Carboidrati: fanno ingrassare?

carboidrati

Nonostante ci siano varie diete che li eliminano o li sconsigliano (vedi dieta Atkins e la dieta chetogenica) i carboidrati sono la principale fonte di energia del corpo di energia, dato che i muscoli e le cellule cerebrali preferiscono i carboidrati ad altre fonti di energia quali i trigliceridi e i grassi per mantenere costante ed efficiente la loro attività.

Le ricerche scientifiche condotte negli ultimi anni suggeriscono che, se si assume una quantità di cibo appropriata ai livelli di attività quotidiana, poco o nessun carboidrato viene convertito in grasso all’interno del corpo.
Per la maggior parte delle persone (a meno che non si soffra di un disturbo metabolico) quando si mangiano cibi che ne contengono, questi ultimi vengono digeriti, trasformati in glucosio, e poi trasportati a tutte le cellule del corpo.
Essi vengono poi metabolizzati e utilizzati a supporto dei processi cellulari.
Se si svolge un livello moderato di attività fisica e se si mangia in maniera regolare, la maggior parte dei carboidrati che si assumono vengono bruciati più o meno immediatamente.

La maggior parte delle diete alla moda sostengono che tutti i carboidrati sono cattivi, ma dei tre macronutrienti che forniscono calorie alla nostra dieta, i carboidrati sono la fonte primaria di combustibile del corpo.
Sono responsabili della gestione del ritmo cardiaco, della digestione, della respirazione, dell’esercizio e dell’attività cerebrale.

Circa il 70% delle calorie giornaliere dovrebbero provenire dai cosiddetti carboidrati buoni (complessi). Quelli da evitare sono chiamati carboidrati semplici.

Entrambi i tipi di carboidrati sono zuccheri. Entrambi sono digeriti e convertiti in glucosio, che viene utilizzato dal corpo per l’energia. Quando consumati in eccesso, possono essere convertiti in grasso.

I carboidrati semplici, ovvero quelli da evitare, comprendono zucchero da tavola, melassa, miele, alcool, pane bianco, pasta bianca, riso bianco, patatine fritte, cereali zuccherati, succhi di frutta, caramelle, e latte.
La maggior parte dei carboidrati semplici sono nutrizionalmente poveri perché sono stati raffinati e spogliati delle loro fibre, dei loro minerali e delle loro vitamine.
Essi sono digeriti rapidamente dal corpo e causano un picco dei livelli di zucchero nel sangue.

In risposta a questo picco, il pancreas eroga insulina per trasportare e consegnare il glucosio alle cellule in tutto il corpo. Questo processo fa sì che il livello di zucchero nel sangue e livelli di insulina oscillino come un pendolo, lasciandoci stanchi, affamati ancor più desiderosi di assumere carboidrati semplici.

Cosa succede alle calorie in eccesso che provengono da carboidrati?
La risposta dipende da diverse cose: che tipo di carboidrati avete consumato, la vostra genetica, così come l’ammontare delle calorie complessive.
Per coloro che seguono una dieta bilanciata e non hanno disturbi metabolici, quando sono in eccesso vengono convertiti dal fegato in catene complesse di glucosio chiamato glicogeno.
Il glicogeno è immagazzinato nelle cellule epatiche e muscolari ed è una fonte secondaria di energia.
Quando il corpo esaurisce il glucosio nel sangue, inizierà ad abbattere e metabolizzare glicogeno per produrre energia.
Un corpo ha in genere dei livelli di glucosio nel sangue in grado di sostenere tutti i processi cellulari per tre o quattro ore; se in quel lasso di tempo non si assume cibo, il corpo inizierà a rompere il glicogeno immagazzinato in modo da tenere attive tutte le funzioni organiche.

Quando il livello di glucosio nel sangue torna alla normalità, il livello di insulina nel sangue è ancora vicino al massimo.
Come risultato, l’insulina continua ad assorbire il glucosio sotto forma di grasso.
In ultima analisi, il livello di glucosio nel sangue scende al di sotto del normale e si torna a percepire il senso di fame.
Ecco che si tende a prendere peso e a non diminuire la sensazione di fame.
In definitiva, l’insulino-resistenza causata da livelli costantemente elevati di insulina nel sangue danneggia la capacità di attivare un centro di sazietà nel cervello.
Si entra in un circolo vizioso di aumento di peso continuo combinato con la fame.

Proprio perché i carboidrati semplici vengono digeriti così rapidamente, lo zucchero in eccesso viene convertito in grasso. Per queste ragioni, la maggior parte dei carboidrati semplici sono una scelta di cibo scadente.

Al contrario, quelli complessi sono nutrienti, e includono verdure, pane integrale e pasta, fagioli, piselli, riso, patate dolci, avena, frutta e cereali integrali.
Essi, a differenza dei carboidrati semplici, sono ricchi di fibre, vitamine, minerali e micronutrienti. I carboidrati complessi causano un rilascio equilibrato e controllato di zucchero nel sistema, dando al corpo più tempo per utilizzare i carboidrati come combustibile; di conseguenza, anche i livelli di insulina rimangono stabili.

I semplici sono carichi di calorie, fornendo bassi livelli di nutrizione e causando l’aumento di peso. I carboidrati complessi hanno meno calorie e sono ricchi di fibra, per questo sono in grado di dare all’organismo un maggiore senso di sazietà e di diminuire il senso di fame.

Pelle e capelli sempre in forma

capelli sani

Alimentazione corretta per avere pelle e capelli sempre in forma

Capelli lucidi, unghie forti e pelle luminosa possono essere i segni di una grande cura del proprio corpo, anche a livello di dieta alimentare.
Il cibo, infatti, contiene un sacco di sostanze nutritive fondamentali per la bellezza del nostro corpo che, da secoli, vengono sfruttate per vari scopi estetici.
Oggi come in epoche passate, possiamo far ricorso al miele o all’aceto per dare lucentezza e morbidezza ai nostri capelli, o usare olio di oliva per ammorbidire e rendere incredibilmente setosa la pelle di viso e corpo.

Sebbene non esista alcun alimento “miracoloso” in grado di garantirci l’eterna giovinezza, è assolutamente vero il fatto che lo stile di vita e l’assunzione di determinati cibi possono influenzare positivamente anche il nostro aspetto esteriore, soprattutto quello di pelle e capelli.

Vediamo insieme quali sono i cibi e le sostanze nutritive di cui la nostra pelle i nostri capelli hanno bisogno per essere sempre sani e splendenti.

Proteine
Pelle, capelli e unghie sono per lo più costituiti da proteine, soprattutto cheratina, collagene ed elastina, elementi fondamentali per combattere le rughe e donare una maggiore elasticità alla pelle.
La maggior parte di noi mangia un sacco di proteine consumando cibi quali carne, pesce, legumi, uova e latticini.
Naturalmente, è importante tenere sempre sotto controllo la quantità di proteine assunte; a meno che non siate degli atleti professionisti che bruciano anche 5000 calorie al giorno con le loro massacranti sessioni di allenamenti, è bene non consumare mai più proteina di quante siano necessarie al corretto funzionamento dell’organismo. Il corpo, infatti, se viene sovraccaricato di proteine, le converte in grasso che va a depositare in punti particolarmente delicati quali fianchi e glutei.

Omega 3
Il corpo ha bisogno di grassi.
Naturalmente, non stiamo parlando dei grassi derivanti da una torta alla crema o un biscotto, ma dei cosiddetti grassi essenziali omega-3 e omega-6.
Quando si soffre di cute o pelle secca, è probabile che si soffra di una carenza di questo tipo di grassi benefici (l’attributo “essenziali” dipende proprio dal fatto che il corpo non è in grado di auto-produrli e si rende necessario assumerli tramite la dieta).
Sia gli omega-3 che gli omega-6 producono sostanze simili agli ormoni chiamati prostaglandine, che poi si trasformano in altre sostanze che influenzano l’immunità e la capacità di combattere l’infiammazione del corpo.
La salute della pelle e dei capelli nasce dal perfetto equilibrio tra i grassi Omega-3 e quelli Omega-6; l’alimentazione tipica dell’occidente tende ad avere un più alto apporto di omega-6 rispetto agli  omega-3.
Si può ovviare a questo disequilibrio mangiando pesci come salmone, sardine e tonno (alimenti ricchi di omega-3) almeno un paio di volte la settimana.
Volete capelli luminosissimi? Fate un impacco con l’olio di semi di lino dopo ogni shampoo; il lino è ricchissimo di omega-3 ed è un vero toccasana per i capelli sfibrati che hanno perso la lora lucentezza.

 

Ferro
La vostra pelle è spenta, pallida e i vostri capelli si spezzano con troppa facilità?
Forse avete una carenza di ferro.
Colorito pallido, pelle pruriginosa e lacerazioni ai lati della bocca possono essere sintomi di una notevole ed improvvisa carenza di ferro, un elemento fondamentale per la corretta funzionalità organica di fegato, intestino e, ovviamente, di pelle, capelli e unghie.
La carne è senza dubbio la migliore fonte di ferro: più rossa è, più ferro contiene.
Nel caso non amaste la carne, potete ripiegare sui legumi, a patto che associate anche un integratore di vitamina C, elemento che consente un maggior assorbimento del ferro derivante da alimenti di origine non animale.

 

Vitamina C
Come accennato nel paragrafo precedente, la vitamina C è fondamentale per permettere al corpo di assorbire il ferro non di origine animale. La vitamina C, però, è molto di più.
E’ essenziale, infatti, per la produzione del collagene, il “cemento” naturale del corpo che si trova sotto lo strato epidermico che serve per sostenere e dare elasticità ai tessuti. Uno dei motivi principali dell’invecchiamento cutaneo è da imputare ad una perdita graduale di collagene man mano che passano gli anni.
La Vitamina C (insieme alla E e al beta-carotene) funge da antiossidante, bloccando l’azione dei radicali liberi e favorendo la produzione di collagene.
Invece di puntare sugli integratori per garantirsi la giusta dose di vitamina C, potete optare per i seguenti frutti : kiwi, arance, limoni e pompelmi.

 

Vitamina B2 e B6
La carenza di vitamina B2, conosciuta anche come riboflavina, si manifesta con episodi di dermatite, pelle particolarmente untuosa alternata a zone di pelle squamata. Inoltre, la mancanza di questa vitamina del gruppo B, è anche una delle principali cause della perdita dei capelli.
Per quanto riguarda la vitamina B3, ovvero la niacina, è fondamentale per prevenire scottature della pelle in seguito all’esposizione al sole.
Una carenza di Vitamina B6 invece si manifesta con eruzioni cutanee, dermatiti ed episodi di psoriasi.
Per integrare queste tre vitamine è necessario includere nella propria alimentazione cereali integrali, noci, carne, fegato, pollo, pesce, uova, latticini, frutta, verdura.

Pelle a buccia d’arancia

pelle a buccia d'arancia
Eliminare la pelle a buccia d’arancia

La cellulite è un problema che accomuna moltissime donne, da quelle più in carne a quelle più magre. Un fastidioso inestetismo che rende la pelle a buccia d’arancia causato dall’ipoderma, un tessuto che si trova sotto il derma di natura adiposa, provocata da ritenzione idrica. Nella maggior parte dei casi sono i fianchi e la zona esterna delle cosce a presentare la cellulite, la quale si espande sulle natiche che risultano flaccide e molli. È bene distinguere le diverse tipologie di pelle a buccia d’arancia prima di poter spiegare come eliminarla, poiché ne esistono tre: quella compatta, quella molle e quella edematosa. Nel primo caso il tessuto dermico è poco elastico e molto secco, con la possibile comparsa di smagliature sulle cosce e sui glutei. Una condizione che può trasformarsi in cellulite molle con il tempo, la quale si presenta all’interno delle cosce e delle braccia nelle donne di mezza età. La cellulite edematosa si manifesta in correlazione con problemi legati alla circolazione degli arti inferiori, intaccando una parte della gamba tra caviglie e ginocchia.
Eliminare la cellulite non è facile e le cure possono essere piuttosto lunghe. Bisogna prima di tutto cercare di capire la causa, prevenendola in tempo. In alcuni casi la cellulite è ereditaria, ma può essere correlata anche allo stile di vita e alle vari abitudini alimentari. Talvolta anche gli squilibri ormonali che si presentano nelle donne durante la fase della pubertà possono portane all’insorgenza di questo problema, così come può accadere nella gravidanza. Fortunatamente esistono numerosi rimedi più o meno efficaci per ridurre la pelle a buccia d’arancia, ma è bene precisare che non esistono miracoli e si tratta di trattamenti molto lunghi. Non ci sono creme o massaggi magici, ma è necessario avere molta pazienza e integrare alle varie tipologie di trattamento un’adeguata attività fisica e un corretto e sano regime alimentare.
Nei casi in cui la cellulite si presenti in maniera molto marcata ed estesa bisogna rivolgersi a un medico specialistico, in modo da poter valutare le condizioni dell’organismo. Partendo dai rimedi più classici e conosciuti destinati a condizioni lievi troviamo i massaggi, i quali stimolano la circolazione sanguigna e agiscono direttamente sui cuscinetti della cellulite. Nel corso degli ultimi anni è stato dimostrato che numerose donne hanno deciso di sottoporsi all’elettrolisi, la quale sfrutta la corrente a basso voltaggio sui tessuti tramite degli elettrodi, agendo in questo modo sulla zona interessata. Anche la mesoterapia è abbastanza efficace nei confronti di questo inestetismo, nonostante si tratti di una vera e propria cura farmacologica. Un eccellente rimedio contro la cellulite edematosa o molle vede protagonista la terapia laser, un procedimento senza dolore per interventi solitamente più invasivi.
Come possibile soluzione troviamo anche l’ultrasuono terapia, la quale agisce tramite vibrazioni con lunghezza d’onda che non possono essere percepite dall’orecchio umano, le quali stimolano la circolazione sanguigna e bruciano i trigliceridi accumulati all’interno delle cellule. Parlando invece di trattamenti più invasivi troviamo la lipoaspirazione, consigliata in casi di obesità: viene anche definita liposcultura, un intervento di chirurgia estetica che tramite delle piccole incisioni del tessuto e per mezzo di canule aspira l’adipe in eccesso, rimodellando le zone trattate. Un intervento che viene eseguito in anestesia locale, considerato il fatto che la paziente dovrà collaborare cambiando posizione: una procedura che però richiede un costo approssimativo di 2000 – 7000 euro.

È risaputo che i rimedi clinici sono spesso molto costosi, per questo motivo alcune donne puntano su quelli naturali, come prodotti cosmetici reperibili in erboristerie o farmacie. La cosmesi non sarà però risolutiva nei confronti della cellulite, ma ne migliorerà l’aspetto. Anche in questa circostanza ci sono marchi più o meno costosi ed economici, spetterà quindi solo a noi decidere che cosa acquistare. Si consiglia inoltre un bagno turco oppure una sauna per eliminare la presenza di tossine, oppure prepararsi un bagno salato in casa con del sale marino integrale, 10 gocce di olio essenziale di cipresso, 10 gocce di limone e 10 gocce di essenza di geranio. Fra i vari metodi e trucchi di prevenzione e riduzione della pelle a buccia d’arancia troviamo anche piante ed erbe naturali, le quali aiutano a combattere la ritenzione idrica, la causa principale di questo problema: un esempio? La centella asiatica, acquistabile in qualsiasi erboristeria. Anche l’alimentazione è fondamentale, non solo per mantenere il nostro corpo sano e per evitare obesità e sovrappeso, ma anche come base per qualsiasi trattamento anticellulite, che sia invasivo oppure più naturale. Ciò non significa mettersi a dieta seguendo un regime alimentare ferreo, ma eliminare quegli alimenti ricchi di grassi o molto conditi che trattengono l’acqua nel nostro corpo, arricchendo la nostra tavola con cibi poveri d’acqua e consumando la frutta lontano dai pasti. Ricordiamo che avere la pelle a buccia d’arancia non significa essere grassi, poiché colpisce persone longilinee, obese, magre e sovrappeso: non ci sono distinzioni.

Addome perfetto: come si fa?

addome piatto

Come avere l’addome perfetto

Molte persone pensano che l’unico modo per ottenere una pancia piatta sia quello di fare migliaia di addominali ogni giorno.

Nonostante questo tipo di esercizio giochi un ruolo piuttosto importante nella tonificazione generale della zona addominale, spesso e volentieri i muscoli della pancia risultano flaccidi anche per una serie di abitudini sbagliate come un intestino poco regolare, una cattiva postura e una dieta sbagliata.

Vediamo dunque alcuni suggerimenti per avere degli addominali davvero straordinari.

Evitare bevande gassate, gomme da masticare e… cannucce. La maggior parte del gas intestinali viene ingerito attraverso l’aria.
La gomma da masticare non solo incoraggia ad inghiottire aria, ma inganna anche il sistema digerente dandogli l’illusione che si sta effettivamente mangiando qualcosa. Questo significa che si inizia a produrre succhi digestivi che provocano gonfiore.

Evitare grano intero e “cibi bianchi” . Grano e cibi ‘bianchi’ come pizze o pasta non sono spesso di grano intero. Poiché la maggior parte di questi tipi di alimenti hanno poca o nessuna fibra, possono bloccare il sistema causando gonfiore e stitichezza. Sostituite il grano con patate dolci, avena, riso selvatico e torte d’avena e mangiare un sacco di verdure, insalate, pesce e cibi integrali.

Ridurre l’apporto di latticini. Una volta terminato il periodo della prima infanzia, il nostro organismo non ha più gli enzimi necessari per assorbire le sostanze nutritive del latte.
La digestione allora diventa difficile e si vengono a creare grosse quantità di muco e acido intestinale; questo sconvolge l’equilibrio dei batteri nell’intestino, causando difficoltà di digestione e un ridotto assorbimento dei nutrienti.
Lo zucchero nel latte può anche causare problemi in chi soffre di candida albicans che prospera in un ambiente acido e il latte, si sa, è acido.
Riducendo prodotti lattiero-caseari, il gonfiore dovrebbe diminuire in poche settimane, lasciando il vostro addome più asciutto e tonico.

Bere tisane e acqua calda
L’acqua calda, per quanto non sia gustosissima,  da sola è in grado di lenire la digestione rilassando i muscoli.
Tisane che aiutano in maniera particolare sono la camomilla e la menta piperita.

Abbattere lo stress
Quando sei stressato, il corpo produce cortisolo, un ormone secreto dalle ghiandole surrenali. Questo aiuta a produrre zucchero nel sangue e a riversarlo nel flusso sanguigno, che fornisce l’energia necessaria per far funzionare l’organismo. Qualsiasi zucchero in eccesso che non viene utilizzato viene immagazzinato come grasso.
Una persona dovrebbe bere almeno 10-12 bicchieri di acqua ogni giorno (pari circa a 2 litri).
Se si suda molto e se ci si sottopone abitualmente a sessioni di esercizio fisico pesante, può essere necessario anche integrare i liquidi persi con degli appositi integratori salini.

Vediamo ora una serie di esercizi utilissimi per rimodellare l’addome.

Esercizio n° 1 (riscaldamento)

Iniziare in una posizione a quattro zampe con le mani all’altezza delle spalle e le ginocchia all’altezza delle anche.
Espirare e contrarre i muscoli addominali, arrotondando la colonna vertebrale spingendola verso l’alto.
Schiacciare il mento verso il collo e tenere in posizione per 10/15 secondi.
Espirare e inarcare la zona lombare e la testa verso l’alto; tenere in posizione 10/15 secondi.
Tornare alla posizione di partenza e ripetere l’intero movimento 5-8 volte.

 

Esericizo n° 2

Sedetevi sul bordo di una sedia e mettete le mani sul bordo con le dita rivolte verso le ginocchia.
Stringete gli addominali e sollevate i piedi da 2 a 4 centimetri dal pavimento.
Sollevate il sedere e mantenete questa posizione il più a lungo possibile (5 a 10 secondi sono sufficienti),
Scendete verso il basso e ripetete.
Continuate questo esercizio per 1 minuto.

 

Esercizio n° 3
Inginocchiati sul pavimento e piegatevi sul lato destro appoggiandovi con una mano sul pavimento. Mantenete il peso bilanciato, lentamente estendete la gamba sinistra e puntate le dita dei piedi.
Ponete la mano sinistra dietro la testa, puntando il gomito verso il soffitto.
Successivamente, sollevate lentamente la gamba all’altezza dell’anca ed estendete il braccio sopra la gamba, con il palmo rivolto in avanti.
Guardate la mano mentre portate il lato sinistro della gabbia toracica verso l’anca.
Ripetere 6/8 volte e cambiate lato.

 

Esercizio n° 4

Iniziate a quattro zampe, allineando le ginocchia sotto i fianchi e i polsi sotto le spalle.
Alzate il braccio sinistro all’altezza della spalla e la gamba sinistra all’altezza dell’anca.
Tenete in posizione per 2 secondi e allungatevi in avanti con le dita e indietro coni talloni.
Ripetete questo esercizio sul lato opposto, facendo da 15 a 20 ripetizioni, alternando i lati.

Tonno: Patè di tonno

Tonno

INGREDIENTI:

  • 300 g di tonno sott’olio sgocciolato
  • 100 g di burro
  • 3 filetti di acciuga sott’olio
  • 1 cucchiaio di capperi sott’aceto
  • 4 cucchiai di maionese
  • 1 limone
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 spicchio d’aglio
  • pane pugliese

TEMPO: 20 MIN

COTTURA: PENTOLA

DIFFICOLTA’: FACILE

PASSO PER PASSO:


1)Mettete il tonno nel frullatore o nel mixer e aggiungete il burro lasciato ammorbidire a temperatura
ambiente, i capperi, la maionese, i filetti di acciuga, il prezzemolo e il succo di mezzo limone. Frullate
il tutto fino a che avrete ottenuto un composto cremoso.

2)Trasferitelo in una ciotola e mettetelo in frigorifero per almeno mezz’ora.

3)Tagliate a fette il pane pugliese, fatelo abbrustolire in forno, strofinatelo con l’aglio se lo usate e servitelo con il paté decorato con fettine di limone e foglioline di prezzemolo.
Se vi piace, potete accompagnarlo con listarelle di peperone rosso o spicchi di pomodoro.

Crepes con spinaci

crepes spinaci

Ingredienti:

  • 8 Cucchiai di Farina
  • 12 Cucchiai di Latte
  • Parmigiano
  • Pepe
  • 8 Cucchiai di ricotta vaccina
  • Sale
  • 250 g di spinaci
  • 4 Uova

Per le crepes: in una ciotola amalgamate la farina con 8 cucchiai di latte, poi sgusciatevi le uova, sbattete con una frusta, salate e lasciate riposare per mezz’ora circa.

A parte mescolate la ricotta con 4 cucchiai di latte e unite gli spinaci surgelati, fatti scongelare a fuoco basso in un padellino antiaderente.

Cuocete 2 crepes con il burro; spalmatele con il composto di ricotta e spinaci, arrotolatele e mettetele in frigorifero a consolidare. Riprendete le crepes, tagliatele a fette, disponetele in una pirofila con fiocchetti di burro e parmigiano grattugiato e gratinatele sotto il grill.

Toglietele dal forno e servitele.

TEMPO: 25 MINUTI

COTTURA: FORNO TRADIZIONALE

DIFFICOLTA’: MEDIA

Dimagrire praticando sport

praticare sport per dimagrire

Se vi piace lo sport e il vostro obiettivo è quello di perdere un paio di chili, allora sappiate che siete fortunati.

Sia che prediligiate sport individuali che di squadra, non avrete alcun problema nel trovare uno sport che possa aiutarvi a raggiungere il peso forma ideale.
Se invece non amate l’attività fisica, allora forse potrete scoprire, grazie a questo articolo, quanto è importante l’esercizio del corpo nel processo di dimagrimento.

Sebbene qualsiasi attività fisica comporti un consumo di energie e quindi di grassi in eccesso, tuttavia alcuni sport sono in grado di farvi bruciare più calorie di altri.

Le migliori attività dimagranti sono quelle che bruciano una quantità significativa di calorie in un breve lasso di tempo; l’unico modo per perdere peso, infatti, è quello di bruciare più calorie di quante se ne consumano. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un regime alimentare corretto ed un costante esercizio fisico. Considerate la seguente proporzione : un chilo di grasso equivale a circa 3.500 calorie, quindi bruciare 3.500 calorie comporterà la perdita di un chilo di grasso corporeo.

Anche quando si cerca di perdere peso velocemente, è importante iniziare gradualmente e aumentare la frequenza di esercizio in modo da permettere al vostro corpo di regolarizzare sforzo e attività metabolica. Se non avete accesso alle comuni strutture utilizzate per gli allenamenti cardio più efficaci (nuoto o palestra), potete incorporare esercizi quotidiani come camminate veloci e bicicletta per ottenere risultati comunque eccellenti. Il vero segreto per dimagrire facendo sport sta tutto nel saper mantenere un impegno costante nella pratica dell’esercizio fisico : ad esempio, camminare o salire le scale sono alcuni dei migliori esercizi per perdere peso rapidamente. Per perdere peso in maniera veloce con l’esercizio fisico, è necessario dedicare all’esercizio fisico dai 45 ai 60 minuti al giorno.

Per ottenere una consistente perdita di calorie, può anche essere sufficiente ridurre drasticamente il proprio consumo alimentare, ma ciò comporterebbe una serie di squilibri a livello metabolico ed ormonale che potrebbero tradursi anche in problemi di salute di una certa entità.

Il modo migliore per perdere peso, dunque, è affiancare una dieta sana ad un esercizio fisico mirato e continuativo. Come detto in precedenza, le varie attività sportive bruciano quantità variabili di calorie, in base al livello di vigore e al tipo di esercizio (aerobico o anaerobico).

Vediamo insieme quali sono gli sport che fanno perdere peso più in fretta e più facilmente.

Nuoto

Se esiste uno sport in grado di far perdere peso in maniera uniforme ed efficace è proprio il nuoto.
Questo perché si tratta di una attività che richiede un altissimo dispendio di energia in quanto coinvolge ogni singolo muscolo del corpo.
La caratteristica più interessante del nuoto è che è in grado di tonificare ogni parte del corpo facendole recuperare la forma perduta.

Ciclismo

Il ciclismo è uno sport molto piacevole e divertente che è possibile praticare da soli o in compagnia.  E’ anche uno degli sport meno costosi, in quanto basta una bicicletta e tanta voglia di fare!
Pedalare, può davvero essere il segreto per perdere peso : è possibile, infatti, bruciare fino a 1000 calorie all’ora a seconda della velocità e il terreno.

Calcio

90 minuti di calcio eseguiti con costanza nel corso del tempo, sono sufficienti per garantire una perdita di peso molto più veloce rispetto ad altri sport.
A differenza di altri sport come il baseball o il golf che ti danno il tempo di riprendere fiato, il calcio è sicuramente più impegnativo e mette il corpo in una condizione di sforzo costante.
La capacità di resistenza è fondamentale quando si decide di scegliere il calcio come attività fisica.

Tennis

Un tempo sport per pochi, oggi il tennis è sempre più praticato da giovanissimi e adulti. E’ un’attività sportiva che comporta un grande dispendio di energie e, conseguentemente, di calorie.
Nel tennis si corre, ci si solleva, ci si piega con gambe e braccia. E’ uno sport giocato a ritmi molto alti e questo è un fattore ideale per promuovere la perdita di peso e il miglioramento delle capacità motorie.
Per praticare costantemente il tennis, c’è bisogno di una buona preparazione sportiva di base, onde evitare strappi muscolari e crampi indesiderati e decisamente fastidiosi. Un allenamento leggero ma continuativo può aiutare a preparare il corpo allo sforzo di un match.

Corsa

Il cosiddetto jogging rappresenta forse il metodo più semplice per  perdere peso in quanto può essere praticato praticamente ovunque.
La corsa garantisce un ottimo allenamento cardio con il cuore e polmoni spinti al loro limite, mentre le gambe inizieranno a costruire massa muscolare magra.

Kickboxing

Può sembrare un’attività particolare, ma il kickboxing è davvero uno sport che può aiutare l’organismo a bruciare le calorie in eccesso.
Oltre a migliorare potenza, equilibrio e agilità, il kickboxing è uno sport in grado di far diminuire notevolmente i livelli di stress, un fattore spesso determinante nell’aumento di peso.
Ogni ora di kickboxing aiuta a bruciare tra le 300 e le 700 calorie, indipendentemente dall’età e dalla costituzione fisica.

Cozze gratinate

cozze gratinate

INGREDIENTI:

  • 1 kg di cozze
  • 1 limone
  • Pepe nero macinato al momento
  • 4 cucchiai di pane grattugiato
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 1 spicchio di aglio
  • 6 cucchiai di acqua di cottura delle cozze
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva

 

TEMPO: 45 MIN

COTTURA: PENTOLA E FORNO

DIFFICOLTA’: FACILE


PASSO PER PASSO:

1)Pulire le cozze lavandole accuratamente sotto acqua corrente. Raschiare la superficie esterna della conchiglia per rimuovere eventuali incrostazioni, staccare il bisso strattonandolo con la lama di un coltello.

2)Metterle in una capace pentola, sul fuoco a fiamma vivace ed attendere che le cozze si aprano. Generalmente occorrono 5-7 minuti. Mescolare di tanto in tanto.

3)Aprire le cozze, togliere la conchiglia senza mollusco e tenere quelle piene da parte. Spruzzarle con qualche goccia di succo di limone.

4)Filtrare il liquido di cottura attraverso un colino a maglie fini per eliminare i residui di sabbia.

5)Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere assieme all’aglio spellato.

6)Preparare la farcitura mescolando, in una ciotola, il pangrattato con il prezzemolo tritato, il liquido di cottura delle cozze e l’olio. Mescolare accuratamente fino ad ottenere un composto morbido. Unire altra acqua di cottura delle cozze se dovesse risultare troppo secco.

7)Prendere le cozze, farcirle con il compostro preparato ed allinearle in un unico strato in una capace pirofila.

8)Unire una macinata di pepe ed infornare sotto il grill del forno finché la panatura non si sarà dorata (generalmente 8-10 minuti circa).

Cellulite: come eliminarla

cellulite, come eliminarla

Con la costante esposizione alle tossine ambientali e all’ambiente in generale, la pelle presenta spesso segni di reazioni avverse.

Una delle più gravi reazioni della pelle è la cellulite, un’infezione batterica della pelle comune e dolorosa che può causare ulteriori complicazioni se non trattata.

Anche se più comunemente colpisce le gambe, può colpire la pelle su una qualsiasi parte del corpo e può variare in profondità dalla superficie ai tessuti sottostanti, i linfonodi e il flusso sanguigno.

  • I sintomi più comuni della cellulite includono :
  • arrossamento
  • gonfiore
  • dolore
  • calore al tatto
  • febbre

 

La cellulite è una infezione batterica che si forma quando uno o più tipi di batteri penetrano la cute attraverso una lesione della pelle.
Lo Streptococco e lo Staffilococco sono i due tipi più comuni di batteri che causano la cellulite.

In genere, interventi chirurgici, ferite, punture, ulcere, piede d’atleta e dermatiti sono i luoghi principali di ingresso batterico.

Tuttavia, alcuni tipi di ragni e punture di insetti possono anche trasferire i batteri che innescano l’infezione.

Fattori di rischio per il suo sviluppo

Diversi fattori possono mettervi a maggior rischio di sviluppare la cellulite, tra cui:

Lesioni : qualsiasi taglio, frattura, bruciatura o graffio aumenta il rischio di cellulite perché possono rappresentare un punto di ingresso per i batteri.

Indebolimento del sistema immunitario: condizioni che indeboliscono il sistema immunitario rendono il corpo più suscettibile alle infezioni come la cellulite. Condizioni che possono indebolire il sistema immunitario includono il diabete, le leucemie croniche, HIV / AIDS, malattie renali croniche, malattie del fegato e disturbi della circolazione. Anche l’uso di alcuni farmaci, come i corticosteroidi, può indebolire il sistema immunitario.

Malattie della pelle:  alcuni disturbi della pelle, come l’eczema, il piede d’atleta, la varicella e fuoco di Sant’Antonio, possono causare lacerazioni nella pelle e aumentare il rischio di cellulite. Anche uno stato di gonfiore cronico delle braccia o delle gambe (linfedema) potrebbe rompersi, lasciando la pelle vulnerabile alle infezioni batteriche.

Storia della cellulite: le persone che in precedenza hanno avuto episodi di cellulite, in particolare nella parte inferiore della gamba, possono essere più inclini a svilupparla di nuovo.

L’uso di droghe per via endovenosa:  le persone che si iniettano droghe illegali hanno un rischio maggiore di sviluppare la cellulite.

Obesità: essere in sovrappeso o obesi aumenta il rischio non solo di sviluppare la cellulite, ma anche di avere episodi ricorrenti.

Il trattamento in ospedale

In caso di infezione grave (quella della cellulite), è spesso necessario ricorrere al ricovero ospedaliero.
Nel periodo di degenza, saranno somministrati antibiotici per via endovenosa  attraverso un’iniezione o una flebo. Il tipo di antibiotici che verrà utilizzato dipende dalla causa sospetta di infezione, anche se tendenzialmente si tende a privilegiare gli antibiotici a largo spettro che possono uccidere una gamma di diversi ceppi di batteri. Tra i farmaci più usati in caso di cellulite, troviamo l’amoxicillina, streptomicina e l’eritromicina.

Trattamenti naturali

La cellulite è una condizione aggressiva che può causare ulteriori complicazioni se non trattata.Se da un lato esistono vari opzioni di trattamento medico per risolvere il problema, è altrettamento vero che è possibile optare per una serie di rimedi naturali altrettanto efficaci.Spesso si decide di combinare un trattamento interno con uno esterno (trattamento topico e per via orale).

Assumere curcuma e olio di cocco per via orale e procedere con l’applicazione di olio di oliva, olio essenziale di tea tree e olio essenziale di incenso per via topica sono tutti trattamenti naturali efficaci per sconfiggere la cellulite.

Uno dei metodi più utilizzati e, a quanto pare, più efficaci per combattere l’antiestetico effetto “buccia d’arancia” è lo scrub al caffè.

La caffeina è nota per le sue capacità di assimilazione del grasso e può essere utile nel ridurla.

Il massaggio e la conseguente esfoliazione della pelle stimola l’afflusso sanguigno e linfatico e promuove un effetto tensore.

Per preparare un efficace scrub al caffè non dovete far altro che mischiare 2 fondi di caffé, 3 cucchiai di zucchero o zucchero di canna, 2-3 cucchiai di olio di cocco e massaggiare il composto ottenuto sulle zone interessate.

Un altro sistema artigianale per combattere la cellulite sembra essere quello che prevede l’assunzione di…gelatina.

A quanto pare, infatti, la gelatina è in grado di svolgere alcune funzioni benefiche, tra cui :

  • rendere forti le articolazioni
  • aiutare a tonificare la pelle
  • migliorare la digestione
  • migliorare la cellulite

Essendo una grande fonte di collagene alimentare, la gelatina riesce a restituire alla pelle quella tonicità che viene a mancare in caso di cellulite.

Per quanto riguarda l’apporto vitaminico, anche un supplemento di vitamina D può aiutare a trattare questa particolare affezione epidermica, soprattutto se unita alla Vitamina E, un componente indispensabile per recuperare la giusta elasticità della pelle.

Il diabete: sintomi e problemi

Diabete una malattia

Problemi di salute: il diabete

Il diabete è una malattia cronica e degenerativa che impedisce all’organismo di sfruttare in maniera corretta l’energia prodotta dagli alimenti che assimiliamo. Si manifesta a causa del pancreas che non produce insulina, oppure nel caso in cui non venga assimilata e utilizzata dall’organismo. Molte persone hanno sentito parlare di diabete, ma è bene conoscere nei dettagli di cosa stiamo parlando. Quando ci nutriamo ogni alimento viene scomposto in glucosio o zucchero; durante la digestione, il glucosio si sposta tramite il flusso ematico, dando nutrimento alle cellule. Per far sì che questo avvenga è necessaria l’insulina, prodotta dal pancreas e diffusa nel sangue. Il problema insorge quando nel nostro corpo circola troppo glucosio rispetto alle quantità di insulina, aumentando così i livelli glicemici del sangue. Un problema che se persiste conduce al diabete, classificabile in diverse tipologie.
Esistono tre forme principali di diabete, anche se prima di queste è possibile trovare una malattia chiamata pre-diabete, conosciuta come un alterata tolleranza al glucosio in cui i valori della glicemia aumentano, ma non al punto da essere classificata come diabete. Chi soffre di questa patologia rischia di sviluppare il diabete di tipo 2 nel corso della propria vita, soprattutto nel caso in cui non tenga controllata la propria condizione. Fra le varie forme accennate in precedenza troviamo il diabete di tipo 1, una malattia autoimmune in cui il pancreas non produce più insulina, o in quantità insufficienti. Una patologia che si manifesta in persone con meno di 35 anni, spesso durante l’infanzia o l’adolescenza. Una malattia di origine genetica secondo molti scienziati, in cui le cellule pancreatiche smettono di funzionare a causa di molteplici attacchi; tuttavia vi sono altre teorie in cui questa malattia sarebbe causata da un virus che induce il sistema immunitario ad attaccare il pancreas.
Considerato il fatto che le cellule pancreatiche vengono distrutte, il diabete di tipo 1 durerà per tutta la vita e dovrà essere trattato con iniezioni di insulina, mantenendo regolare esercizio fisico e prestando attenzione a ciò che si mangia. Un’altra forma di diabete è quella di tipo 2, che si manifesta in persone sovrappeso con l’avanzare dell’età. Tuttavia, negli Stati Uniti viene diagnosticato anche in bambini e ragazzi per via dell’inadeguata attività fisica. Il diabete di tipo 2 è la patologia più diffusa e verte nei confronti del pancreas che non produce abbastanza insulina per il nostro organismo. Nella maggior parte dei casi questo tipo di diabete è associato allo stile di vita, ovvero dalla sedentarietà, dalla scarsa attività fisica e dal sovrappeso, anche se la familiarità rappresenta un fattore significativo per la sua insorgenza.
La terza tipologia di diabete viene definita gestazionale, la quale si manifesta nel secondo trimestre di gravidanza: una patologia destinata a scomparire dopo il parto. Per poter diagnosticare questa malattia è opportuno eseguire appositi esami del sangue, delle urine e un test per l’insulina, i quali forniscono analisi e diagnosi complete in poco tempo. Ma quali sono i sintomi a cui dobbiamo prestare particolare attenzione? La sete eccessiva, la sensazione di affaticamento senza apparente motivo, la minzione frequente, la fame eccessiva, la perdita di peso non voluta, la difficoltà di guarigione delle ferite, la vista offuscata, la pelle secca con conseguente prurito e la chetoacidosi diabetica, sintomo piuttosto pericoloso in pazienti con diabete non diagnosticato.
Esistono diverse terapie per poter controllare questa malattia, ovvero quella multiiniettiva e quella con microinfusore. Nel primo caso abbiamo un paziente che esegue test dei propri livelli glicemici durante la giornata attraverso prelievi dal polpastrello. Dopo aver appurato i livelli di glucosio nel sangue si effettuano le iniezioni di insulina. La terapia con microinfusore infonde in maniera continua l’insulina durante tutta la giornata, senza il bisogno di continue iniezioni. Si tratta di un dispositivo portato in tasca collegato al soggetto diabetico tramite un ago introduttore, consentendo l’assunzione di insulina in base a ciò di cui il corpo necessita.

Per poter gestire il diabete è fondamentale seguire una corretta alimentazione, cercando di evitare cibi dolci e troppi carboidrati. Bene invece l’assunzione di frutta, verdura, cereali integrali e piccole quantità di prodotti di origine animale. È importante ridimensionare le porzioni per ogni pasto, cercando di conoscere che cosa contiene un determinato tipo di alimento. È importante escludere i grassi saturi, preferendo quelli poli e monoinsaturi. Bisogna cercare di ridurre il consumo di carboidrati, senza eliminarli del tutto: latticini e carne ne contengono in quantità elevate, pertanto è bene optare per frutta e verdura con alto contenuto di fibre. Va ricordato che il diabete può provocare diverse complicazioni più o meno gravi, come le malattie cardiache, l’ictus, malattie renali con conseguente insufficienza, gastroparesi, che diventa pericolosa se il cibo rimane troppo a lungo nello stomaco, amputazione di estremità, ipoglicemia, disturbi della circolazione, disfunzione erettile, retinopatia, danni nervosi, mancata guarigione delle varie infezioni, carie e malattie a carico delle gengive.