in pazienti che presentano malattie sistemiche e croniche quali ipertensione, problemi al sistema cardio circolatorio, ipertiroidismo o una particolare instabilità emotiva.
Come detto in precedenza, gli unici due farmaci anti-fame consentiti dal Ministero della Salute sono l’olistat e la sibutramina (nonostante quest’ultimo sia stato praticamente bandito nel 2010).
Vediamo insieme le caratteristiche di questi due farmaci.
Sibutramina
Bandito dalla vendita in Italia nel gennaio 2010, la Sibutramina è un farmaco che viene impiegato per il trattamento dei casi più gravi di obesità.
Agisce a livello del sistema nervoso centrale come fanno gli antidepressivi, inibendo quella che è la ricaptazione di noradrenalina, dopamina e serotonina.
A differenza delle benzodiazepine, però, la sibutramina agisce come farmaco anoressizzante, dando a chi la assume un senso di sazietà che porta a non desiderare di mangiare quantità eccessive di cibo.
Questo avviene soprattutto perché la noradrenalina agisce sul metabolismo basale regolarizzandolo.
Naturalmente, si tratta di un farmaco dai seri effetti collaterali : sempre la presenza di noradreanalina comporta non solo un aumento dell’ossigeno in stato di riposo ma anche un innalzamento della pressione arteriosa e del battito cardiaco.
Anche l’integrazione con altri farmaci è decisamente da tenere in considerazione; sono stati riscontrati effetti collaterali importanti in seguito all’assunzione di sibutramina in concomitanza con farmaci antidepressivi ed antiemicranici.
La sibutramina non dovrebbe essere mai assunta per un periodo superiore ai 6 mesi.
Orlistat
Orlistat è un farmaco che può aiutare a perdere peso se si è obesi o in stato di grave sovrappeso.
Funziona bloccando sostanze chimiche (enzimi) presenti nell’intestino.
Orlistat è in grado di bloccare quasi un terzo dei grassi che ingeriamo; il grasso non digerito non viene assorbito dall’organismo che lo elimina attraverso le feci.
La dose normale è di una capsula da 120 mg, tre volte al giorno con ogni pasto.
Come per la Sibutramina, anche Orlistat può essere prescritto solo a pazienti che presentano un grado di obesità superiore a 30; inoltre, a 3 mesi dall’inizio del trattamento, si deve aver perso almeno il 5% del proprio peso, altrimenti il trattamento deve essere interrotto.
Orlistat non può essere assunto dalle seguenti categorie di pazienti :
- donne incinte o che allattano.
- persone di età inferiore ai 18 anni
- persone con una sindrome da malassorbimento
- persone con colestasi
Tra i medicinali utilizzati in caso di obesità grave, troviamo anche l’Acarbosio, un oligosaccaride di origine microbica in grado di inibire l’azione delle alfa-glucosidasi intestinali, degli enzimi localizzati nell’intestino tenue il cui compito è quello di digerire i carboidrati presenti nei comuni alimenti.
PER QUALSIASI UTILIZZO DI FARMACI CONSULTARE UN MEDICO.